Alla vigilia dell’appuntamento con le Primarie per eleggere i candidati al Parlamento del Pd, abbiamo rivolto dieci domande alle due candidate in lizza ed espressione della Locride, per capire meglio il loro pensiero politico. Elisabetta Cannizzaro la renziana, e Cristina Commisso la bersaniana espressione dei Giovani Democratici hanno risposto così.
1) QUANDO HAI DECISO DI ISCRIVERTI AL PD E PERCHE’?
CANNIZZARO: «Sono una elettrice del PD, ma non sono iscritta al partito. La mia scesa in politica è l’epilogo di una battaglia iniziata mesi fa, con le Primarie. Ho appoggiato la candidatura di Matteo Renzi condividendone il messaggio: la necessità di rinnovamento in politica e, soprattutto, il superamento di alcune logiche, affinchè la politica tornasse ad essere, soprattutto, partecipazione mettendo al centro di tutto il bene comune».
COMMISSO: «Credo che la nascita del Partito Democratico sia stata una tra le più importanti intuizioni politiche portate avanti nel nostro Paese, di conseguenza appena è stato fondato il partito da subito ho deciso di farne parte.Il ruolo che gioca il Partito Democratico oggi è imprescindibile per il futuro del nostro Paese. In questo senso dobbiamo avere l’orgoglio di rivendicare tale intuizione che ha creato le condizioni affinché la sinistra italiana potesse, nella sua parte maggioritaria, concorrere alla fondazione di un partito nuovo e quindi a governare questo paese; per questo e per i valori che sono la carta di identità del Pd ho deciso di farne parte e di vivere questa stagione da protagonista».
2) HAI UN MODELLO DI RIFERIMENTO POLITICO E, SE SI’, QUALE?
CANNIZZARO: «In parte ho già anticipato, parzialmente ed inevitabilmente la risposta. In questo momento storico la figura di Matteo Renzi nella politica italiana ha rappresentato una vera alternativa, una ventata di freschezza e di coraggio.Il messaggio di ringraziamento rivolto da Renzi agli elettori ed al suo partito, a conclusione delle Primarie, ha rappresentato, secondo me, uno dei momenti più veri, espressione di una politica per la gente e con la gente. Nel recente presente non vedo grandi politici italiani, ma sono grata ai Padri Costituenti che hanno redatto la Carta costituzionale, espressione vera della politica mentre a livello internazionale la figura di Barak Obama è da stimolo….Yes, We Can!».
COMMISSO: « I valori che hanno rappresentato l’impegno politico di mio padre sono per me motivo di orgoglio e ragione per proseguire il mio impegno in politica e spendermi per la mia terra»
3) LA TUA PRIORITA’ PER LO SVILUPPO DELLA LOCRIDE
CANNIZZARO: «Le priorità per lo sviluppo della Locride sono tante, per troppo tempo questa parte di Calabria è stata abbandonata a se stessa, isolata, poco rappresentata (non riesco a ricordare alcunchè negli ultimi anni che sia frutto del lavoro dei nostri parlamentari). Occorre che la politica programmi, rafforzi e sia incisiva in due settori: turismo ed agricoltura che a mio parere rappresentano la vocazione naturale di questa terra. Ciò potrebbe, conseguentemente, riprendere il problema lavoro dando risposte concrete. Senza dimenticare una improcrastinabile battaglia per la eliminazione delle diseguaglianze sociali, l’eliminazione della povertà – problema che oggi affligge sempre più famiglie ed il recupero della nostra cultura».
COMMISSO: «Credo che sia evidente la necessità che la nostra zona possa avere una rappresentanza istituzionale molto forte che possa guardare realmente all’interesse dell’intera Locride ponendo al centro dell’agenda politica nazionale temi come il lavoro,l’ambiente,la cultura.
Da parte mia ci sarà sempre battaglia politica per rilanciare un ragionamento su questi importanti temi e per far crescere la mia terra»
4) SECONDO TE CI SONO LE POSSIBILITA’ PER FARE DIVENTARE LA LOCRIDE ZONA FRANCA URBANA E, QUALORA DOVESSI ESSERE ELETTA IN PARLAMENTO, ASSUMERESTI UN IMPEGNO PRECISO CON GLI ELETTORI PER FARLA?
CANNIZZARO: «Vorrei poter rispondere di no, ma è indubbio che la nostra Locride è una zona del territorio disagiata ed ha, quindi, tutti i requisiti per essere dichiarata tale. Mi impegnerei affinchè ciò avvenisse non perdendo di vista l’obiettivo cui è volto tale riconoscimento. La possibilità di ottenere l’applicazione di regimi di esenzione fiscale e contributiva deve essere, infatti, volta alla promozione ed alla coesione sociale».
COMMISSO: «Non possiamo accettare il fatto che la Locride sia intesa come una zona di serie B rispetto al resto della provincia ed è per questo che il nostro partito deve assumere un impegno preciso attraverso soluzioni concrete per far germogliare la nostra terra. Da parte mia,dell’intera organizzazione giovanile e, sicuramente, da parte del partito democratico ci sarà certamente un impegno che va in questa direzione ed io su questo ci metto la faccia e la firma».
5) IN NOME DEL SUPERAMENTO DELLE EMERGENZE RIGUARDANTI RIFIUTI E DEPURAZIONE, ACCETTERESTI LA COSTRUZIONE DI UNA DISCARICA O DI UN DEPURATORE NELLA TUA CITTA’?
CANNIZZARO: «Credo che sia opportuno puntare su una politica che riesca a fare della raccolta differenziata dei rifiuti il punto di partenza. In molte realtà del nord Italia, questa politica non solo ha risolto il problema dei rifiuti ma ha apportato alle casse comunali nuove entrate. Quanto al depuratore, nel mio comprensorio esiste già un impianto consortile anche se andrebbe potenziato e/o migliorato. E’ evidente che le somme stanziate per questi lavori devono essere spese bene, realizzando gli stessi a regola d’arte, altrimenti i problemi non li risolveremo mai, continueremo ad essere in costante emergenza».
COMMISSO: «l tema ambientale e’ al centro del nostro impegno politico ed è evidente che un ragionamento rispetto alla costruzione di una discarica o di un depuratore non va inteso esclusivamente rispetto al particolarismo locale di una città ma va racchiuso in un discorso comprensivo dell’intero comprensorio.Va messa in campo tuttavia una cultura di governo ecologista superando quindi la logica dell’emergenza.E’ necessario avviare una politica di messa in sicurezza del territorio ragionando sul lungo periodo.Rispetto a questo è evidente che non è fondamentale il solo impegno parlamentare ma va attuato un processo di cooperazione con il governo centrale e le amministrazioni locali attraverso una politica fatta di gestione territoriale in modo tale anche da superare la recessione».
6) E’ GIUSTO PAGARE L’IMU SULLA PRIMA CASA? E SULL’INTRODUZIONE DI UNA TASSA PATRIMONIALE SEI D’ACCORDO?
CANNIZZARO: «E’ una sorta di tassa patrimoniale anche l’Ici, perché tassa il patrimonio, la ricchezza che potremmo dire “sta ferma”, non il flusso di denaro. Ho sempre ritenuto che in un momento di crisi fosse necessaria l’introduzione di una tassa patrimoniale ma per patrimoni al di sopra di una certa soglia e che, comunque, esenti dalla tassazione la prima casa. Non è pensabile che chi possiede la sola abitazione, realizzata con sacrifici o per la quale sta pagando ancora il mutuo, debba essere “derubato” e messo in ginocchio con la richiesta di un esborso così gravoso».
COMMISSO: «Premetto che l’unica vera eredità che ci lascia Sivlio Berlusconi dal suo impegno di governo è il pagamento dell’Imu. Gli Italiani stanno pagando amaro anni di menzogne e falsità di Berlusconi ragion per cui è doveroso da parte nostra costruire un ragionamento compiuto senza fare demagogia. Ritengo che, guardando le condizioni economiche che caratterizzano il nostro Paese, sia necessario pensare ad una chiave di alleggerimento sulla prima casa e sui redditi più deboli. Allo stesso modo bisogna mettere mano ad una riforma fiscale che diminuisca il carico sul lavoro e sull’impresa favorendo così una ripresa della crescita.
7) DICI QUALCOSA PER INCORAGGIARE I GIOVANI A CIMENTARSI NELL’ATTIVITA’ POLITICA
CANNIZZARO: «La politica deve essere passione, noi giovani abbiamo la possibilità di cambiare la nostra società, di far riaffiorare i principi della solidarietà, della legalità, del rispetto della dignità umana ed i giovani calabresi incarnano già tutto questo. La politica li attende per scrivere una nuova pagina».
COMMISSO: «Impegnarsi in politica è impegnarsi in qualcosa in cui ci si crede, portando avanti un’ idea ed un messaggio che oggi è l’aspetto prioritario anche in questo appuntamento elettorale. Vedo un forte scollamento tra la cittadinanza e la politica e credo sia compito delle nuove generazioni affrontare questo tema, con un impegno diretto all’interno dei vari processi politici, portando un contributo programmatico per rilanciare la nostra terra ed il tema del ricambio generazionale di cui la politica ha bisogno»
8) DICI QUALCOSA DI SINISTRA
CANNIZZARO: «Bene comune, iI politico deve impegnarsi a raggiungerlo a tutti i costi».
COMMISSO: «Da sempre mi sono interessata ed appassionata alla politica e credo che Enrico Berlinguer abbia lasciato un patrimonio importante a tutto il mondo della sinistra, in termini di idee e di esempio da seguire … bisognerebbe leggere e rileggere spesso i contenuti che ci ha lasciato,mi piace riprendere queste sue parole : “La prima, essenziale, semplice verità che va ricordata a tutti i giovani è che se la politica non la faranno loro, essa rimarrà appannaggio degli altri, mentre sono loro, i giovani, che hanno l’interesse fondamentale a costruire il proprio futuro e innanzitutto a garantire che un futuro vi sia.” (Enrico Berlinguer)».
9) IN CASO DI RISULTATO NEGATIVO DELLE URNE, AMMETTERESTI L’EVENTUALE FLOP O CERCHERESTI LE SOLITE GIUSTIFICAZIONI RICORRENDO AL POLITICHESE?
CANNIZZARO: «Ho già vinto. Sono espressione di un modo nuovo di fare ed intendere la politica, era quello che avrei voluto affermare e ci sono riuscita».
COMMISSO: «La battaglia che insieme a tanti amici stiamo conducendo è evidente che non si esaurisce esclusivamente con il dato numerico ma rispetto alle idee che vogliamo mettere in campo per il nostro partito che si candida a guidare il paese.E’ evidente che queste idee camminano con maggiore forza se c’e’ alla base un vasto consenso che li rappresenta,questa oggi è la nostra sfida e la facciamo con coraggio e determinazione e cercando di farlo da protagonisti».
10) TI REPUTI TENDENZIALMENTE GARANTISTA O GIUSTIZIALISTA?
CANNIZZARO: «La linea di demarcazione è sottile, sono per una giustizia giusta ed equa che rispetti sempre e comunque i diritti dell’uomo».
COMMISSO: «E’ molto importante parlare di garantismo oggi, perché si chiude con la fine del berlusconismo una stagione nella quale questa parola è stata usata come strumento di mistificazione. Bisogna ridare nuovo significato alla parola garantismo facendola diventare una sorta di bandiera di chi crede appunto che la società debba ruotare attorno ai diritti fondamentali dell’individuo. Ritengo in modo netto che questo sia il senso per riprendere in mano alcune battaglie importanti come quello dell’abolizione del reato di immigrazione clandestina, come quello della ratifica di convenzioni che impediscono la tortura, come quello che riduce allo stretto necessario il carcere sia come pena che come strumento di custodia cautelare».
GIANLUCA ALBANESE