R. & P.
Si svolgerà questo fine settimana, a Locri, l’assemblea dei soci AVIS, della locale sezione, presieduta dal dr. Vito Aversa.
E mentre fervono i preparativi per questo importante appuntamento, il presidente AVERSA ha ribadito quanto comunicato dal presidente nazionale della filantropica associazione, Gianpietro Briola.
Aversa, ha infatti, detto che:“In merito al susseguirsi, sul web, di informazioni infondate e destabilizzanti che, utilizzando persino il logo AVIS, voglio precisare che IL SANGUE DEI VACCINATI È SICURO. Non esistono differenze tra il sangue dei vaccinati e dei non vaccinati. Il sangue delle persone vaccinate viene regolarmente raccolto e trasfuso sin dall’inizio della campagna vaccinale. L’attuale flessione registrata sul territorio nazionale e in particolare in alcune Regioni del nostro Paese non è, quindi, ascrivibile alla mancata idoneità dei donatori vaccinati, ma alla variante Omicron che sta costringendo numerosi donatori, medici e infermieri a periodi di quarantena. Sempre su questo tema, occorre precisare che da sempre la parte immunitaria presente nel sangue raccolto (es. globuli bianchi) viene filtrata e rimossa dalla sacca. Quindi, a prodotto finito, le componenti trasfuse tra un vaccinato e un non vaccinato sono identiche”.
Il presidente Aversa ha, quindi, ripetuto ciò che ha già ampiamente divulgato l’AVIS nazionale, ovvero che:
- LA DONAZIONE DI SANGUE RIENTRA TRA LE PRESTAZIONI SANITARIE NON DEROGABILI. Pertanto, come precisato dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute nella circolare disponibile a questo link, non è richiesto il green pass per poter donare, così come non viene richiesto per accedere al Pronto Soccorso e ad altre prestazioni sanitarie non differibili.
- LA DONAZIONE È UN GESTO DI GENEROSITÀ CHE VA COMPIUTO REGOLARMENTE E NON PUÒ ESSERE UTILIZZATO COME STRUMENTO DI PROTESTA.