di Gianluca Albanese
LOCRI – L’approvazione dello schema di convenzione da stipulare tra il Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro della sanità calabrese Ernesto Esposito e Invitalia come centrale di committenza nazionale può sbloccare, dopo 18 anni dall’Accordo di Programma, l’iter dei lavori per la ristrutturazione e messa a norma del presidio ospedaliero “spoke” di Locri.
Lo si legge nel decreto del Commissario ad Acta Roberto Occhiuto n° 86 dello scorso 17 agosto, pubblicato sul Burc di ieri.
Si tratta di un passaggio fondamentale per il quale è stato, contestualmente, nominato il responsabile unico del procedimento nella persona del funzionario regionale Leonardo Ameduri.
Si tratta di un intervento che il quadro tecnico-economico quantifica in € 14.460.793,17 e che si pone come obiettivo principale la riqualificazione e la messa in sicurezza del padiglione dell’ospedale civile di Locri denominato “Greca” attraverso una serie di opere che dovranno garantire il ripristino delle condizioni di massima sicurezza per gli operatori e l’utenza, il recupero strutturale e l’adeguamento statico dell’intero organismo edilizio, l’adeguamento degli impianti elettrici e degli impianti speciali, l’adeguamento alle norme antincendio, un maggiore efficientamento energetico e la reingegnerizzazione delle funzioni ospedaliere e delle relative attività di supporto, nel rispetto delle condizioni di cui ai requisiti minimi necessari per l’accreditamento istituzionale.
Come ricordato, la travagliata vicenda ebbe inizio nel 2004, con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma sottoscritto dal Ministero della Salute e dalla Regione Calabria che prevedeva, appunto, la ristrutturazione e la messa a norma del presidio ospedaliero di Locri. I lavori vennero aggiudicati nel 2007 dall’ex Asl di Locri, ma, quattro anni dopo, ci fu la risoluzione del contratto per gravi inadempienze della ditta aggiudicataria rispetto alle obbligazioni previste dal contratto. Dopo una fase di rivisitazione degli elaborati, durata tutta la prima metà degli anni ’10, tra il secondo semestre del 2014 e il primo del 2015 si è approvato il nuovo progetto preliminare e il relativo quadro economico. Nel febbraio del 2016 la doccia fredda della revoca dell’intervento ammesso a finanziamento col decreto ministeriale del 10 maggio 2005, con successivo decreto dirigenziale del Ministero della Salute con cui è stato ammesso un nuovo progetto per quasi 14.000.000 di euro, al netto della quota del 5% a carico della Regione Calabria. Dopo che l’Asp di Reggio Calabria ha compiuto le verifiche tecniche di sicurezza sismica sul padiglione “Greca”, il commissario dell’Azienda Sanitaria Reggina ha preso atto dell’aggiornamento del progetto preliminare e della congruenza degli elaborati, arrivando, alla fine dello scorso mese di luglio, all’approvazione del Quadro Tecnico Economico che è pari, appunto a € 14.460.793,17.
La convenzione con Invitalia che si va a sottoscrivere viene stipulata per disciplinare i termini, le modalità attuative, le condizioni e i criteri di rendicontazione dei costi, al fine di rendere disponibile il supporto della centrale di committenza nazionale Invitalia nella realizzazione degli interventi.
Insomma, è un primo passo per concretizzare quanto stipulato. Sarà il commissario ad acta, all’atto della notifica della convenzione, a definire le modalità e i tempi dell’intervento dopo l’avvio della procedura di gara per affidare i lavori.