R. & P.
Il tragico incidente che si è verificato la scorsa domenica nel Comune di Riace e che ha seminato morti e feriti, richiama in maniera forte il problema della statale 106 che, ormai, sempre più frequente, è un’insidia per la sicurezza di chi viaggia in questo territorio.
Questo problema continua a mietere vittime e, nonostante venga denunciato da più anni, rimane insoluto.
La Città Metropolitana, nei mesi scorsi, in un incontro con i sindaci dei 42 Comuni, ha evidenziato l’urgenza e la necessità di mettere in sicurezza il tracciato, completando i tratti mancanti da Reggio Calabria a Crotone.
Il presidente Falcomata con forza ha ribadito che la SS 106 è diventata, da tempo, un’arteria non più assolutamente adeguata a quelle che sono le esigenze di un territorio che sta facendo enormi sforzi per uscire dall’isolamento nel quale da anni, viene lasciato e che sempre più, purtroppo, si allontana dal contesto produttivo nazionale.
Lo stesso CORSECOM, facendo fronte unico con i 42 comuni della Locride ed utilizzando ogni mezzo disponibile, dalle reti televisive alle testate giornalistiche regionali e nazionali, ha svolto intense campagne di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni preposte alla realizzazione dell’opera.
Significativo è stato il confronto con il ministro delle Infrastrutture nel corso del quale è stato chiesto di agire, con interventi decisivi, per il completamento di questa arteria che, oltre al primario problema della sicurezza, può essere un volano di sviluppo e di crescita per tutte le attività produttive e, in particolare, per quelle del settore turistico.
Con profondo rammarico si prende atto che in questi ultimi tempi, numerosi sono stati i tragici incidenti che, con una viabilità moderna capace di gestire un traffico diventato sempre più intenso e frenetico, potevano essere certamente evitati.
Il rallentamento e gli ingorghi sulla “città lineare” che caratterizza la fascia costiera ionica,
i gas di scarico del traffico che inutilmente attraversa i centri abitati di decine di Comuni, diventano sempre di più insostenibile.
E’ sulla base di queste considerazioni che, il CORSECOM, con un pensiero particolare rivolto alle famiglie delle vittime, ancora una volta, fa appello alle Istituzioni affinché, con estrema urgenza venga richiesto l’attuazione di un tavolo presso il Ministero per le Infrastrutture affinchè il problema 106 venga affrontato con determinazione in tutto il suo percorso.
La Segreteria del Corsecom