di Simona Masciaga
SIDERNO – MAG, la realtà di un territorio che vuole crescere, sviluppare e comunicare.
Ieri, 19 giugno, la libreria MAG di Siderno, ha salutato, con un arrivederci a settembre, il suo pubblico attento, presente, qualificato e spesso incuriosito. Lo ha fatto con la mirabile presentazione di “Senteri” il testo raccolta di poesie di Martino Ricupero patrocinato dall’Archeoclub di Locri, degnamente rappresentato dal presidente Nicola Monteleone, il quale ha riconosciuto, non solo la validità del testo, ma, altresì, il chiaro e indiscutibile valore del dialetto calabrese.
Un incontro, come di stile pensato dai padroni di casa Gianluca Albanese e Maria Antonella Gozzi, familiare, informale e basato sul dialogo che diventa confronto costruttivo, comunicativo e di alto contenuto culturale.
Partendo da un osservazione di Giuseppe Prezzolini , il quale sostenne che pubblicare un testo poetico equivale al buttare una piuma dalla finestra in attesa che faccia rumore, asserisco che leggendo le poesie di Martino Ricupero, semplici, sofferte, melodiose, a volte pungenti, le stesse coinvolgono il lettore a tal punto di porlo a riflettere sulla pochezza della vita, sul perché dell’utilità poetica davanti ad una realtà corrotta, inquietante e presa dal frenetico quotidiano.
Orbene, questo testo giunge come brezza capace di spostare la nebbia delle passioni e degli interessi personali che avvelenano mente e umanità aprendo coscienze ed occhi alla ricerca di cieli e spazi puliti.
Poesia genuina, vera, tangibile e vivida poiché scritta in vernacolo, e solo chi respira, ama e conosce questa lingua, può cogliere l’unicità di una mescolanza di culture, derivazioni e linguaggi ricchi di suoni onomatopeici, intensi ed emotivi che evocano sentimenti, emozioni uniche che solo attraverso “quella parola” assumono il significato più esaustivo
Ricupero concepisce la poesia come un confronto diretto con la realtà, una poesia che nasce dalle cose e non prima di esse: un poeta che ama poetare non appagandosi della parola corrente in sé..va oltre poiché a lui non basta! Quindi, attraverso il vernacolo, la investe, la carica di forte emozione e passionalità fino al punto da coinvolgere scrittore- lettore sul piano passionale, critico all’insegna di una forte coscienza umana e civile.
Discrezione, pudore, delicatezza e sensibilità in molti testi, altresì, spada e pungolo tagliente, non per punire, bensì spronare questa nostra realtà a migliorare, a fare tesoro di quei valori inestimabili che ci appartengono.
Tra l’altro, nella serata impreziosita dall’esposizione di un’opera pittorica di Antonio Trifoglio, il cui ricordo è vissuto nelle parole del figlio Alberto, e in cui l’autore ha donato quindici copie alla sezione di Locri dell’Avis (rappresentata dalla presidentessa Marina Leone) per allietare le sedute ai donatori di sangue, sono stati donate alla diocesi di Locri-Gerace alcune stampe con incisa una poesia dedicata a tutti i futuri sposi che frequentano i corsi pre-matrimoniali
Mirabile l’introduzione ad ogni poesia di Ugo Mollica, esemplare e competente come sempre Gianluca Albanese, un grazie a MAG e un arrivederci alla prossima stagione