di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Uno contro tutti. ll consigliere Pasquale Mesiti, unico rappresentante del gruppo di opposizione nella seduta di consiglio comunale che ha avuto luogo questo pomeriggio, ha tenuto viva l’attenzione di una seduta dell’assemblea cittadina incentrata prevalentemente sull’approvazione del Bilancio di Previsione 2015 e sugli atti ad esso propedeutici, arrivando a ipotizzare, seppure senza alcun intento distruttivo o, men che meno, ostruzionistico, la valutazione dell’ipotesi di scioglimento del consiglio comunale per violazione di alcuni articoli del Testo Unico sugli Enti Locali e la richiesta di trasmissione del proprio intervento e degli atti alla Procura della Repubblica di Locri, per la valutazione di eventuale sussistenza degli estremi del falso ideologico.
Per la verità – va detto – l’ipotesi formulata si è sciolta come neve al sole di agosto, dopo i chiarimenti forniti, con pazienza, fair play e savoir faire, da parte del sindaco Domenico Vestito, supportato, tecnicamente, dal segretario comunale Arturo Tresoldi che in qualche frangente ha tradito un po’ di leggera insofferenza, a differenza dell’assessore Sisì Napoli, che invece, come sua consuetudine, non le ha mandate a dire all’unico consigliere di opposizione.
In particolare, l’avvocato Mesiti, tra i membri più attivi e rappresentativi del Movimento 5Stelle locrideo, aveva ipotizzato, tra l’altro, la falsità o contraddittorietà nell’attestazione di debiti fuori bilancio nelle previsioni contabili relative all’esercizio finanziario pregresso, l’omessa imputazione in esercizi finanziari pregressi di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, l’asserito «Conclamato disordine e punti interrogativi sulla capacità di gestione e sul rispetto, da parte dell’Ente, dei principi di veridicità, universalità, attendibilità e correttezza di bilancio, dichiarando il proprio voto contrario e ribadendo la necessità di una richiesta di ispezione dei conti da parte dell’apposito organo del Ministero dell’Economia e delle Finanze», sulla scorta di quanto si fece qualche anno fa a Locri con l’ormai celebre “relazione Cervellini”.
In particolare, Mesiti si è basato sul parere del revisore dei Conti, tanto da fare osservare al segretario comunale Tresoldi che «Se oggetto della contestazione del consigliere Mesiti sono singole condotte tali da mettere in dubbio la moralità e la capacità professionale di una singola persona – nella fattispecie il revisore dei conti – ai sensi dello Statuto e del Regolamento del consiglio comunale, la seduta deve proseguire in forma segreta e non più in forma pubblica», cosa che però non si è verificata, perché non è stato necessario.
Tra le contestazioni espresse questo pomeriggio, ci sono l’asserita mancata risultanza, nel rendiconto 2014, di debiti fuori bilancio o passività da finanziare, il debito per risarcimento danni a seguito di sentenze per un complessivo importo di Euro 108.483,97, l’improbabile copertura dei debiti con il 50% di entrate da importo non vincolato (pari a 200.000 euro) a sanzioni per violazioni al Codice della Strada per servizio autovelox, l’asserito «disordine, contraddittorietà (irragionevolezza) e mancata chiarezza di programmazione e intenti nella assunzione e gestione del personale e conseguente spesa e produttività» e, tra l’altro «L’improbabile voce di entrata a titolo di risorse relative al recupero dell’evasione tributaria».
Per la verità, come detto, su tutte le contestazioni ci sono state le repliche (con annessi chiarimenti) da parte del sindaco Vestito che con grande pazienza e rispetto del ruolo dell’opposizione è apparso abbastanza convincente, anche se – va ricordato per dovere di cronaca – il consigliere Mesiti aveva premesso che «Per il bene della comunità mi auguro di sbagliare», mettendoci, come sempre, la faccia in prima persona.
Ma andiamo per ordine.
Mesiti ha anzitutto premesso il suo voto contrario su tutti i punti propedeutici all’approvazione del Bilancio di previsione 2015, motivando il suo diniego con la reiterata richiesta di un’ispezione ministeriale sui conti comunali, già anticipata dal gruppo di opposizione in una precedente seduta consiliare.
E’ stato così, ad esempio, per l’approvazione del piano per l’edilizia e le Attività Produttive e per gli incarichi di consulenza.
Sull’alienazione dei beni di proprietà comunale, il suo intervento è stato molto più articolato, come evidenzia il video che proponiamo alla vostra visione.
Come ha relazionato il consigliere Daniele Albanese (investito dal sindaco dell’incarico di collaborazione diretta sulle tematiche inerenti al Bilancio, la cui delega è stata trattenuta dal primo cittadino), due sono gli immobili oggetto del punto: il rudere della scuola elementare di contrada Drusù, da adibire ad abitazione, per un valore stimato di 38.850 euro, e il terreno vicino alla cooperativa sita in via Brigida Postorino, da adibire ad area di parcheggio, per un valore di 22.731,91 euro.
Nella discussione relativa a quest’ultimo punto, sia il sindaco Domenico Vestito, che l’assessore Sisì Napoli, si sono allontanati dall’aula, in quanto residenti nella zona interessata e per evitare qualsiasi forma di conflitto d’interessi.
Il consigliere Mesiti, dal canto suo, ha rilevato l’inopportunità di procedere all’approvazione del punto, al fine di non creare dei precedenti, motivandola in maniera molto articolata, come è possibile apprezzare dalla visione del seguente video:
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Il consigliere Daniele Albanese e l’assessore Giuseppe Coluccio, dal canto loro, non hanno fatto mancare i loro immediati chiarimenti sul tema, come mostra il seguente video:
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Il punto, come tutti quelli propedeutici all’approvazione del Bilancio di previsione 2015, è passato col voto unanime della maggioranza e quello contrario del solo consigliere Mesiti.
Stesso risultato nella votazione degli altri punti sul tema, come quello relativo all’approvazione del programma triennale dei Lavori Pubblici, esposto dall’assessore Francesco Lupis, che ha detto che le opere sono il ripristino della viabilità comunale (per 266.000 euro) e la realizzazione di un centro di raccolta differenziata dei rifiuti per circa 100.000 euro col finanziamento che sarà dirottato verso la realizzazione di una unica isola ecologica da realizzare a Gioiosa Ionica, nell’ottica dell’Unione dei Comuni “Valle del Torbido”.
Passando all’esposizione del punto relativo all’approvazione del Bilancio di Previsione 2015, il sindaco Vestito ha cercato di andare al di là della mera esposizione del documento contabile, arricchendolo di contenuti programmatici, non mancando di lanciare, come sua consuetudine, alcune stoccate al Governo Nazionale, quando ha detto che «Gli enti locali soffrono delle mancanze e dei traccheggiamenti del Governo nazionale, un “esecutivo pasticcione”. Il Decreto Legge sugli enti locali – ha detto Vestito – è stato convertito in legge solo ai primi di agosto. Come possono – si è chiesto il sindaco – gli enti locali lavorare in queste condizioni? Come si può programmare?».
Addirittura, il primo cittadino si è spinto oltre, arrivando, con la citazione del gruppo parlamentare del Movimento 5Stelle, a strizzare l’occhio al consigliere di opposizione, quando ha detto che «Servirebbe un’alleanza degli enti locali che vada oltre la debole difesa da parte dell’Anci».
Passando ai contenuti programmatici del bilancio di previsione, il sindaco ha ricordato i grandi obiettivi dell’amministrazione, dal Piano Strutturale Comunale al Piano Spiaggia, passando per la raccolta differenziata dei rifiuti «Che dal Primo Ottobre – ha detto – partirà col “porta a porta” per le abitazioni al di qua della ferrovia», ed evidenziando la riduzione dei costi per la mensa scolastica, la razionalizzazione dell’utilizzo del personale comunale, e la difesa della scelta di installare autovelox e photored «che hanno ridotto la velocità media dei mezzi in transito – ha detto – dagli 83 Kmh iniziali ai 53 kmh attuali», aggiungendo che non è previsto il ricorso all’anticipazione di tesoreria, che c’è l’Ok del revisore dei conti e che «Contiamo di approvare il bilancio di Previsione 2016 entro il prossimo 31 gennaio».
Alle tante contestazioni del consigliere Mesiti, dopo i chiarimenti del segretario Tresoldi, ha risposto il sindaco Vestito, del quale proponiamo uno stralcio del suo intervento.
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Il sindaco, sempre rispondendo alle contestazioni del consigliere Mesiti, ha chiarito anche i motivi della mancata prosecuzione delle attività del centro “You and me” e del doposcuola, specificando che «Il Comune non poteva sovvenzionare le loro attività alle condizioni richieste dalle associazioni», e alla fine il punto sull’approvazione del Bilancio di previsione 2015 è passato coi soli voti della maggioranza e quello contrario del consigliere Mesiti, così come il punto successivo, relativo alla proroga al prossimo I gennaio dell’entrata in vigore del nuovo sistema contabile.
E’ passato all’unanimità, invece, il punto riguardante l’approvazione della convenzione col distretto Nord per realizzare il sistema integrato dei servizi sociali che, come ha spiegato il vicesindaco Maria Elena Loschiavo «Serve a realizzare la progettualità tale da intercettare le risorse che vengono stanziate, sbloccando le inerzie burocratiche», col sindaco Vestito che ha sottolineato «Il grande ruolo svolto in questa partita dall’Unione dei Comuni “Valle del Torbido”», mentre sul finire della seduta, sono stati votati, tra l’altro, la surroga del consigliere Daniele Albanese, che nella commissione elettorale comunale è subentrato alla dimissionaria Annamaria Albanese, e la risoluzione del contratto di fornitura con Enel Sole che pone fine a un’antica querelle tra l’amministrazione e il fornitore di servizi per la pubblica illuminazione.