
(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI – Il nuovo rimpasto di giunta e i criteri adottati in base ai consensi attribuiti, oltre ad aver rappresentato il primo punto all’ordine del giorno del civico consesso tenutosi questo pomeriggio, è stato sicuramente uno dei temi “caldi” che ha interessato la maggioranza politica nelle ultime settimane, al governo della cittadina da sette anni.
Dopo infatti, le oramai note dimissioni, prima dell’ex vicesindaco e assessore all’Ambiente e al Bilancio, Raffaele Sainato (subentrato in Consiglio regionale) e dopo, quelle dell’ex assessore all’Istruzione e alla Cultura Anna Sofia e dell’ex assessore alle Attività Produttive, Pari Opportunità e Contenzioso, Anna Baldessarro, hanno fatto il loro ingresso in giunta, la consigliera Domenica Bumbaca, neo assessore con delega alle Politiche Sociali e i consiglieri Piero Emilio Leone e Roberta Accursi, le cui deleghe di competenza, come anticipato in apertura dal sindaco Giovanni Calabrese, non sono state ancora conferite. Mentre il ruolo di vicesindaco, è stato affidato all’assessore Giuseppe Fontana.
Proprio qualche settimana fa, era stato lo stesso primo cittadino a spiegare quale era stato il leit-motiv scatenante “una inedita e imprevedibile pagina politica”, le cui contestuali dimissioni di due assessori, avevano evidenziato a suo dire “un’azione politica che aveva così provocato una crepa in un gruppo che si era dimostrato coeso, forte e proiettato solo alla risoluzione delle problematiche”.
A riportare all’attenzione dei presenti, questo pomeriggio, la disintegrazione del gruppo di maggioranza, è stato il capogruppo di minoranza di Scelgo Locri, Vincenzo Carabetta «Se prima – ha esordito – avevamo una maggioranza perfetta e coesa, almeno apparentemente, adesso ci troviamo dinanzi a profonde crepe, il virus è stato capace di intaccare gli equilibri e la città ha assistito in maniera attonita. E’ importante che il sindaco – ha aggiunto – chiarisca quello che è realmente accaduto, anzi invito gli ex assessori Sofia e Baldessarro a illustrare i motivi che le hanno indotte a lasciare il loro incarico, pur non avendo lasciato tracce indelebili. Noi come minoranza – ha concluso Carabetta – siamo sempre più compatti, per cui anziché assistere a una lente agonia della Città, si vada a nuove elezioni».
Motivazioni che non sono tardate ad arrivare negli interventi dei due ex assessori che, non hanno esitato di celare sentimenti di risentimento e come all’interno del gruppo, fossero da tempo scaturiti, dei veri e propri scricchiolii.

«Le mie dimissioni dalla carica assessorile – ha chiosato Anna Sofia – giungono dopo una fase di attesa e di confronto, non molto chiaro al sindaco, che ha provocato in me una sorta di spiazzamento e nel gruppo che condivide oggi l’impegno di consigliere. Ho capito che il nostro sindaco – ha proseguito – aveva necessità di adottare un cambiamento in giunta, nel tentativo di gratificare altri colleghi. C’è stata un’esigenza di equilibri che si è posta e di fronte a essa, chi ha senso delle istituzioni si mette in discussione ed è quello che ho cercato subito di fare io, ma nel sindaco ho colto un certo imbarazzo ad esternare il disagio che c’era e la non volontà di trovare un percorso alternativo. Le dimissioni – ha continuato – sono arrivate dopo due mesi di altalenanti discussioni politiche, intercorse senza il coinvolgimento della mia persona e il sindaco si aspettava tout court che io rassegnassi le mie dimissioni dall’incarico assessorile, per dare spazio alla consigliera Domenica Bumbaca, per l’incarico di capostruttura conferitomi dal consigliere regionale Raffaele Sainato, incarico assolutamente non incompatibile con la carica di assessore comunale. “Tu sei egoista” , mi sono sentita dire. Anche la proposta avanzata al sindaco di poter svolgere entrambi i ruoli, rassicurandolo che se non fossi riuscita ad espletarli, avrei rassegnato le mie dimissioni dall’incariso assessorile, non è stata considerata. Anche l’ex vicesindaco mi aveva chiesto, come cortesia personale, di dimettermi. Si è arrivati inoltre ad immaginare e a proporre chi tra me e Anna Baldessarro, dovesse lasciare il proprio incarico. All’unisono abbiamo rifiutato il metodo e presentato a quel punto, senza tentennamenti, le rispettive dimissioni».

«Si badi bene – ha poi tenuto a precisare Anna Sofia – che io, Anna Baldessarro e Raffaele Sainato, rappresentiamo un gruppo politico che fa politica dentro e fuori il Palazzo di Città. Quindi, il ruolo di consigliere non diventa nel paradigma del nostro impegno una diminutio. e i nuovi consiglieri non diventano il paradigma del nostro impegno, ma l’inizio. Il nostro gruppo viene messo in panchina e non si può giustificare il tutto con l’elezione in Consiglio regionale di Raffaele Sainato e con il mio ruolo di capostruttura in Regione».
L’ex assessore Anna Baldessarro, nel rimarcare il suo contributo alla crescita della Città e al progetto politico della maggioranza, ha puntualizzato al primo cittadino «Quando – ha detto – nel 2013 ha riconosciuto in me dei meriti, anche se di quest’ultimi, non mi ha reso più giustizia, se non dopo le dimissioni dell’ex assessore Alfonso Passafaro. E nonostante ciò la mia risposta a questa sua scelta, è stata quella di dare piena fiducia alla sua persona, fiducia che però ancora una volta nel 2018, quando sono stata eletta con 859 preferenze, lei sindaco, ancora una volta ha tradito, per aver messo in discussione il mio ingresso in giunta. Sono certa – ha dichiarato altresì Baldessarro – che chi mi sostituirà, continuerà nel ruolo, portando avanti con tanta dedizione, i progetti di questa Amministrazione, negli assessorati di riferimento».
Il consigliere comunale Raffaele Sainato, ha provveduto a chiarire una volta per tutte, che sebbene non sia più un componente dell’esecutivo, provvederà a dare il suo supporto al gruppo «Se qualcuno – ha tuonato – pensa che dopo 7 anni voglia buttare tutto quello che abbiamo fatto come maggioranza, è fuori strada. Con il sindaco, abbiamo sposato un progetto che continuerò a sostenere anche come consigliere. Certo, avrei preferito che questa situazione venisse gestita meglio, davanti ai cittadini, noi abbiamo sempre agito con massima trasparenza. I cittadini hanno unito questa maggioranza per merito, per quello che abbiamo fatto. Non mi sono dimesso da assessore per altre questioni – ha poi sottolineato – ma per l’incompatibilità con il mio ruolo di consigliere regionale».


Di crisi inattesa, che ha inevitabilmente portato disorientamento rispetto agli obiettivi prefissati in un momento già molto complesso dal punto di vista amministrativo, ha parlato nel suo intervento conclusivo, il sindaco Giovanni Calabrese «Non ho colto – ha commentato – il malessere in questi anni degli ex assessori Sofia e Baldessarro, né riesco a comprendere il risentimento verso la consigliera Domenica Bumbaca. Ad ogni modo, si va avanti con il nuovo esecutivo. Dopo queste dimissioni, non sono disponibile a teatrini o giochi della politica. E’ già un momento difficile per la nostra Amministrazione, con i problemi legati al personale, a causa dei pensionamenti dei dipendenti dell’Ente. Se ci sono i numeri – ha dichiarato infine – si continua a governare, altrimenti si va a casa; sono il primo a fare un passo indietro».
VIDEO con gli interventi integrali di Carabetta, Sofia, Baldessarro, Sainato e Calabrese