di Redazione
L’Associazione escursionistica “Gente in Aspromonte” ha organizzato per domani domenica 10 maggio un interessante percorso, per entrare nella storia recente delle popolazioni che hanno vissuto per secoli in montagna. Si toccano i due borghi abbandonati di Africo e Casalinovo, abitati fino alla metà del secolo scorso.
{loadposition articolointerno, rounded}
“Si cammina-si legge nel programma- su un vecchio sentiero che collegava i due Borghi, a fianco di uno spumeggiante torrente lungo le cui rive si trovano diversi mulini ormai coperti dalla vegetazione. La gente si era legata a questa montagna, dopo averla addomesticata con quotidiane e impagabili fatiche, permettendone lo sfruttamento anche dei versanti più scoscesi”
DI SEGUITO IL DETTAGLIATO PROGRAMMA E DESCRIZIONE DEL SENTIERO:
Ore: 9.30 Primo raduno campo sportivo Bova Sup.
Ore: 10.00 Secondo raduno Campi di Bova – Bivio Roghudi – Casalinovo
Nota Bene: Dai Campi di Bova saranno formati Due Gruppi – Le Macchine 4X4 e i Fuori strada proseguono verso Africo Antica. Le macchine proseguono verso Casalinovo
Partenza Escursione ore 10.30
Partono due sentieri – Africo – Casalinovo / Casalinovo – Africo
Dopo aver superato la Porta del Parco ci immettiamo sulla sterrata che scende verso il vecchio Borgo, dopo pochi minuti si raggiunge il bivio di Campusa, si svolta sulla destra, e si scende dolcemente tra secolari piante di querce e castagno, dopo 15 minuti si può godere di una bella vista sulle scuole e sulla valle del Poro qualche tornante ancora e siamo alle case di Campus.
Da qui seguendo la vecchia mulattiera che anticamente attraversava il vecchio Paese, si possono ammirare le diverse strutture ancora non diroccate. Dopo un centinaio di metri e si arriva a una fila di case popolari e al serro di Strapunto dove è ubicata una struttura che anticamente era adibita a stalla per i muli e cavalli del C.F.S. superato un frantoio in rovine, alle scuole alimentari, una scalinata laterale e dalla presenza al centro dell’edificio della struttura scritta “Scuola Elementare”.
Si prosegue sulla strada selciata in pietra locale e siamo all’edificio del Genio Civile, quindi All’Asilo, nello spazio tra il Genio Civile e l’asilo anticamente c’era una struttura in legno che era ad bita ad infermeria dove abitavano le Suore.
Proseguendo si possono ammirare varie strutture pubbliche, dal Municipio, alla Caserma, dove alloggiavano anche le guardie Forestali e ai Palazzi dei Benestanti, subito dopo entriamo nei vicoli che ci portano alla Chiesa di San Nicola.
Usciti del Borgo ci immettiamo sulla vecchia mulattiera che collegava Africo e Casalinovo, si scende attraversando i vecchi uliveti e querceti e una fitta macchia mediterranea, lungo la mulattiera si possono ammirare diversi palmenti, dopo 20 minuti si arriva alla fontana “Viaci”.
Si continua a scendere a mezza costa, e dopo circa un km si arriva alla Fiumara Poro – Luca risalendo il greto del fiume dopo un po’ siamo alla zona dei Mulini.
Quadiamo la fiumara e ci immettiamo sulla vecchia sterrata che porta a Casalinovo, in qualche tornante e la strada scompare e seguendo il viottolo tracciato dagli animali, si prosegue a mezza costa e in 15 minuti arriviamo alla fossa della Mara Bovisciana, da qui si sale dolcemente, lungo il sentiero si possono ammirare le ampie vedute su Monte Perre, Jofri e la grande valle della fiumara Laverde.
Superata la contrada Umbro, dopo pochi minuti attraversiamo il ponte in cemento del Torrente Casalinovo, salendo tra i tornanti dopo circa venti minuti siamo al cimitero di Casalinovo, dopo una breve visita si sale a sentiero aperto con vista sul vecchio borgo di Casalinovo, si attraversano le vecchie viuzze del paese che ci portano in piazza della Chiesa di San Salvatore.