di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Come da copione o meglio come da suggerimento arrivato dalle “alte sfere” parte dei sindaci schierati a sinistra non deludono i pronostici. Franco Candia, sindaco di Stignano e Rosario Rocca, sindaco di Benestare, sono stati eletti rispettivamente presidente dell’Assemblea dei sindaci e presidente del Comitato.
Alla terza votazione per tutti e due, per la quale è bastato per essere eletti la metà più uno dei votanti, Franco Candia ha ottenuto venti voti, mentre Rosario Rocca trentatre.
Ad aprire i lavori il sindaco di San Giovanni di Gerace, Pino Vumbaca, che ha sottolineato il consenso suo e di buona parte sindaci dello stesso colore politico a Rocca e Candia. Decisione meditata nel corso di una riunione dove è emerso che il sindaco Pietro Fuda non è stato invitato. Il diretto interessato ha anche chiesto il perché, ma ormai “il danno” era stato fatto.
A nulla è valsa la richiesta di Salvatore Fuda, primo cittadino di Gioiosa Ionica, ai colleghi, di raggiungere una maggiore coesione e non una spaccatura come quella registrata nella scorsa riunione. Coesione per il territorio e per la comunità. «Oggi dovremmo tracciare un percorso che vada al di là del colore politico. Io eviterei di caricare sul piano prettamente politico le votazioni e capire se ci sia un’alternativa condivisa».
Sulla stessa linea Giovanni Calabrese, sindaco di Locri che posto in evidenza come, pur partecipando da pochi anni all’assemblea, si è detto certo che questa è la prima volta che si palesa una così chiara ingerenza partitica. «Spiace caro Pino – ha affermato Calabrese – che di fatto si sta indossando una casacca politica. Sappiamo i movimenti che ci sono stati per le sponsorizzazioni. Dopo il voto della scorsa settimana si è cercato di arrivare ad una situazione unitaria, ma senza risultati. La possibile soluzione di Certomà a presidente dell’assemblea ed io del Comitato è stata superata proprio perché la soluzione condivisa non si è voluta trovare».
Sempre Giovanni Calabrese, nel momento in cui Candia ha preso ufficialmente il suo posto da presidente, dimettendosi da membro del Comitato, ha chiesto che le iniziali dimissioni del primo cittadino di Marina di Gioiosa Ionica, sempre dal Comitato, venissero messe ai voti, perché l’intendimento dei presenti era quello di non accettarle. «Grazie per la vicinanza a me ed a tutta la comunità di Marina di Gioiosa Ionica. Malgrado i sentimenti di sconforto ed incredulità per l’arrivo della commissione d’accesso, non perdiamo fiducia nelle istituzioni. Voi con questa scelta ci date una grande spinta ad andare avanti».