ROCCELLA JONICA – E’ arrivata ad una svolta decisiva l’annosa vicenda del completamento della Variante alla Ss 106 a monte dell’abitato di Roccella Jonica. Il Tar di Reggio Calabria pronunciandosi sul ricorso presentato dalla ditta Alpin s.r.l. di Benevento, contro l’aggiudicazione dei lavori da parte dell’Anas al Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, ha infatti respinto la richiesta avanzata dall’Alpin di sospendere l’esecutività dell’aggiudicazione stessa. Ciò «in considerazione delle pressanti esigenze di interesse pubblico rappresentate dalle Amministrazioni residenti» ed in particolare dal Comune di Roccella.
L’accoglimento della sospensiva avrebbe significato non solo un ritardo di anni nell’inizio dei lavori, ma anche, assai probabilmente, un rinvio sine die dei lavori stessi. Basti pensare al fatto che la base d’asta dei lavori di completamento è stata valutata dall’Anas in 16.192.701,20 euro a prezzi 2008 e che questa somma non sarebbe sicuramente sufficiente a coprire i costi dell’investimento a prezzi 2014 o 2015 quando sarà probabilmente deciso il merito della questione in via definitiva. Il rigetto della sospensiva rende, invece, possibile per l’Anas stipulare da subito il contratto con il Consorzio Cooperative Costruzioni, dando così avvio ai lavori. Che questo sia nei fatti l’intenzione dell’Anas è stato comunicato al Comune di Roccella dall’onorevole Aurelio Misiti che da anni segue la vicenda ed ha indicato anche nella metà di gennaio la data della consegna dei lavori al Consorzio. A questa svolta si è arrivati anche a seguito delle varie iniziative intraprese dal Comune di Roccella appena saputa la notizia del ricorso dell’Alpin. Dopo una nota durissima del sindaco Giuseppe Certomà, che stigmatizzava la trentennale attesa di Roccella a che venisse realizzata un’opera decisa per legge nel 1982 e assolutamente vitale per il futuro del palese, è seguita una riunione degli amministratori con il Prefetto di Reggio, il quale, a sua volta, in un comunicato stampa ufficiale riconobbe le buone intenzioni che gli erano state rappresentate. Infine, la richiesta avanzata al Tar dagli avvocati del Comune jonico, su impulso dell’assessore al Contenzioso, Bruna Falcone, di ammettere l’intervento in giudizio del Comune stesso, in quanto legittimo rappresentante degli interessi della comunità roccellese. Il Tar ha accolto la richiesta sottolineando che l’Ente locale «interviene ad opponendum articolatamente e approfonditamente, evidenziando ragioni di pubblico interesse ostative alla concessione della misura cautelare». Sembra, dunque, destinata a finire presto l’anomalia per cui Roccella Jonica, che rappresenta il punto di maggiore criticità per quanto riguarda il traffico veicolare sulla Statale 106 e che è stata all’origine della normativa di legge relativa alla Variante, restava ancora al palo mentre procedono speditamente i lavori negli altri lotti della Variante stessa.
SIMONA ANSANI