(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI-“Giù le mani dall’ospedale, difendiamo i nostri diritti”.
Recita così lo striscione affisso questa mattina nella sala consiliare del Comune di Locri, in occasione della conferenza stampa convocata urgentemente dal sindaco Giovanni Calabrese, in accordo con il suo vice e il vescovo Mons. Francesco Oliva, per denunciare per l’ennesima volta le drammatiche condizioni in cui versa il presidio ospedaliero, dopo aver constatato ieri sera dopo avervi fatto tappa, lo stato di degrado e di completo abbandono del nosocomio. A tal fine, il prossimo 17 ottobre è prevista una nuova manifestazione di mobilitazione, con punto di ritrovo davanti Palazzo di Città alle ore 9, soprattutto dopo che la nuova riorganizzazione ospedaliera non prevede più il reparto di Geriatria, decretandone l’immediata chiusura.
E’ il primo cittadino Calabrese, a spiegare il motivo della convocazione della conferenza << Siamo qui per continuare una protesta che da qualche anno portiamo avanti a difesa dell’Ospedale; tante le iniziative avviate e tante le promesse mai mantenute. Ieri sera, abbiamo appreso che la Geriatria ha cessato di vivere e che sarà accorpata a Medicina. In ogni caso, non possiamo continuare così. Non possiamo continuare a subire una politica che ha fatto danni, abbiamo bisogno di tutti i cittadini, solo così possiamo far valere il nostro diritto alla sanità. Abbiamo tanti medici e professionisti lasciati alla sbaraglio>>.
Alla conferenza, hanno preso parte anche alcuni amministratori.
Il sindaco di Siderno Pietro Fuda, ha constatato che solo <<Chi è competente, può metter mani nella sanità.
L’assessore del Comune di Marina di Gioiosa Ionica, Sisì Napoli, nel rivendicare come la salute sia un diritto (così come sancito dalla Costituzione), ha analizzato quanto ad esempio, il reddito italiano investito sulla sanità, sia nettamente inferiore al prodotto interno lordo, cogliendo uno dei più gravi difetti dei politici che ad oggi, non volgono lo sguardo alle future generazioni, pensando al contrario, solo alle prossime elezioni che li vede protagonisti<<O riusciamo a uscire da questa logica-ha rimarcato-e a guardare ai nostri figli, oppure questa realtà non cambierà>>.
<<La chiusura del reparto di Geriatria- ha proseguito il sindaco di Careri Giuseppe Giugno– non è l’ultima. Alle parole, bisogna dimostrare i fatti. E’ necessario organizzarsi adeguatamente. Non possiamo sottostare a questa vergognosa gestione. Stiamo raggiungendo il declino totale>>.
Stoccata all’attuale governo regionale, del vicesindaco di Locri Sainato <<A distanza di un anno il centrosinistra ha fatto peggio, affrontiamo insieme il problema della sanità>>.
Anche Mario Diano, presidente del Corsecom, ha assicurato il proprio impegno a mobilitare le associazioni.
Infine il vescovo Oliva, nel condividere le preoccupazioni emerse, in ultimo la chiusura del reparto di Geriatria, ha parlato di <<Una certa indifferenza di fronte a questa problematica. È la comunità che deve ribellarsi a questa politica della sanità. Dobbiamo superare i campanilismi e guardare al territorio con più attenzione. La sanità è un problema, che va seriamente affrontato>>.
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