di Gianluca Albanese (foto www.oglioponews.it)
SIDERNO – Era talmente buono e amabile che ovunque si trovava si sentiva a casa. Nella nebbia e nella quieta della sua Pianura Padana come nel sole e nel calore umano dell’Aspromonte. Ecco perché oggi, a piangere la sua prematura scomparsa non è solo la sua Casalmaggiore ma anche quella San Luca che nei primi anni 2000 cercava e trovava il riscatto della propria immagine attraverso la scuola calcio affiliata al Parma dei campioni, di Callisto Tanzi e Nevio Scala.
Carlo Gardani non c’è più. Chiunque abbia frequentato l’ambiente calcistico di San Luca ricorderà il sentimento di sincera amicizia che aveva instaurato con la gente del profondo Sud. Lui, osservatore, dirigente e responsabile di una delle migliori realtà sportive di tutti i tempi, portava la competenza, l’organizzazione e il know-how del Parma nei campi polverosi di tutta Italia, alla ricerca di ragazzi di talento ma anche per la gioia di fare crescere realtà sociali, oltre che sportive.
Ecco perché oggi, a piangere la sua dipartita ci sono i tanti amici lasciati dalle nostre parti, in primis il ragioniere Domenico Alvaro, che col povero Carlo aveva un legame speciale.
Purtroppo, le conseguenze del CoVid lo hanno portato via in poche settimane, privandolo, a soli 72 anni, della gioia degli affetti e della sua vita di uomo buono e sensibile, sempre pronto a spendersi per il prossimo, senza mai chiedere nulla in cambio.
Ci piace immaginarlo gironzolare in bicicletta nel paradiso dei giusti, in spazi sconfinati, ancora più grandi del “listone”, la piazza della sua adorata Casalmaggiore. Gli giunga il nostro più affettuoso pensiero che, siamo certi, ricambierà, da lassù, ogni volta che penserà alla “sua” San Luca.