di Simona Ansani
PARCO DELL’ASPROMONTE – Brutale uccisione di un capriolo all’interno del Parco dell’Aspromonte, ha suscitato l’ira dell’Ente, delle associazioni venatorie e di tutti coloro lavorano all’interno del parco. Un capriolo femmina ucciso da bracconieri è stato rinvenuto dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato, comando stazione di Oppido, appartenenti al Cta del Parco dell’Aspromonte, in località “Piani di Iunco” nel comune di Scido, ai confini dell’area protetta. Il capriolo ucciso, identificato grazie alla marca auricolare distintiva dell’animale rilasciato, è uno dei 75 fondatori, provenienti dall’ Appennino tosco-emiliano. <<Il triste episodio non appartiene ad una società che vuole ritrovare l’identità di un patrimonio perduto>>. E’ questa la condanna unanime giunte dalle associazioni venatorie, dai due Ambiti Territoriali di Caccia della provincia di Reggio Calabria, Atc RC 1 e 2, da tutto il mondo associazionistico e ambientalistico e da tutti coloro che vivono giornalmente l’Aspromonte. Il Presidente Bombino, il Direttore Tedesco e la Comunità del Parco, rappresentata dal Presidente Zampogna, Sindaco del Comune di Scido, interessato dall’episodio, denunciano la gravità del gesto, attivandosi a tutti i livelli istituzionali, affinchè non si ripetano simili eventi.