Fotoservizio di Enzo Lacopo
LOCRI – Presso il Palazzo della Cultura di Locri si è tenuto il convegno sul tema “Città metropolitana, un’opportunità da progettare” con il prezioso supporto del Rotaract Club di Locri, il Corsecom, assieme all’Associazione dei Comuni della Locride.
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L’obiettivo è stato quello di dare finalmente avvio nella Locride ad una discussione incentrata sulle opportunità e le problematiche che si presentano per la costituenda Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Le questioni su cui riflettere e porre l’attenzione sono molteplici ed è giunto il momento di approfondire quella che ad oggi appare una materia complessa ed articolata, su cui è ancora acceso il dibattito anche a livello nazionale, in quanto si lega alla Riforma delle Province che richiama il piano di razionalizzazione della spesa pubblica proposto dal Governo.
La città di Reggio Calabria ha tuttavia già accumulato molto ritardo rispetto alla tabella di marcia indicata dalla legge per l’avvio dell’iter che dovrebbe poi condurre alla nascita “de facto”, prevista per il 1° gennaio 2014 di questo nuovo soggetto istituzionale.
E’ opportuno allora che si chiarisca il quadro normativo che fa da sfondo alla costituzione della città metropolitana di Reggio Calabria e partire da questo per capire quali siano gli spazi di manovra che ancora rimangono alle autonomie locali.
Pertanto, sulla base del rischio reale che, in questo scenario dai contorni pressochè indefiniti, le aree poste alla periferia dell’attuale provincia possano rimanere ancora più sottorappresentate a livello politico e marginali rispetto alla città capoluogo, si fa invito, ora più che mai, ai Comuni della Locride ad entrare maggiormente nel merito di questa questione di rilevanza strategica ed a farsi portavoce delle istanze di tutto il comprensorio con proposte valide e lungimiranti che possano andare ad inserirsi nell’agenda del tavolo di concertazione che si apriranno alla Provincia.
L’evento ha inteso quindi stimolare riflessioni più consapevoli sulla materia ed incentivare maggiormente i Comuni a fare lavoro di squadra, coinvolgendo anche la società civile interessata a dare il proprio contributo nel merito.
Un progetto ambizioso, quindi, quello promosso dal Rotaract Club di Locri e dal CORSECOM, che s’inquadra all’interno di un più ampio disegno di collaborazione tra forze associazionistiche del territorio per promuovere azioni e soluzioni alle tematiche più urgenti e sentite dalla cittadinanza .
Sono intervenuti per i saluti e per l’introduzione alla tematica: l’Assessore alla Cultura del Comune di Locri, Annarosa Sofia;
Giorgio Imperitura nella qualità di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci ed Annamaria Crupi, Presidente del Club Rotaract di Locri.
Ha relazionato sulla Legge e lo scenario l’On.le Francesco Nucara, che ha posto l’accento sulla nascita della Legge in questione, sull’inserimento di Reggio Calabria tra le dieci città metropolitane italiane e sulla grande opportunità che si offre a tutta la provincia, se affrontata con una visione d’insieme che conduca allo sviluppo coordinato.
Il prof. Francesco Calabrò dell’Università di Reggio Calabria, ha evidenziato come l’azione di associazioni e gruppi quali il Rotaract ed il CORSECOM debbano essere prese a modello dalla cittadinanza per l’interessamento a questioni cruciali per il territorio su cui operano e per la proposta che hanno lanciato di costituire un laboratorio, fucina di d’idee e progettualità, capace di portare avanti una strategia di sviluppo consapevole che parta dal basso. Ha posto l’accento altresì sulla necessità di produrre idee fattibili, realizzabili e sostenibili nel lungo periodo.
In rappresentanza del CORSECOM l’ing. Edmondo Crupi ha messo in luce l’enorme ritardo che si è accumulato in merito alla questione, sostenendo la necessità di costituire al più presto un laboratorio della locride per la città metropolitana, che affianchi le istituzioni nell’iter attuativo della legge anche e soprattutto in funzione e a difesa degli interessi del territorio. Ha posto l’accento inoltre sulla GOVERNANCE della futura istituzione e sull’imperdibile opportunità che essa rappresenta per un territorio che per vari motivi e responsabilità ha perso troppe occasioni (vedi finanziamento per la depurazione, strutture alberghiere per i PISL ecc)
Infine, ha concluso i lavori l’on. Candeloro Imbalzano, che ha sottolineato le positività che derivano dal far parte di una nuova dimensione metropolitana, in termini di prospettive di sviluppo e vantaggi per tutte le aree coinvolte, tra cui le agevolazioni fiscali ed il reddito di cittadinanza.
Ha ricordato inoltre che dal 1 Gennaio 2014, in sede di Conferenza Metropolitana tutti i comuni facenti parte dell’attuale provincia avranno modo di far sentire la propria voce ai fini dell’elaborazione dello Statuto che regolerà la vita dell’ente.