R. & P.
Una targa in via Zaleuco, vicino alla sua casa natale; una borsa di studio da assegnare a chi dimostra talento nel mondo dell’arte; la continuazione di un percorso che – coinvolgendo soggetti pubblici e privati – porti Gerace a tagliare un traguardo: quella di Città aperta alla formazione di giovani artisti. Il tutto nel nome di Salvatore Spilinga, geniale ed eclettico pittore, scultore, ebanista, ceramista, restauratore, falegname, scomparso il 19 giugno dello scorso anno, al quale il suo paese ha dedicato una mostra nel Museo Civico che rimarrà aperta, gratuitamente, fino al 24 agosto prossimo.
L’iniziativa – che riprende quella dello scorso anno, quando la notizia dell’improvvisa scomparsa dell’artista, stroncato da un infarto, lasciò sotto shock l’intera comunità geracese – è degli “Amici di Turi” comitato spontaneo che è stato supportato dall’Amministrazione Comunale con la concessione, appunto, di una sala del museo civico. E con la disponibilità di esaminare le proposte avanzate per ora in via informale – targa, borsa di studio e Gerace Città degli artisti, appunto – nell’ambito di un progetto più ampio a cui il Comune sta pensando col ricorso a eventuali bandi europei.
Nella Sala Conferenze del Museo, a fianco alla Cattedrale, la mostra è stata allestita con numerosi “pezzi” prestati sia da geracesi sia da amici di diverse località della Calabria: quadri, sculture e altre testimonianze. Suggestivo l’allestimento, curato dallo storico dell’arte Attilio Spanò: molte foto dell’artista e delle sue opere sono state collocate su un bancone da falegname in mezzo alla stanza, mentre da una parete uno schermo manda in loop alcuni video tra i quali quello della festa (volutamente allegra e scanzonata come era il carattere di Turi) tenuta lo scorso anno, e da un’altra un’ininterrotta sequenza di foto, ricorda le opere e la vita dell’artista, da quando era bambino ad alcuni fra i tanti momenti che lo hanno visto protagonista nella vita sociale geracese: componente della banda municipale col suo inseparabile sassofono, al lavoro nel suo laboratorio e nella sua galleria, e anche travestito da pistolero o da donna durante alcuni dei suoi celebri scherzi.
All’inaugurazione – con breve concerto dei Maestri Cosimo Ascioti e Renato Trombì – sono intervenuti fra gli altri il vice sindaco Salvatore Galluzzo, e a nome degli “amici”, gli attori Francesco Migliaccio e Antonio Tallura e alcuni organizzatori dell’evento: Gianni e Attilio Spanò e Antonio Staltari. Il rinfresco è stato offerto dai commercianti del paese.