R. & P.
NED, new european dream – think tank di organizzazioni, associazioni, imprese e persone che parlano del Sud Italia da un punto di vista del cambiamento attraverso le politiche europee e di genere – non è rimasto a guardare mentre si discute di Recovery Plan e di strumenti per uscire dalla crisi Covid. Occorre programmare e lavorare agli investimenti, quindi oggi presentiamo questo documento frutto dell’intenso confronto condotto all’interno di NED, da più di 8 mesi, a cui hanno partecipato donne europarlamentari, politiche nazionali, imprenditrici e lavoratrici dei nostri territori (Regioni del centro – sud) appartenenti a tutte le categorie professionali.La principale riflessione maturata consiste nella richiesta di un cambio di passo e di un atto di coraggio da parte della politica italiana, al fine di utilizzare i fondi del Recovery plan per identificare soluzioni di lungo respiro finalizzate alla risposta di tutti e 6 gli, assi ma da un punto di vista femminile. Non solo dunque la riduzione del gender gap nel nostro paese ma l’implementazione della green economy ed economia circolare, in cui le aziende a maggioranza femminile sono statisticamente più efficaci, potenziare l’innovation technology attraverso l’uso di nuove tecnologie nel lavoro di cura affiancando l’innovazione sanitaria e nelle nuove idee di contratto e di servizi e infrastrutture innovative a servizio delle aziende e delle persone nel sud Italia, che vadano oltre “il ferro” e si spingano verso soluzioni diverse ed eco-compatibili per fare del centro-sud il nuovo hub del mediterraneo in un’idea strategica del sud – Italia diversa da quella attuale.Considerare però gli assi del recovery separatamente ha, secondo noi, poco senso per una progettazione europea sostenibile e duratura ed anzi ci spingiamo a dire che, considerare il recovery plan singolarmente, senza coinvolgere gli altri fondi in arrivo in un piano di rinascita del nostro paese, rischia di peccare di miopia politico-strategica.Secondo noi quattro punti sono strategici per il futuro economico e sociale dei territori del centro/sud che in NED sono rappresentati:Investimenti nel settore urbanistico;Investimenti per il tessuto produttivo/imprenditoriale;Investimenti in strumenti di supporto per il settore agricolo;Investimenti sul lavoro di cura.Nel documento si specificano nel dettaglio le azioni e viene quindi condiviso oggi; l’augurio di Ned e dei firmatari è di trovare adesioni all’ idea di come si debba lavorare per cambiare davvero le cose. Firmatari Rete NED:Luigia Caponi – (Abruzzo)Enrico Calentini (Abruzzo)Carmine Folco (Abruzzo)Elena Frate (Molise)Luisangela Quici (Molise)Antonella Rotondo (Abruzzo)Emanuele Zuffranieri (Abruzzo)Angelina Di Iorio (Molise)Alla redazione del documento hanno partecipato per la Calabria Marisa Gigliotti (NED), INU Calabria e Raffaella Rinaldis con FìmminaTv nella rete NED