di Gianluca Albanese
SIDERNO – La Siderno del domani guarda a uno sviluppo che passi dal mare, tra il completamento dei lavori di rifacimento del lungomare e l’intercettazione dei fondi regionali necessari a realizzare un porticciolo, una darsena che il sindaco Pietro Fuda immagina nella periferia Sud della città, nei pressi del torrente Novito.
Non è la prima volta che il primo cittadino sidernese interviene a margine di una conferenza stampa per trattare anche temi diversi da quello all’ordine del giorno. Anche stamattina, durante la presentazione della rassegna culturale “7 libri per 7 sere”, Pietro Fuda ha colto l’occasione per ricordare lo stato dell’arte delle opere pubbliche in via di realizzazione a Siderno, non prima di aver ricordato che “Il lungomare di Siderno è l’unica opera (tra le 25 finanziate contemporaneamente) a essere stata finanziata, appaltata e realizzata. Le altre devono essere ancora date in appalto. Quello che è giusto che i cittadini sappiano – ha detto il sindaco di Siderno – è che non basta finanziare le opere, ma ci vuole pure la dovuta progettualità e una gestione oculata dell’iter. Tanti lavori, infatti, vengono rinviati, come accaduto per l’installazione dell’illuminazione pubblica a led, per la mancanza di un allegato nella documentazione prodotta dalla ditta appaltatrice, mentre chi conosce i lavori pubblici sa che una ditta che si propone, come quella che si è fatta avanti per la riqualificazione dell’area attorno al teatro di via Amendola, di fare il lavoro con un ribasso del 34% significa che l’opera molto difficilmente verrà realizzata”.
Ancora sul lungomare. Fuda ha aggiunto che “Non dobbiamo più farci prendere in giro noi sidernesi, come quando abbiamo assistito, dopo il maltempo che causò danni ingenti al lungomare, alle passerelle dei vari consiglieri regionali che promettevano mari e monti. Ora guardiamo al porticciolo intercettando i nuovi bandi regionali e creiamo le infrastrutture necessarie. Tra poco comincerà a essere visibile il nuovo palasport, anche se mi chiedo come mai siano passati ben 18 anni da quando io finanziai quest’opera da presidente della Provincia, mentre posso dirvi che l’Anas si è fatta carico di realizzare il nuovo svincolo della variante “B” della nuova 106 del quale abbiamo già inviato il progetto esecutivo. Ho inteso ricordare queste cose – ha concluso il primo cittadino – per fare sapere ai cittadini quante opere si stanno realizzando e ridare loro un po’ di fiducia”.
Non è mancato un riferimento all’atteso pronunciamento del Consiglio dei Ministri sulla relazione della Commissione d’Accesso agli Atti amministrativi del Comune e sul rischio di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, “Un’ipotesi – ha detto Fuda – assai difficile, perché ribadisco che non c’è nulla di rilevante negli atti da noi prodotti, come dimostra il ricco carteggio che abbiamo prodotto per reggere questo vero e proprio “braccio di ferro” con chi si propone di riconsegnare la città alla Commissione Straordinaria”.