di Gianluca Albanese (Foto e Video di Enzo Lacopo)
SIDERNO – I libri scompaginati e sospesi in aria insieme alle candele accese nel vetro; le tele dei pittori Rosanna Trimboli, Damocle Argirò e Sandro Stivala ai lati; il tavolo coi libri e la frase incorniciata accanto ai fiori; le note “unplugged” della chitarra di Fabio Macagnino; l’anima della giovane e, per certi versi, dannata vita di Jeanne Hebuterne in un apprezzatissimo libro.
Si scrive via Paolo Romeo di Siderno, si legge “via Margutta” di Roma.
Ieri sera, infatti, lo spazio antistante il ristorante “L’Angoletto” si è trasformato in una piccola viuzza capitolina degli artisti, grazie al gran lavoro dei gestori del locale, con lo staff capitanato dalla sempre estrosa e geniale Alessia Ferraro, e all’organizzazione della presentazione del libro di Anna Burgio “Di Schiena. Jeanne Hebuterne senza Modigliani” (2016, Città del Sole edizioni), curata dal movimento “MAG La ladra di libri”, fondato e diretto da Maria Antonella Gozzi.
Davanti a un pubblico numeroso e qualificato (nonostante la concomitanza di numerosissimi eventi e l’afa che nemmeno a tarda sera ha dato tregua) l’autrice e l’animatrice del movimento “MAG La ladra di libri” hanno dialogato a lungo, scavando nell’anima di questo personaggio affascinante e controverso, che amò talmente tanto il pittore “maledetto” livornese fino a togliersi la sua giovane vita.
Un dialogo appassionato e profondo, quello tra Maria Antonella Gozzi e Anna Burgio, inframmezzato da un breve reading della canzone “Modì” di Vinicio Capossela (che ha ispirato l’autrice a scrivere il libro) curato dall’attore, cantautore, architetto e scrittore Fabio Macagnino, che poi ha deliziato il pubblico con un mini concerto in cui ha proposto i sui brani più popolari, da “Jasmine butterfly” a “Zaffratatrance”, passando per “Esperia”, “Suli”, “Canzoni duci”, “Karma” e “Lu stortu”.
La gente si è entusiasmata nell’ascoltare i brani di Macagnino, e ha partecipato al dramma umano di Jeanne con uno sforzo empatico d’introspezione, ammirando nel contempo i quadri esposti.
Particolarmente compiaciuti per la riuscita dell’iniziativa, gli editori Franco Arcidiaco e Antonella Cuzzocrea; quest’ultima ha anche spiegato la genesi del romanzo e l’empatia che si è presto creata con l’autrice Anna Burgio e la “ladra di libri” Maria Antonella Gozzi.
Particolarmente significativa, infine, la presenza tra il pubblico del sindaco Pietro Fuda, e degli assessori Bianca Gerace ed Ercole Macrì. Quest’ultimo è intervenuto a inizio dei lavori per sottolineare il sostegno e la vicinanza dell’amministrazione comunale a questo genere di iniziative.
E dunque…«buona la prima» per il movimento letterario “MAG La ladra di libri” che ha già calendarizzato una serie di incontri pubblici che verranno resi noti nei prossimi giorni.
Ieri sera ha vinto la cultura per tutti, quella inclusiva e che vuole uscire dai soliti canali chiusi.
E siamo solo all’inizio.
Non ci resta, ora che rivivere le immagini salienti della serata, nei favolosi scatti del nostro Enzo Lacopo.