di Adelina B. Scorda
Che siano giorni fervidi di incontri, di riunioni di promesse, di proclami e di raccordi era sicuramente prevedibile anche perché Calabria 2020, che sembra essere più uno spot che un delicato passaggio politico, non è una semplice campagna elettorale, una classica consultazione democratica, no almeno a questi latitudine.
Calabria 2020 è l’incrocio in cui tu fermi quando non sai da che parte andare.
E la direzione giusta qui la conoscono tutti, ma mai nessuno fino ad oggi è riuscito anche solo a diminuire il gap con il resto d’Italia.
E lo sanno bene i cittadini della Locride, una delle aree più stremate dell’intera regione.
Sanità, ambiente, lavoro, infrastrutture, servizi, non ce n’è uno di questi settori che non sia stato affossato o mai sviluppato e i numeri parlano chiaro.
E se anche una profonda sfiducia caratterizza l’elettorato di quest’ennesima campagna elettorale, e le promesse non hanno più il fascino del ventennio precedente, i nodi al pettine sono già lì in attesa di essere districati.
Come nello specifico caso dei siti ad alto rischio ambientale e sanitario.
Sono 18, quelli contaminati in Calabria e uno di questi ricade nel Comune di Bovalino in contrada Scinà, sito che già in passato era stato oggetto di interesse, di inchieste e reportage anche da parte di emittenti nazionale denunciandone la pericolosità.
A effettuare l’ennesimo sopralluogo il deputato del Movimento 5Stelle Paolo Parentela, invitato a Bovalino dalla candidata alle consultazioni regionali con Calabria Civica capitanata da Francesco Aiello, la giornalista Antonella Italiano.


Con lei un gruppo di attivisti e intellettuali, tra cui lo scrittore Gioacchino Criaco, il coordinatore della campagna elettorale di Gioiosa Ionica Giuseppe Belcastro,il candidato Natale Bianchi, e il capo del nucleo dei Ranger Regionali, Giuseppe Polifroni.
Uno scambio di battute e di informazioni con il sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano che ha sottolineato la lentezza delle procedure burocratiche in merito all’urgenza di intervento in quell’area che negli anni ’80 fu individuata come discarica, oggi in disuso, e terribilmente pericolosa anche a causa della sua posizione.
L’area è infatti adiacente al torrente Careri, priva di qualunque tipo di protezione è soggetta alle piene del torrente che durante i mesi invernali riversa il suo contenuto direttamente sulla spiaggia o in mare.
Uno spettacolo impietoso per il deputato pentastellato che ha promesso al sindaco un suo immediato e personale interesse.
Il tour organizzato dalla candidata Italiano, da sempre al centro di battaglie per la tutela ambientale e per lo sviluppo del suo territorio, è proseguito nella frazione di Natile per incontrare le famiglie sfollate da dieci anni ormai, dopo i lavori della mai realizzata Bovalino-Bagnara.
Un’altra delle tantissime opere incompiute di un territorio che negli anni è stato spettatore passivo di fallimenti e sprechi.
Un primo passo, quello di Antonella Italiano che ha ribadito la sua ferma volontà di rimanere legata al suo territorio, continuando al lottare per esso, in una campagna elettorale sicuramente spietata.