SIDERNO – Il canile rifugio per animali randagi, che per volontà dell’amministrazione comunale avrebbe dovuto essere realizzato su beni confiscati alla criminalità organizzata e ricadenti in contrada Ferraro, non si fa più. Anzi, con delibera di giunta numero 29 del 9 febbraio, si è proceduto alla revoca del decreto di trasferimento al patrimonio comunale dei terreni confiscati dello scorso 30 maggio, che sono stati così restituiti all’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati.
La motivazione, leggendo la delibera di giunta, è da ricercare nel fatto che “La sola proposta pervenuta non è stata ritenuta conforme all’avviso pubblico citato.
Considerato che: l’obiettivo prefissato dall’Amministrazione, era quello di individuare un soggetto privato disponibile alla realizzazione, mediante fondi privati, di un canile sanitario con annessi box per l’ospedalizzazione degli animali, e un rifugio che consente il ricovero, mantenimento e custodia dei cani randagi a seguito di stipula di apposita convenzione a condizioni agevolate essendo attualmente il servizio affidato alla Ditta “Dog Center di Tedesco Leonzio & C. s.a.s.”;
il Comune, a seguito della dichiarazione di dissesto finanziario, si trova nell’impossibilità di sopportare gli oneri per la costruzione della struttura che deve necessariamente essere realizzata in conformità alla vigente normativa per assicurare l’obiettivo primario che è il benessere degli animali che vi saranno ospitati;
l’esito infruttuoso della procedura amministrativa – è scritto nella delibera – ha di fatto impedito la realizzazione delle finalità per le quali questo Ente aveva chiesto all’Agenzia Nazionale dei Beni confiscati l’assegnazione dei terreni sopra indicati”.
Una grande occasione persa, senza dubbio, proprio nel momento in cui, a sentire le dichiarazioni rese dal sindaco Fuda in consiglio comunale, mancherebbero poche settimane alla tanto auspicata uscita dal dissesto.
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di seguito l’articolo uscito lo scorso anno sulla decisione della giunta di realizzare il canile:
SIDERNO La giunta Fuda vuole realizzare un canile municipale nei terreni confiscati al boss Muià