MONASTERACE – «Giorno 10 ottobre assieme una delegazione di amministratori calabresi, tra i quali Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno, Giorgio Imperitura sindaco di Martone, Giuseppe Lombardo, sindaco di Locri e Pino Varacalli, sindaco di Gerace, ho partecipato al tavolo di lavoro insediatosi al Ministero dell’Interno presso la conferenza Stato – Città a Roma. In tale occasione si è discusso delle polemiche che attanagliano il territorio locrideo e, ognuno dei presenti, ha sollevato ulteriori eventuali difficoltà incontrate nel corso della propria amministrazione». Sono queste le dichiarazioni del sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta, rese note in una nota stampa all’indomani dell’incontro avvenuto nella capitale. «Tra le problematiche» aggiunge «avanzate è comparsa anche la questione del blocco delle assunzioni per i piccoli comuni, per la quale abbiamo chiesto una deroga». Monasterace, come spiega il sindaco, è un comune che «quotidianamente deve fronteggiare varie difficoltà, prima tra tutte la grave situazione finanziaria in cui versano le casse comunali; una realtà che, di certo, necessita particolare attenzione, particolari sussidi e anche particolari professionalità». Pare dunque che nell’affermare che «senza interventi specifici non sono più in grado di garantire la legalità nel mio comune», come riportato in alcuni siti internet, il primo cittadino di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, non intendeva nella maniera più assoluta screditare gli attuali dipendenti comunali ma, porre in rilievo quanto questi, siano costretti a farsi carico di una eccessiva mole di lavoro che richiede, senza alcun dubbio, un maggiore apporto di personale «che non sia soggetto a continui trasferimenti, ma abbia la possibilità di stabilirsi a Monasterace, così da comprenderne le problematiche ed individuare le soluzioni da apporvi. Maggiori quanto specifiche competenze comprometterebbero, di certo, un miglior funzionamento della macchina amministrativa che, in tal caso, sarebbe maggiormente in grado di garantire la piena efficienza, efficacia e legalità del proprio operato». Le precisazioni della Lanzetta, giungono dunque sferzanti, specificando quindi che a Monasterace sarebbe opportuno l’arrivo di personalità dotate di una formazione ad hoc e capaci di integrarsi «con l’attuale staff, già duramente provato dall’eccessivo carico di mansioni e dalle difficoltà che comporta operare in un comune su cui gravano difficoltà di carattere economico e non solo. Un obiettivo il cui raggiungimento è ostacolato dalla mia attuale impossibilità di indire un concorso pubblico per la selezione di personale».
SIMONA ANSANI