R. & P.
COSENZA – «Navalny è stato detenuto per ragioni politiche e lasciato morire in una colonia carceraria oltre il circolo polare artico, di fatto stiamo parlando del più recente omicidio di un dissidente politico ordinato da Putin. All’omicidio si aggiunge la disumanità del non voler mostrare alla famiglia il corpo dell’attivista per un ultimo saluto, uno scempio e un’ulteriore violenza che rimanda direttamente ai tempi degli zar e dello stalinismo» – così dichiara Gilberto Fialà, esponente cosentino di Azione e coordinatore regionale dei giovani calendiani, che continua – «Oggi siamo costretti a doverci misurare con l’imperialismo putiniano e con uno stato chiaramente brutale della politica russa che sfocia nella violazione delle libertà civili dei cittadini russi, nel totale annichilimento dell’opposizione politica e nella costante minaccia bellica verso l’occidente che, in Ucraina ma non solo, ha già causato migliaia di vittime innocenti. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo».
«Cosenza è da sempre una città solidale e reattiva verso le cause che riguardano la libertà d’espressione e i diritti politici e civili e noi cosentini abbiamo sempre mostrato attenzione verso le dinamiche internazionali e ciò che accade e in Europa e nel mondo. Sulla scia della fiaccolata unitaria di Roma, lanciata da Carlo Calenda, che vedrà scendere in piazza tutti i partiti dell’arco parlamentare e le associazioni che si rivedono nei valori europei e democratici, chiediamo al Sindaco Caruso, all’Amministrazione tutta, a tutte le componenti del consiglio comunale (di maggioranza e opposizione), al Consiglio Comunale dei Giovani e al suo Presidente pro-tempore, a tutte le associazioni e ai comitati territoriali che si riconoscono nei già citati valori, di agire in maniera unitaria e assegnare ad Alexei Navalny la cittadinanza onoraria di Cosenza». «Io non ho paura, non abbiatene neanche voi» In memoria di Alexei Navalny (4 giugno 1976 – 16 febbraio 2024).