Su un elegante tappeto di note swing e jazz, il 7 gennaio 2017 si è svolta presso il Teatro Comunale di Novoli, in provincia di Lecce, la decima edizione del “Premio letterario Internazionale Nabokov” (www.premionabokov.com). La giuria, coordinata da Piergiorgio Leaci, ha consegnato i premi ai finalisti delle Sezioni di Narrativa, Poesia e Saggistica.
Nell’ambito della Sezione Saggistica, il primo premio è andato al giornalista calabrese Pino Fabiano, premiato per il saggio “Contadini rivoluzionari del Sud” (Città del Sole edizioni).
A metà strada tra biografia e saggio storico-politico, la ricerca di Fabiano ricostruisce la vita di Rosario Migale, partigiano e vero antagonista politico al servizio del concetto globale di “popolo”, esponente delle lotte dei contadini calabresi negli anni che seguirono la Seconda Guerra Mondiale. Originario di una famiglia povera di Cutro e costretto fin da bambino a fare i conti con i grandi latifondisti, partecipò attivamente alla Resistenza. Di ritorno in Calabria, si iscrisse al Partito Comunista, iniziando la propria lotta contro i signori della terra. Incarcerato a più riprese per reati politici, fu costretto ad abbandonare la famiglia e a darsi alla latitanza. Terra e lavoro restarono sempre i pilastri delle sue rivendicazioni. Un affresco storico politico e culturale che si snoda per oltre sessant’anni di storia italiana e calabrese, e che trova momenti di particolare rilievo negli incontri con figure emblematiche come il partigiano Angiolo Gracci, detto Gracco, e con Pier Paolo Pasolini (Migale partecipò, nel ruolo di San Tommaso, anche alle riprese de “Il Vangelo secondo Matteo”).