di Adelina B. Scorda
Bianco – Escluse per vizio di forma (è stata contestata, per intenderci,la mancata apposizione del simbolo elettorale sul frontespizio della documentazione presentata), almeno fino al pronunciamento della commissione esaminatrice, previsto per lunedì 11 maggio, le liste “Bianco al Centro” con candidato a sindaco Rodolfo Nucera e “Forza Bianco” capolista Salvatore D’Agostino, che lasciano il passo alla lista di Aldo Canturi, casa Pd ”.
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Un evento unico nella storia elettorale di Bianco che lascia spazio ipotesi di “complotto”, sembrano farsi insistenti, infatti, le voci che vedrebbero un progetto, messo a punto dagli stessi candidati, dietro l’invalidatura delle due liste escluse. Da qui la proposta rivolta a Canturi di ritirare anche la sua candidatura, questo per garantire una competizione equa. Eventualità scartata dalla lista “Libertà e Partecipazione” di Aldo Canturi che anzi sembra proseguire dritto come un treno verso il proprio obbiettivo, amministrare Bianco.
Per il “democrat”appartenente all’area Pd, Canturi, il cui nome scaturì dalle tanto chiacchierate primarie, adesso l’avversario da battere è il tanto temuto Quorum, superando la soglia dei 2000 voti (dovranno recarsi alle urne la metà più uno dei cittadini aventi diritto di voto) per scongiurare l’arrivo della commissione straordinaria, (lo ricordiamo per chiarezza) che avrà esclusivamente funzioni ordinarie senza ricadute nulla gestione della cosa pubblica e né, come si potrebbe credere, causare l’aumento di tasse; commissione che rimarrà in carica solo fino al primo turno elettorale utile.
Duemila voti circa necessari, dunque, per superare il quorum, una cifra notevole considerata la percentuale storica dei votanti di Bianco che si aggira intorno alle 2500 presenze totali. Una sfida che non sembra preoccupare eccessivamente Aldo Canturi forte soprattutto della squadra che ha voluto al suo fianco, una lista che ispirandosi, almeno nel nome a Giorgio Gaber, nasce dallo scopo comune di porre un freno “all’arroganza amministrativa degli ultimi cinque anni”. Non modera, infatti, Canturi, i giudizi negativi verso l’attuale amministrazione che “in realtà – spiega- è stata un’espressione minoritaria nella società una maggioranza che non ha aperto a nessun confronto, ma che ha creato divisioni anche nello spesso palazzo comunale, nella sua stessa compagnie. Un’amministrazione – prosegue – che ha fallito perché ha voluto governare senza partiti e contro i partirti che non ha saputo creare, che non ha realizzato nulla in questi cinque anni, ma che ha invece eliminato servizi e figure titolari fondamentali all’interno del Comune. Senza parlare, poi, dell’incapacità a mantenere quei presidi di legalità (qui il riferimento è all’ufficio del giudice di Pace). Una delle ultime decisioni assurde è stata quella di ricorrere alla figura del segretario comunale in forma associata (tuttavia l’associazione dei servizio in tempi di crisi diventa necessaria e obbligatoria attraverso il decreto della spending review), disposizione assurda per un comune come Bianco”.
Un progetto amministrativo, quello proposto dalla lista di Canturi, che si contrappone alla linea amministrativa, criticabile o no questo saranno i lettori e gli elettori a deciderlo, dell’amministrazione guidata da Scordino, che sicuramente un merito ce l’ha. In un territorio dove la linea dura del Governo si esprime attraverso il commissariamento degli Enti Locali, Bianco, rimane nella Locride meridionale, una delle poche amministrazione che non ha subito la scure del commissariamento.
Ma quale sarà la linea amministrativa di Canturi, i progetti e i programmi a breve e lungo termine?
Si pensa in grande e si parte dal Turismo: “è fondamentale che Bianco riacquisti la sua vocazione turistica, scemata negli ultimi anni a causa di una cattiva gestione amministrativa e politica del comune. In previsione di un rilancio della cittadina mi farò promotore con le autorità regionali e provinciali affinché si sblocchi e si realizzi la Bovalino- Bagnara, questo anche in virtù della nascita della Città Metropolitana. Quest’utlimo – spiega – è un aspetto fondamentale e noi come Locride meridionale dovremmo spingere verso la creazioni di nuovi e forti legami territoriali”.
Sulla scorta dell’unione dei comuni della Vallata del Torbido, che tuttavia alla base hanno storie territoriali tali da rendere la costituzione di un’associazione estremamente più agevole, il progetto di Canturi è quello di puntare alla realizzazione di una sorta di “Vallata del Bonamico – La Verde anche se purtroppo – spiega – tra i nostri comuni esistono delle resistenze municipalistiche che potrebbero limitare la realizzazione di questo progetto”. E poi ancora la darsena turistica e la realizzazione del piano strutturale comunale . Ma si punterà anche sulla valorizzazione del vino Greco di Bianco “in questo – prosegue – settore è mancata una politica economica seria, poi le divisioni fra i produttori hanno fatto il resto”.
Un programma che guarda anche alla periferia , alla quotidianità, alla valorizzazione delle frazioni, all’associazionismo, e che promuoverà “la consulta delle associazioni e dei partiti, una macchina la nostra che, se pur ancora non sia partita, ha in mente l’obiettivo di vincere questa tornata elettorale e di iniziare a lavorare per risollevare le sorti di Bianco”.