RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
di Carmelo Tripodi
In attesa delle imminenti elezioni amministrative sidernesi, l’azione politica da intraprendere non deve essere una lotta per l’appropriazione di risorse nell’immediato ma un progetto comune riformatore pienamente condiviso.
I cittadini sidernesi hanno nelle elezioni amministrative prossime un’occasione storica per ritornare loro stessi protagonisti del proprio destino. Per un’altra città, per una città migliore, più pulita e con sempre minor “puzzo” di compromesso morale.
La città nel suo recente passato ha visto un escalation di una casta politica dominante che non ha operato affatto nell’interesse dei cittadini sidernesi ma solo con l’intento di consolidare posizioni di potere di ben individuate categorie di persone, con una trasversalità dell’affarismo senza pudore. Siderno non ha bisogno di ristrette categorie di “prenditori” che operano privi di scrupoli ai danni di quegli imprenditori che, invece, lavorano con onestà e competenza con lo spirito del liberalismo delle regole. “Prenditori” talvolta in odor di mafia che sono potenti e notabili grazie al rapporto affaristico privilegiato con una certa politica in termini di consenso elettorale. “Occorre sostenere il lavoro quotidiano,la rettitudine, la professionalità, l’intelligenza di tante migliaia di donne e uomini credenti nello Stato che ogni giorno, nella magistratura e nelle forze dell’ordine, difendono la nostra vita sociale, e la nostra libertà personale e familiare, dall’aggressione delle mafie, attraverso l’azione di prevenzione e di repressione”.
Spezzare il liberalismo senza regole del nostro paese deve essere uno degli obiettivi principali del prossimo impegno politico alle vicine elezioni amministrative.
“E’ bene ricordare che questa lotta, così dura, è stata e viene condotta sul terreno della legalità, del diritto, senza mai venir meno a quei principi che contraddistinguono uno Stato democratico”.
Eliminare dalla politica i soliti notabili, che hanno beneficiato di consulenze, assunzioni, progetti, finanziamenti, con fiumi di denari dai quali il popolo, la gente comune è tenuta distante. Vanno allontanati, emarginati dalla corretta politica per il bene del nostro paese, i soliti ambiziosi, i servitori divenuti asserviti ai poteri forti, i traditori di questa città, i quali supportano e garantiscono il cancro istituzionale che ha corroso la legalità a favore di chi pretende l’illegalità violentando quotidianamentequesta terra.
Come anche il nostro Presidente della Repubblica ci ha ricordato, nella sua recente visita nel territorio della Riviera dei Gelsomini la mafia “è ancora forte, è ancora presente. Controlla attività economiche, legali e illegali, tenta di dominare su pezzi di territorio, cerca di arruolare in ogni ambiente”.
Ma credetemi, siamo ancora in tempo a cambiare rotta, se si vuole, in quanto la risposta di quella parte di cittadini non asserviti c’è, ma non è adeguata; la lotta al momento è impari. Proviamoci, dando sempre fiducia a chi ha veramente i requisisti ottimali per gestire con scrupolo, meticolosità, impegno, correttezza, trasparenza, capacità, professionalità, ma che abbia soprattutto l’amore per il paese tutto.
“Nessuno può dire: non mi interessa. Nessuno può pensare di chiamarsene fuori”. “Lottare contro la politica mafiosa non è soltanto una stringente e, certo, doverosa esigenza morale e civile è anche quindi una necessità per tutti: lo è, prima ancora che per la propria sicurezza, per la propria dignità e per la propria effettiva libertà”. “La lotta non può fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve coinvolgere l’intero palazzo. All’opera del muratore deve affiancarsi quella dell’ingegnere”. “La lotta è una battaglia di libertà. Contro una politica deviata che si piega a torbidi accordi”.
“Bisogna azzerare le zone grigie, quelle della complicità, che sono il terreno di coltura di tante trame corruttive”.
Sono convinto che a fronte di questo devastante scenario c’è invece una città che non si deve rassegnare e che deve reagire, sidernesi che non accettano di piegare la schiena oppure emigrare lontani da quello che è uno dei più bei paesi della Locride. Questa cittadina deve ritornare ai fasti di un tempo ma va amata, valorizzata, salvaguardata. Uno dei vari modi, a mio parere, per partecipare al cambiamento della politica è un utile esercizio del voto, un voto LIBERO.
Alle prossime imminenti elezioni sarebbe inutile votare sempre gli stessi specchi di una stessa medaglia che fa in modo che nulla di sostanziale cambi, essendo sempre espressione del peggiore sistema del potere rafforzando così la parte più retriva del paese. Un voto di conservazione, di immobilismo, clientelare, di affarismo, un consolidamento dei poteri, un voto che porterà la città fuori dalla ripresa e verso un sicuro nuovo commissariamento.
Fuori dal sogno di poter avere un futuro diverso per coloro che hanno deciso di restare, di non scappare. Oggi è necessaria la partecipazione democratica della società civile sidernese che ha a cuore un effettivo cambiamento senza delegare più ad altri ma impegnandosi in prima persona. Sarà veramente la salvezza della democrazia se si decidesse sul serio di far parte di un grande progetto, accantonando i relativi simboli di appartenenza politica, per cambiare una buona volta per tutte, ricostruendo Siderno sui diritti e non più sui favori. Finalmente un cambiamento favorito dal bene, epocale, di cui si sente fortemente bisogno. Si fa dunque un appello alla sensibilità dei cittadini sidernesi affinché tale obiettivo venga raggiunto, convinti che uniti si può ridare lustro a questa città e dignità a tutti i cittadini e che la qualità della vita e dei servizi dipende sempre e comunque dalle decisioni da noi prese. Teniamo presente che la libertà personale è inviolabile. “I vari livelli politico- amministrativi devono essere fedeli ai propri doveri e, quindi, impermeabili alle infiltrazioni e alle pressioni mafiose”.
Non importa se il gatto è bianco oppure nero, ciò che è importante e che riesca a prendere il topo.
Caro Direttore,
Dopo una relazione cosi’ importante da parte del Signor Tripodi, certamente mi sarei aspettato più’ consensi e commenti a favore dello stesso. Forse li avrà’ ricevuti tramite messaggi privati o altri medium……possibilissimo !!!! Tripodi mette a nudo la situazione in cui versa Siderno in questi ultimi anni, in modo particolare la parte politica e gestione Municipale.
Veramente i tempi son maturi( anzi siamo in ritardo) di darci una bella strigliata ed affossare i vecchi rancori e veleni politici cittadini. Mai come in questo momento necessitiamo un forte condottiero senza paura che va oltre e che sappia navigare tra le acque SIDERNESI !!!!!! Smantelliamo il personalismo morboso di sempre e dimostriamo a tutti i cittadini che si lavorerà’ in primis per il bene collettivo.
Sarebbe ora di smetterla con i favoritismi e certe vecchie abitudini……..innalziamoci un pochino dal mediocre adottando nuovi principi e nuove regole orientandoci verso una società’ Sidernese elegante, giusta, progressista come lo fummo ad un tempo. Tanti augurii a Siderno ed a tutti i suoi cittadini.