di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Dopo l’ennesima richiesta da parte dell’osservatorio comunale di Bovalino, di provvedere urgentemente ad una soluzione, come quella di nominare per i Comuni di Bianco, Bovalino, Benestare e Casignana, un Commissario Delegato per la Depurazione, “con il compito – scrivono – di coordinare e realizzare gli interventi manutentivi diretti a garantire il funzionamento dell’impianto di depurazione, della rete di adduzione e delle stazioni di sollevamento dei suddetti comuni. In subordine si chiede che sia dato incarico immediato al Capo Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria a intervenire per superare le criticità del sistema depurativo dei comuni di Bianco, Bovalino, Casignana e Benestare nell’imminenza della stagione estiva” a pochi giorni dall’avvio ufficiale della stagione estiva arriva la risposta della Prefettura di Reggio Calabria.
La risposta della Prefettura giunge sintetica e lapidaria che scrive: “Si comunica che al riguardo sono stati interessati i competenti organi regionali”.
Una risposta che non lascia mezzi termini alle interpretazioni. Il problema è nelle mani della Regione. Una patata bollente che ribalza fra gli uffici e le impasse burocratiche, la lentezza e per certi versi anche la scarsa competenza di chi dovrebbe fare e non fa. Una logica quella dei personalismi e dello scarica barile che ha fatto da padrone su una problema ambientale, sanitario, sociale e turistico per troppo tempo che ha suscitato clamore, preoccupazione e interesse solo dopo le indagini delle procura di Locri nonostante cittadini, associazioni e stampa lo abbiano sempre e più volte denunciato.
Di seguito le comunicazione inviata dall’osservatorio comunale per la buona amministrazione di Bovalino agli organi competenti.
I cittadini dell’osservatorio comunale permanente per la buona amministrazione, con riferimento all’impianto di depurazione realizzato a Bianco e collegato con le reti di adduzione dei liquami dei comuni di Bianco, Bovalino, Benestare e Casignana, si permettono esporre quanto segue. Premesso Che il depuratore non funziona e quasi tutte le stazioni di sollevamento dei reflui sono bloccate, con conseguente sversamento del liquame a mare e nei vicini torrenti;
Che l’Autorità Giudiziaria ha sottoposto a sequestro preventivo, con facoltà d’uso, prima il depuratore di Bianco e dopo gli impianti di sollevamento dei rispettivi comuni che dovevano fare confluire i reflui al depuratore;
Che nel frattempo la medesima Autorità Giudiziaria, oltre il procedimento penale per il depuratore, ha intrapreso altri due distinti procedimenti penali: il n. 453/13 r.g.n.r., che vede imputati alcuni Amministratori e i responsabili dell’Area Tecnica dei Comuni interessati, per il reato p. e p. dall’art. 452 bis c.p.: “per avere nelle rispettive qualità, abusivamente cagionato, nei territori comunali di rispettiva competenza, per causa della irrazionale gestione delle reti fognarie rispettive, un deterioramento significativo e misurabile delle acque marine di porzioni significative del suolo e del sottosuolo”;
il n. 3355/2016 r.g.n.r., che vede indagati i responsabili dell’Area Tecnica dei Comuni interessati e tutte le imprese che hanno eseguito interventi sul depuratore, sulla condotta di adduzione e sulle pompe di sollevamento, per il reato p. e p. dall’art. 640 e 640 bis c.p.: “per avere nelle rispettive qualità, ricorrendo ad artifici e raggiri (…) indotto in errore enti pubblici diversi (Regione Calabria, Provincia di Regio Calabra, Comune di Bianco, Comune di Bovalino, Comune di Casignana, Comune di Benestare), in ordine alla circostanza che il sistema di depurazione potesse andare a regime ed essere mantenuto a regime sotto il profilo della sua funzionalità attraverso i deliberati interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, interventi invero rivelatesi del tutto privi di efficacia (…) procurando agli operatori privati, di volta in volta interessati a lavori (… ) un ingiusto profitto”.
Che questi due procedimenti penali hanno determinato l’impossibilità d’intervento dei comuni, giacché l’intero impianto è sequestrato e i singoli interventi di efficientamento, sono stati dichiarati non risolutivi del problema a giudizio della locale Procura, con la logica conseguenza che i tecnici comunali non possono intervenire singolarmente per non rischiare la reiterazione criminosa e conseguentemente una misura interdittiva;
Che il 15 maggio inizia ufficialmente la stagione estiva, già fortemente compromessa dalla denunciata situazione di inazione forzata dei singoli comuni per le predette ragioni, onde occorre, con ogni possibile sollecitudine, l’intervento straordinario degli enti sovra comunali, con provvedimenti adeguati che tengono conto delle esposte criticità;
Che esiste la capacità di spesa per intervenire, dal momento che i Comuni di Bianco, Bovalino, Casignana e Benestare hanno in bilancio i finanziamenti pubblici regionali stanziati nel 2016 per il “Riefficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione e delle stazioni di sollevamento comunali” (Bovalino € 178.452,18; Benestare € 133.570,76; Bianco € 145.900,37; Casignana € 67.294,82) che se non spesi devono essere restituiti alla Regione Calabria; Che ancora nel Piano Nazionale per il Sud è stato previsto il PROJECT FINANCING (Gestione associata per il Comune di Bianco Capofila) per l’affidamento della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva e la costruzione relativa agli interventi straordinari sul sistema fognario e depurativo dell’area omogenea comprendente i comuni di Africo, Benestare, Bianco, Bovalino, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Caraffa del Bianco, Casignana, Ferruzzano, Palizzi, Samo, Sant’Agata del Bianco e Staiti e la successiva gestione di tutte le infrastrutture fognarie e depurative afferenti la suddetta area omogenea, per un importo complessivo di € 6.430.000,00;
Che, quasi cinquanta anni addietro, il 20 luglio 1969 Neil Armstrong è stato portato sulla luna dall’Apollo 11, mentre oggi i comuni di Bianco, Bovalino, Casignana e Benestare non riescono a trovare un mezzo per spingere i liquami dalla fiumara di Careri fino al depuratore di Bianco in località Valle;
Che lo stallo politico-amministrativo, può essere rimosso attraverso l’individuazione di un unico soggetto attuatore (diverso dal Comune Capofila che ha dimostrato in questi anni di non avere consapevolezza del problema), il quale – con mezzi propri, poteri straordinari e con il finanziamento regionale del 2016 in dotazione ai comuni di Bianco, Bovalino, Benestare e Casignana, per l‘efficientamento del sistema di depurazione, – si faccia carico della sistemazione della condotta, delle stazioni di sollevamento e del depuratore, nonché gestisca direttamente il project financing (fermo dal 2012) appaltando i lavori necessari.
Che la Regione Calabria, responsabile del Servizio Idrico Integrato, è tenuta in primis a farsi carico del problema sopra denunciato;
Tutto ciò premesso,
SI CHIEDE Che il PRESIDENTE della Giunta Regionale della Calabria, preso atto dello stallo politico-amministrativo e del compromesso iter amministrativo per efficientare e fare funzionare a regime il Depuratore consortile e il sistema di adduzione dei Comuni di Bianco, Bovalino, Casignana e Benestare, proceda alla nomina per i Comuni di Bianco, Bovalino, Benestare e Casignana, di un Commissario Delegato per la Depurazione, con il compito di coordinare e realizzare gli interventi manutentivi diretti a garantire il funzionamento dell’impianto di depurazione, della rete di adduzione e delle stazioni di sollevamento dei suddetti comuni. In subordine si chiede che sia dato incarico immediato al Capo Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria a intervenire per superare le criticità del sistema depurativo dei comuni di Bianco, Bovalino, Casignana e Benestare nell’imminenza della stagione estiva.
Ai Sindaci e Commissari Straordinari dei comuni di Bianco, Bovalino, Casignana e Benestare si chiede, nel caso di condivisione della presente richiesta, di farla propria con atto deliberativo da inviare al Presidente della Giunta Regionale della Calabria.
Bovalino lì 11.04.2017
Con Ossequio I Cittadini dell’Osservatorio comunale permanente per la buona amministrazione