di Antonella Scabellone
LOCRI- Anche all’Ipsia di Siderno/Locri si è celebrato il Dantedì, la giornata nazionale dedicata a Dante nAlighieri. L’evento, giunto alla sua quinta edizione, è un’occasione per rendere omaggio al Sommo Poeta, considerato il padre della lingua italiana, e la data scelta, quella del 25 marzo, non è occasionale, ma rievoca il giorno in cui, come si racconta, iniziò il viaggio ultraterreno della Divina Commedia.
Il Dantedì dell’Ipsia ha visto protagonisti gli studenti dei corsi serali che sono stati coinvolti dalla professoressa Sara Leone in una serie di originali iniziative che li ha visti mettersi in gioco in maniera creativa e in una prospettiva che ha privilegiato, oltre alla conoscenza, la competenza.
“Ho proposto a ogni alunno di prendere in considerazione la Cantica dell’Inferno-ha spiegato la professoressa Leone- e di immaginare un personaggio della storia, della letteratura, della politica o del mondo social, del passato o del presente, che avrebbero voluto che Dante avesse incontrato nel suo viaggio ultraterreno, collocato proprio in uno dei cerchi infernali. Cosi, dopo aver individuato questo personaggio, ho chiesto loro di procedere alla riscrittura di una parte del canto corrispondente, immaginando il dialogo che il peccatore scelto avrebbe avuto con il Sommo Poeta se, nella finzione dantesca, ovviamente, si fossero incontrati davvero”.
Il risultato è stato sorprendente! I ragazzi hanno letto e recitato le parti dei canti che hanno provveduto a riscrivere e ci sono state molte “licenze” poetiche, perché ovviamente sono stati scelti per lo piu’ dei personaggi non contemporanei a Dante. E così, Dante incontra il suo stesso riflesso fra i lussuriosi, Dante incontra Benito Mussolini tra i traditori della patria, Dante si imbatte in Chiara Ferragni fra i ladri etc.. Il tutto mantenendo le terzine e la rima dantesca e utilizzando termini consueti della lingua italiana del ‘300.
A congratularsi con docenti e alunni il dirigente scolastico Gateano Pedullà, che ha sottolineato l’importanza della cultura dantesca e la riflessione che la lettura della Commedia suscita in tutte le generazioni di studenti. Anche la vicepreside, Filomena Gerace, si è complimentata per il lavoro svolto dagli allievi dei corsi serali e per l’ organizzazione di questo evento che è stato un momento di condivisione, costruttivo, creativo ma anche fantasioso.
Infine, la professoressa Leone ha ringraziato i suoi alunni “che si sono cimentati in un lavoro per nulla semplice anzi, molto impegnativo e, appunto, dopo tanto lavoro, ieri, finalmente, come direbbe Dante, siamo riusciti a riveder le stelle!”