di Antonella Scabellone
SIDERNO-Festa grande all’Ipsia di Siderno in occasione dell’otto marzo. Protagonisti gli studenti del plesso di via Turati che, guidati dai loro insegnanti, hanno preparato e inscenato un piacevole spettacolo dove, tra canti, balli, e poesie, c’è stato spazio anche per il ricordo e la riflessione.
Dopo i saluti del dirigente scolastico Gaetano Pedullà, che ha spiegato l’origine storica della festa della donna, ampio spazio ai giovani che si sono improvvisati cantanti (con “Sia benedetta” e “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia, e “Uguale a lei” di Laura Pausini), ballerini (in coreografie hip hop) e poeti (ispirati da Alda Merini, William Shakespeare e Roberto Benigni).
Sul palco anche i docenti che hanno affiancato i ragazzi esibendosi insieme a loro. La poetessa Daniela Ferraro, insegnante di lettere, ha recitato “Filomena” e “Al Focolare”, due poesie tratte dalla sua famosa raccolta “Piume di Cobalto”. Poesie dedicate alle donne anziane della nostra terra, le nostre nonne in particolare, che hanno saputo sempre sostenere l’onere di una situazione femminile ancora strettamente e obbligatoriamente legata al fare figli e curare la casa. E poi Pierpaolo Lombardi, docente di tecnica dei materiali tessili, che ha decantato la poesia “La donna” del suo celeberrimo conterraneo, l’attore Antonio De Curtis, in arte Totò.
Ma l’otto marzo all’Ipsia di Siderno è stata anche la giornata del ricordo, quello delle donne calabresi che si sono distinte per forza, coraggio, ideali, o che sono diventate tristemente note in quanto vittime di stalking e violenza sessuale. Tra queste Roberta Lanzino, Lea Garofolo, Giuditta Levato, Artemisia Sanchez.
Ottima la riuscita dell’evento che ha visto impegnate in fase di ideazione, organizzazione e preparazione le professoresse Silvia Ielo e Miranda De Agostino, con la collaborazione delle colleghe Adele Careri, Margherita Milanesio e Angela Rega. In fase di regia prezioso, come sempre, è stato l’apporto del professor Franco Lacopo.