R. & P.
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Nicolò ha depositato in data odierna una interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio per conoscere le iniziative della Giunta regionale “per attuare i contenuti della legge regionale 27 del 3 agosto del 2018”.
“La legge da me proposta ed approvata dal Consiglio regionale – dice in una nota Alessandro Nicolò – non ha ancora prodotto gli effetti sperati a causa della inerzia per responsabilità della Giunta regionale che avrebbe dovuto adottare i regolamenti attuativi. Le finalità della legge, di alto valore sociale, ineriscono la promozione dell’attività di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari per contrastare la povertà e il disagio sociale. La legge – spiega ancora l’esponente politico di FdI – per un aspetto, contrasta lo spreco alimentare e l’aumento dei rifiuti che ne deriva, dall’altro, favorisce e agevola le attività delle piccole e medie imprese regionali della distribuzione e del settore agricolo. Complessivamente, possono essere ridistribuiti alle fasce più povere di popolazione prodotti alimentari non somministrati o invenduti per carenza di domanda, giacenze di attività promozionali, oppure non idonei alla commercializzazione per alterazioni dell’imballaggio secondario tale da non inficiare le idonee condizioni di conservazione. La legge fissa anche i soggetti attuatori cui affidare la eventuale distribuzione delle merci, come gli enti locali, le cooperative iscritte nell’apposito albo regionale, le organizzazioni di volontariato riconosciute, le organizzazioni del terzo settore, le Onlus, le associazioni datoriali di categoria. Un ampio spettro, dunque di coprotagonisti – conclude l’On. Nicolò– con un unico obiettivo di fondo: assistere concretamente chi ha meno resistenza sociale e si trovi in condizioni economiche davvero bisognose. Da qui la impellente necessità che la Giunta regionale – a fronte di una ultima interrogazione dello scorso gennaio 2019 cui non è stata ancora data risposta – si attivi per accelerare i processi amministrativi dando così risposte positive a quelle fasce sociali, sempre più numerose, che in Calabria sono prossime o dentro la così detta ‘soglia di povertà’.