LOCRI – Il dimensionamento scolastico continua a suscitare polemiche e questa volta è l’ultima delibera del Consiglio provinciale dell’otto gennaio che stabilisce l’accorpamento della sede distaccata di Condofuri Marina dell’Istituto Alberghiero di Locri all’Istituto “Euclide” di Bova Marina.
L’Alberghiero di Locri e la sede distaccata condofurese per la Provincia possono essere divise in quanto Condofuri, che ancora non ha i numeri per l’autonomia, può essere accorpato al liceo di Bova, individuandone tra i motivi la territorialità e non la specificità dell’indirizzo e dell’offerta formativa. L’ultima sede in cui si è discusso di tale provvedimento è stato il consiglio comunale di Condofuri dove la maggioranza non ha trovato sponda nella minoranza per deliberare una mozione unanime contro l’aggregazione dell’Alberghiero all’Istituto di Bova, in quanto uno dei tre gruppi di opposizione guidato dal consigliere Bruno Maisano ha votato a sfavore, favorendo invece la linea dell’accorpamento. Querelle incessanti, idee e contrasti, mosse politiche, nel momento delle iscrizioni, in cui i giovani devono scegliere quale strade intraprendere per il proprio percorso scolastico, la vicenda dell’Alberghiero Locri-Condofuri, mette in crisi non solo molti giovani ma anche le famiglie.
Abbiamo approfondito l’argomento chiedendo alle istituzioni politiche e scolastiche di esporre il proprio pensiero sulla vicenda che non mette tutti d’accordo.
LE RAGIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO MARIA MACRI’
«L’alberghiero si è sempre differenziato per la peculiarità dell’offerta formativa»
La voce al telefono è molto bassa; è sorpresa la dirigente professoressa Maria Macrì. «Non mi aspettavo assolutamente un provvedimento similare da parte della Provincia. È stata fatta un’azione che va oltre l’immaginario. Come istituto avevamo l’autonomia, abbiamo sempre avuto i numeri per godere di due plessi, sì lontani tra loro, ma mai in contrasto. Il nostro lavoro, che negli anni ha dimostrato non essere improvvisato, ha portato sempre ottimi frutti, si è lavorato bene a Locri quanto a Condofuri, offrendo servizi ottimi e una didattica che è andata oltre i banchi di scuola, piuttosto abbiamo lavorato con i laboratori, offerto stage ed opportunità lavorative agli studenti». È evidente che si è trattata di una mossa politica, secondo la Macrì che definisce il provvedimento ”un’operazione chirurgica”. «All’inizio l’Alberghiero non era stato messo in ballo proprio perché vantava l’autonomia, adesso l’emendamento successivo vede accorpare due istituti tra loro, territorialmente vicini, ma lontani didatticamente. L’Alberghiero di Condofuri rischia di perdere la sua peculiarità perché differenti sono le offerte formative tra un liceo ed un istituto che offre servizi alberghieri. Non vedo, oltre tutte le ragioni di concentrare e potenziare l’area grecanica, altri motivi utili per smembrare un polo alberghiero che si stava caratterizzando per qualità e servizi. Mi sento tradita dalle istituzioni per come si è operato e sono sicura che questo intervento, che sa di manovra politica, non servirà a nulla se non a impoverire e depotenziare l’offerta didattica, l’unico obiettivo su cui dovremmo realmente preoccuparci. Sono d’accordo che Condofuri lotti per l’autonomia, ma finché non giunge, non era necessario creare questi squilibri tra istituti. Due sedi, ripeto, che hanno sempre lavorato sinergicamente, anche a livello di Collegio docenti ed amministrativamente, perché nonostante la distanza, si è sempre lavorato nelle sedi senza disagi di spostamento».
IL SINDACO MAFRICI
«Il nostro obiettivo è insistere sull’autonomia delle scuole di Condofuri. Prima di allora non sono necessari accorpamenti ulteriori e distaccamenti illogici».
Anche il sindaco di Condofuri, Salvatore Mafrici, parla di manovra politica insensata di chi ha preferito guardare al territorio, sotto il proprio punto di vista, sottovalutando la specificità e la peculiarità degli indirizzi delle scuole. «L’Alberghiero di Condofuri non può – dice il primo cittadino – essere accorpato ad un liceo, perché, pur con tutto l’impegno possibile, si perde la specificità e si indebolirebbero gli indirizzi e l’offerta formativa. Abbiamo dato il nostro parere contrario in consiglio comunale e se pur non all’unanimità, ci batteremo perché Condofuri resti sede distaccata di Locri. Per ora è preferibile, così, ma il nostro obiettivo è quello di concentrare le nostre forze sull’autonomia delle scuole del paese, uno dei comuni centrali dell’area grecanica che non merita di essere bistrattato così. Condofuri merita l’autonomia, già i criteri ci sono, siamo al limite con i numeri, abbiamo 400 alunni, siamo un paese montano con minoranze linguistiche». «Adesso – dice- dobbiamo sollecitare le istituzioni affinché venga messa in opera la costruzione dell’edificio per l’Alberghiero che, da anni, attendiamo, almeno ci dicano quando sarà la posa della prima pietra, ricordo che ci sono stanziati 3 milioni di euro. Non devono esistere campanilismi tra comunità perché non giova a nessuno ed indipendentemente dallo sviluppo e dal concentramento dell’area grecanica, che viene tirata in ballo, è indispensabile preoccuparsi dell’offerta formativa. I due plessi Locri e Condofuri hanno e stanno lavorando bene sotto molti punti di vista e non si è mai registrato un episodio di disagio sulla lontananza dei due territori. Dobbiamo stare attenti alle forzature politiche, capisco anche che il consigliere Zavettieri in Consiglio provinciale, abbia esposto le sue intenzioni sullo sviluppo del territorio, ma il dimensionamento scolastico deve privilegiare l’offerta didattica».
IL CONSIGLIERE DI MINORANZA MAISANO
«L’aggregazione favorisce lo sviluppo dell’area grecanica e diminuirà i disagi degli utenti di Condofuri».
«Premettendo che l’interesse prioritario è quello di lavorare perché Condofuri possa ottenere l’autonomia con tutte le realtà scolastiche esistenti sul territorio, quello che oggi sembra per alcuni uno strano emendamento, non è altro che un provvedimento che tutela il bene della scuola e lo sviluppo socio – economico nonché culturale dell’area grecanica». Così si esprime il consigliere di minoranza Bruno Maisano, che fu, quando era assessore, uno dei promotori dell’istituto alberghiero a Condofuri. Non è assolutamente d’accordo con la presa di posizione del suo primo cittadino e lo ha ribadito più volte: «Non capisco il perché di tale contrarietà ad unificare due istituti vicini territorialmente, mentre si preferisce lasciare due scuole lontane con tutti i disagi che ne conseguono». Alla provocazione di chi pensa che si perderebbe la specificità della scuola e si indebolirebbe l’offerta formativa, Maisano risponde sicuro: «I due indirizzi avranno pari opportunità e non verrà certamente privilegiato il liceo di Bova rispetto all’alberghiero. Se ci saranno finanziamenti specifici si guarderà alla didattica e ai servizi di entrambe le scuole. Due indirizzi, anche se differenti didatticamente, potranno certamente coesistere, anzi si rafforzerà l’offerta e si caratterizzerà maggiormente la scuola. In questi anni si è comunque visto l’Alberghiero locrese primeggiare su quello condofurese e molti sono i disagi che incontrano studenti e famiglie. Il nostro intento è quello di azzerare queste difficoltà rendendo più fruibile la scuola, avvicinando segreteria e uffici amministrativi. Perché a differenza di quanto detto da altri, la nostra battaglia è a difesa degli studenti e del nostro territorio, senza cadere nelle bassezze di campanilismi o altro».
Molte le motivazioni che hanno indotto, dunque, la Provincia, tra cui il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri, che a lungo si è battuto per ottenere l’emendamento sull’aggregazione fra la sede staccata dell’Alberghiero all’IIS “Euclide” di Bova M. Tra i primi punti c’è l’eccessiva distanza fra le due sedi; poi l’esigenza di garantire migliori servizi amministrativi per le famiglie degli alunni; la necessità di garantire sul territorio provinciale il maggior numero di autonomie scolastiche con prospettiva numerica di autosufficienza nel tempo; l’opportunità di garantire in modo definitivo almeno un Istituto Superiore nella fascia territoriale del basso-jonio tra Melito P. S. e Bovalino (circa 60 km); la necessità di decidere, alla luce delle nuove indicazioni ministeriali e della Conferenza Stato-Regioni, una più funzionale Rete Scolastica, anche considerata l’assenza alla conferenza scolastica provinciale indetta dalla Provincia in data 10.12.12 sia del Dirigente Scolastico di Locri sia delle Amministrazioni Comunali coinvolte (fra le quali Condofuri), regolarmente invitate a partecipare.
DOMENICA BUMBACA