Dai 27 Comuni dell’Area Sud Basilicata, tra cui la città di Maratea, parte il Progetto “Ricas Italia”, la Rete delle Istituzioni e dei Cittadini per la Cooperazione, la Cultura, l’Ambiente e la Solidarietà, contro la povertà e l’inquinamento del pianeta
R. & P.
ROMA – Dalla Basilicata prende l’avvio il Progetto”Ricas Italia” per la cultura della sostenibilità, che vede i 27 Comuni dell ‘Area Sud della Basilicata, il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e Maratea, città candidata a capitale Italiana della Cultura 2026, impegnati in un progetto teso al contrasto della crisi climatica e ambientale.
Maratea è stata la prima città ad aderire al Progetto Ricas Italia, la Rete delle Istituzioni e dei Cittadini per la Cooperazione, la Cultura, l’Ambiente e la Solidarietà, contro la povertà e l’inquinamento del pianetaL’ideatore dell’iniziativa eco-sociale, il giornalista originario di Maratea Biagio Maimone, ha scritto una lettera al Sindaco di Milano Giuseppe Sala chiedendogli di aderire al Progetto ‘Ricas Italia’ : 《Gentilissimo Sindaco, la Città di Milano, grazie al Suo eccellente contributo, è antesignana di un processo di cambiamento per quanto attiene la tutela ambientale e la cultura della sostenibilità. Apprezziamo il Suo impegno a favore della crescita culturale della Città di Milano, che costituisce un modello a cui uniformarsi da parte delle altre città, in quanto chiama in causa l’impegno dei cittadini e il loro senso di consapevolezza rispetto alla rilevanza che assume il rispetto dell’ecosistema. Condividiamo il Suo impegno per l’affermazione della cultura della solidarietà, intesa come universale collaborazione nell’opera di riscatto del valore del bene primario costituito dal creato, tesa ad evitare che l’essere umano ed ogni altra sua creatura si estingua. L’ Area Sud della Basilicata nutre la medesima e profonda aspirazione, ossia l’aspirazione di essere foriera della salvaguardia del creato, che può realizzarsi solo se si dà corso ad un percorso innovativo che veda l’uomo al centro.Siamo convinti che la Città di Milano vorrà aderire al Progetto ” Ricas Italia” in veste di Comune Capofila, insieme ai 27 Comuni dell’Area Sud, per le sue finalità connesse alla cultura della vita in ogni sua espressione》.
La Basilicata vedrà la nascita del Progetto eco-ambientale e solidale “Ricas Italia”, la cuifinalità è, attraverso una Rete di Comuni della Basilicata, che dovràpoi estendersi a tutti i Comuni d’Italia ediffondersi ed affermarsi in tutta Europa, promuovere la cultura dellasostenibilità, della solidarietà e della cooperazione. Daniele Stoppelli, Sindaco di Maratea, ha dichiarato che Maratea,candidata a “Capitale Italiana della Cultura 2026”: 《parteciperàall’attuazione del progetto eco-sociale “Ricas Italia,” che rientra tra le iniziative che si prefiggono l’intento di dare impulso ad un nuovo modo di diffondere la cultura dei territori e la cultura della sostenibilità, contro il degrado e la povertà》.
Il progetto prende le mosse da un territorio del Sud Italia, qualificandosi come un’ iniziativa che guarda al futuro, lacui finalità è quella di preservare la cultura dei territori.L’intento primario del progetto è la costituzione della Rete deiComuni e delle Regioni per la tutela ambientale, la cultura, lacooperazione e la solidarietà tra i cittadini, contro la povertà el’inquinamento del pianeta. Il suddetto progetto possiede i requisiti per essere proposto all’Unione Europea al fine di dare impulso ad un nuovo modo di fare cultura a favore della sostenibilità, contro il degrado e la povertà.
La Rete dovrà aggregarebil maggior numero di Comuni e di Regioni, affinché si impegnino attivamente per la tutela ambientale e contro l’inquinamento, nonché per la salvaguardiadell’intero ecosistema, attraverso azioni concrete che coinvolgano,nel contempo, i cittadini e le Istituzioni.Strategica sarà la cultura che si esprime nella cura dei territori, che conduce a quella cultura che può definirsi la cultura della bellezza che genera progresso sociale e morale.
E’ ben evidente come la povertà culturale e morale generi povertàeconomica e miseria, nonché il proliferare della violenza e dellamalavita.Ai Comuni, alle Regioni e ai cittadini spetterà il compito di monitorare i singoli territori.Ne consegue, pertanto, che ad essi è affidata anche la responsabilitàdi controllare privati e industrie affinché rispettino l’ambiente e utilizzino tutti i mezzi necessari per evitare l’inquinamento, al fine della salvaguardia del benessere dei territori.
Grande rilievo avranno le amministrazioni comunali e regionali inquanto dovranno interfacciarsi con il governo italiano e i governi degli altri Paesi Europe, considerato che il tema dell’inquinamento del pianeta è un tema che coinvolge tutte le nazioni.
《La povertà culturale e morale è la conseguenza del degradoambientale》 ha dichiarato Nicola Timpone, Direttore Generale del “Gal- La Cittadella del Sapere”, il quale ha aggiunto: 《L’acuirsi della crisi dei valori della nostra società ha prodotto, oltre ad un impoverimento economico complessivo, anche la decadenza del valore della cultura umana》.
L’ideatore del progetto Biagio Maimone ha affermato: 《Per noi porre alcentro l’uomo e la sua dimensione sociale ed ambientale significacreare una nuova forma di relazione umana e di comunicazione, che siavvalga della creatività quale forza propulsiva per incamminarsi inun nuovo processo socio-economico che possa realmente favorire ilprogresso umano. Riteniamo che ‘Fare Rete’ sia, in tale contesto, fondamentale per far vivere un tessuto sociale che includa tutti, nessuno escluso. Dovrà essere coinvolta l’intera Europa, a cuichiederemo lo stanziamento di fondi da destinare alla salvaguardia delpatrimonio ambientale.La Regione Basilicata è antesignana di un processo di evoluzione socio-culturale grazie alla sua storica visione ecosostenibilità dell’ambiente, fautrice senza dubbio alcuno, di un impegno rivolto a creare un’economia sostenibile, dal quale non si può derogare》.
Francesca Lovatelli ha dichiarato: 《La Rete si prefigge di interfacciarsi con tutti gli organismi nazionali ed internazionali per monitorare ciò che accade ed il tasso di inquinamento prodotto, per poi segnalare ai vari organismi competenti le anormalitàriscontrate perché vi pongano rimedio. Non si deve eludere la considerazione che il clima rappresenta il fattore principale per la salvaguardia del pianeta e degli esseri umani e che, pertanto, non si possa assolutamente prescindere dal difenderlo sia da parte dei singoli Comuni, sia da parte di tutti i cittadini》.
Maimone ha concluso sottolineando: 《Educare al rispetto dei criteri che salvaguardano il clima e, conseguentemente, l’ambiente e l’intero ciclo della vita degli esseriviventi è l’obiettivo che ogni singolo Stato e ogni singolo cittadinodeve prefiggersi. Nondimeno rilevante consideriamo essere il temadell’alimentazione, letto in termini di capacità di produrre ciboattraverso l’utilizzo di risorse naturali e tecnologie non inquinanti, sempre più attente alla salvaguardia della natura e alla creazione di nuove opportunità di lavoro. E’, in tal modo, possibile creare un nuovo welfare che generi ricchezza attraverso la natura e la salvaguardia dell’ambiente, nonché la sana nutrizione dell’uomo, affinché si garantisca, nel contempo, il suo benessere e il progresso umano. Urge l’esigenza, perciò, di creare un connubio tra sostenibilità, cultura e solidarietà, fonte di opportunità per il futuro dell’umanità.Mai più terre depresse e mai più uomini ai bordi della strada! La cultura del bello ha il potere di condurre al vero progresso umano. E’ tale consapevolezza che può avviare un reale processo di umanizzazione e di cooperazione sociale continua contro le varie forme di povertà: ambientali economiche, civili e sociali, nonché morali》.