
di Antonella Scabellone – Immagini e Video di Enzo Lacopo
LOCRI- In un clima di grande commozione, ancora incredulo, il Foro di Locri ha reso l’ultimo omaggio al Giudice Sergio Malgeri nel giorno delle sue esequie. Magistrati, avvocati, cancellieri, forze dell’ordine e tanta gente comune, hanno partecipato al rito funebre che si è celebrato ieri pomeriggio nella Chiesa di Santa Caterina. La bara, color avorio, con sopra la toga nera del giudice, ha fatto tappa, prima di arrivare in chiesa, nel piazzale del Tribunale Penale, dove erano in tanti ad attenderlo per un intenso minuto di raccoglimento interrotto poi dagli applausi scroscianti
Un Giudice, Segio Malgeri, che ha lasciato il segno nel cuore di tanti e gli occhi lucidi, le lacrime spontanee e le tante parole rotte dall’emozione in occasione dell’ultimo saluto ne sono la testimonianza. Una giornata intera di celebrazioni tutte per lui, ieri a Locri, in segno di cordoglio e di profonda stima verso un magistrato che prima di essere un giudice equo era un uomo buono.
Gia’ nella mattinata, presso l’aula collegiale del Tribunale penale, si era svolta una commemorazione alla presenza delle varie rappresentanze di Camere civili e penali, Ordine degli avvocati di Locri e magistrati del Foro. Tanti i giudici in servizio presso altri Tribunali che sono intervenuti, tra questi il procuratore antimafia Giovanni Bombarbieri, i giudici della Corte d’Appello di Reggio Calabria Bruno Muscolo, Cinzia Barillà (pres. di Magistratura Democratica), Roberto Lucisano e Olga Tarzia; la dott.ssa Capitò della Corte d’appello di Catanzaro e poi le ex colleghe già in servizio presso il Tribunale di Locri Tartaglia e Tagliamonte. Presente al gran completo il foro di Locri in tutte le sue componenti, dal presidente del Tribunale, Fulvio Accurso, al procuratore generale, Casciaro, al suo predecessore D’Alessio, ai presidenti di sezione civile e penale, Stilo e Monteleone, al presidente dell’ordine degli avvocati Emma Maio. Impossibile citarli tutti.

“Uomo dalla coscienza pura e senza compromessi, che si è sempre mostrato con misura e rispetto, che ha amministrato la giustizia come atto di amore verso la civitas”, questo in sintesi il contenuto dell’omelia nel corso della quale il celebrante ha piu’ volte sottolineato le doti umane del magistrato, noto per la grande umiltà “tanto da essere capace di fare, se necessario, un passo indietro, sia nella vita privata che nella professione”. Un giudice che ha dato tanto a quanti lo hanno conosciuto, sempre disponibile a ricevere chiunque bussasse alla porta del suo ufficio, anche solo per un parere o un consiglio, prima presso la sezione fallimentare del Tribuanle civile di Locri e dopo, e fino a pochi giorni fa, presso ufficio Gip/Gup del Tribunale penale.

Un uomo che però, forse, avrebbe, meritato più abbracci in vita, come ha sottolineato l’amico Bruno Muscolo che lo ha ricordato alla fine della messa. Toccante anche il ricordo del fratello Gianni che ne ha ripercorso gli ultimi due mesi di vita “che sono sembrati 20 anni”, tra Vibo, Locri e Villa San Giovanni, al cospetto di una malattia spietata, arrivata in modo repentino, senza preavviso, che lasciava da subito poche speranze ma che è stata affrontata fin dall’inizio con grande dignità e coraggio; e poi il ricordo della nipoti, Anna e Nicoletta, per le quali Sergio Malgeri era un secondo padre. Infine l’intervento della presidente dell’associazione Magistratura democratica, Cinzia Barillà, che ha evidenziato il contributo fondamentale del Malgeri amico e giudice al sodalizio che continuerà ad operare nel suo perenne ricordo.
Conclusa la cerimonia, tra due ali di folla e applausi ininterrotti, il feretro è stato portato via verso l’ultimo viaggio alla volta del cimitero di Grotteria dove verrà sepolto nella tomba di famiglia.

