Lo scorso 13 dicembre si è avuta la cosiddetta “concessione” da parte del ministero dell’Istruzione e del Merito per il giorno 28 dicembre – e quindi per la giornata di domani – quando tecnicamente dovrebbe esserci la “valuta”, ragion per cui l’importo atteso diverrà realtà sul conto corrente postale o bancario precedentemente indicato; ad ogni buon conto domani si potrà avere contezza di cosa è stato riconosciuto, ancorché ci sia da dire che non tutto ciò che rientra nelle spettanze sarà effettivamente assegnato: infatti, per completare l’intero importo di ciò che è stato lavorato, vedrà la luce solo nel prossimo mese di gennaio 2024.
di Antonio Baldari
Precari della Scuola, in particolare, ancora una volta trattati come tali anche e soprattutto negli stipendi, in quello che a loro spetta di diritto dopo avere onorato il contratto, lavorando, ma non ricevendo altrettanto per quanto concerne il corrispettivo; tanto si è avuto in questo periodo immediatamente precedente le vacanze di Natale, che hanno vissuto “al freddo e al gelo” del compenso loro dovuto, essendoci stata un’emissione cosiddetta “speciale” ma per i giorni successivi alla Grande Festa.
Ed invero, il 13 dicembre scorso si è avuta la cosiddetta “concessione” da parte del ministero dell’Istruzione e del Merito per il giorno 28 dicembre – e quindi per la giornata di domani – quando tecnicamente dovrebbe esserci la “valuta”, ragion per cui l’importo atteso diverrà realtà sul conto corrente postale o bancario precedentemente indicato: da sottolineare come gli importi che domani potranno essere riscossi sono già visibili da alcuni giorni sul portale “Noipa” per gli appartenenti alla Pubblica Amministrazione.
Per amore della verità si evidenzia come non tutti gli amministrati siano stati in grado di visualizzare i predetti importi stanti i problemi tecnici di collegamento al portale “Noipa”, ad ogni buon conto domani potranno avere contezza di cosa sia stato loro riconosciuto, ancorché ci sia da dire che non tutto ciò che rientra nelle loro spettanze sarà effettivamente assegnato: infatti, ed è questa la seconda “specialità” ministeriale in capo ai docenti precari della Scuola, per completare l’intero importo di ciò che è stato lavorato, vedrà la luce solo nel prossimo mese di gennaio 2024.
Almeno questa è, al momento, la previsione in merito al completamento dell’onorario dovuto ai professori e/o insegnanti con il Nuovo Anno per il quale, secondo quanto si sottolinea da più parti, bisogna dare atto al ministero per la tempestività con cui ha agito volendo colmare la cronica lacuna che ha riguardo ai precari, ancorché non sia del tutto corretto tale atteggiamento dovendo risolvere a monte con una sorta di “Fondo Accantonamento Supplenze” e non già a valle di più vaste quanto legittime proteste.