(ph.Enzo Lacopo)
di Gianluca Albanese
LOCRI – Onore al merito. A quello relativo all’impegno dell’assessore comunale Anna Sofia che ha curato in maniera impeccabile l’organizzazione dell’evento, e anche i lavori mattutini di pulizia della corte del palazzo di Città, e a quello maturato nella quarantennale carriera del dipendente comunale Peppe Marrara, che ha ricevuto il premio speciale “Umberto Ferraro” tra gli applausi e la standing ovation del folto pubblico presente.
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Alla fine, dell’edizione 2014 del Giugno Locrese rimarrà principalmente questo: l’impegno di due persone esemplari nel giorno del blitz della Guardia di Finanza negli uffici comunali alla ricerca dei “furbetti del cartellino”.
Lo ha detto nel suo intervento introduttivo il sindaco Giovanni Calabrese che ha anzitutto rilanciato l’appello ai dipendenti comunali anticipato ieri pomeriggio a Lente Locale nel pezzo a firma di Francesca Cusumano. “Chi lavora al Comune – ha detto il sindaco – deve ricordarsi che è pagato coi soldi dei Locresi e non è ammissibile che ci sia chi timbra il cartellino alle 8 per poi sparire e ricomparire alle 14 per timbrare l’uscita. Questa amministrazione – ha proseguito – sta compiendo sforzi enormi per rilanciare l’efficienza della macchina amministrativa e l’immagine della città”.
Calabrese diventa ecumenico quando cita anche l’impegno dell’opposizione e ricorda che “Questa e’ la prima edizione del Giugno Locrese della mia amministrazione che dedichiamo alla memoria dell’indimenticato vicesindaco Francesco Commisso”.
Dei premi assegnati ci occuperemo in un pezzo a parte. Per ora, preferiamo leggere tra le righe, analizzare le spigolature e riportare le emozioni di una bella serata in cui la “meglio Locri” e’ stata premiata.
LA VENA POLEMICA DI MAMMOLITI
L’avvocato non si smentisce mai. Fa sapere a Lente Locale del suo dissenso al premio “Umberto Ferraro” assegnato anche all’ex consigliere Guido Lagana’ “Per tutte le cose – ha detto – che avrebbe dovuto fare per Locri e che non ha fatto”.
LO SPECIALE GRUPPO MUSICALE
Jazz, fusion e qualche grande classico. E’ il repertorio musicale del gruppo che ha allietato la serata. Tra i musicisti, anche Rocco Rispoli, il testimone di giustizia assunto dal Comune sotto l’amministrazione Macri con l’hobby della musica. Il suo esempio, unico in Italia, e’ un’altra bella vetrina da offrire agli occhi dell’ospite d’onore Gian Antonio Stella.
IL LAVORATORE ESEMPLARE
“Chi? Io?”. Mentre posa davanti a fotografi e cine operatori col premio in mano, il dipendente comunale Peppe Marrara e’ visibilmente emozionato e si schermisce. Viene invitato a dire qualcosa ma non se la sente proprio. Ha il magone e le figlie lo riprendono con tablet e smartphone. Lui, che ha sempre lavorato con passione, dedizione e una cortesia impareggiabile, vede la gente davanti a lui che si alza in piedi ad applaudirlo. Un onore che nessuno degli altri premiati ha ricevuto. Perché il lavoro paga, eccome. Il sindaco Calabrese lo ha definito “Il quinto assessore della mia amministrazione” anticipando, con una punta di rammarico, che il I settembre andrà in pensione.
L’operaio del comune che capisce al volo le esigenze, grandi e piccole, di amministratori e ospiti e assolve ai propri compiti col sorriso garbato sulle labbra, ha messo d’accordo proprio tutti: dal gruppo di opposizione consiliare che lunedì scorso ha formalizzato la richiesta di conferirgli il premio speciale “Umberto Ferraro”, alla maggioranza che non ha esitato un minuto ad accettare la proposta e sposarla in pieno, decidendo per l’assegnazione del premio.
Perché Peppe Marrara e’ un patrimonio comune di tutta Locri e di chi, per un motivo o per l’altro, ha lavorato o comunque interagito a palazzo di Città. Chapeau.