Primo raduno: ore 9.15 Caulonia Marina
Secondo raduno: 0re 9.45 ingresso di Agromastelli
Da Caulonia Marina si prende la strada per Caulonia Superiore e dopo circa 5Km si imbocca a destra la provinciale per San Nicola/Ursini e arrivati al ponte sul fiume Allaro si procede in direzione Campoli fino a raggiungere la frazione Agromastelli. Prima di entrare nell’abitato si imbocca la stradaa destra che dopo circa 3 Km porta al piano di Micone dove si parcheggiano le auto. (circa 26 Km da Caulonia Marina).
Tempo: Ore 6.00 Località: Agromastelli
Dislivello: 650 slm 1040 Comuni int: Caulonia – Stilo
Difficoltà: E. Escursionistico
Caulonia con le sue numerose frazioni è, dopo Reggio Calabria e San Luca, il terzo comune della provincia per estensione territoriale. Il suo territorio va dal mare con la popolosa frazione di Caulonia Marina (circa 2700 abitanti) fino ai monti della serre a quota 1241m s.l.m. e comprende 31 centri periferici tra frazioni e borgate. La flora tipica delle montagne cauloniesi è costituita da lecci, castagni, abeti, pini e scendendo verso la collina si trova la tipica macchia mediterranea fino ad arrivare alla costa dove primeggiano gli agrumeti. Le frazioni di Caulonia sono tutte di antica formazione ed alcune di esse erano già popolate in epoca magno greca: Agromastelli (Agromastori dal dialetto greco-calabro), Campoli, San Nicola, Ursini furono in passato tra le più prosperose e solo a partire dalla fine dell’ottocento cominciarono a spopolarsi per lo spostamento degli abitanti verso la costa e per il fenomeno dell’emigrazione nelle città del nord Italia e nei paesi dell’oltreoceano. La frazione di Campoli e la borgata della Zija alla fine dell’ottocento facevano parte del polo siderurgico di Mongiana rispettivamente come sede di ferriere e come centro minerario e di smistamento del materiale estratto. Oggi la borgata Zija che dopo la devastante alluvione del 1951 ha ospitato gli sfollati dei centri vicini è praticamente semi abbandonata e a nulla sono serviti la bella piazza e i gazebo costruiti nel 1997 con i fondi stanziati dalla Regione Calabria nel tentativo di creare un villaggio turistico.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Dopo circa 800m si arriva alla zona Berta, si procede sempre in graduale salita si attraversa un castagneto e una serie di acacie fino ad arrivare ad una pineta (cerzascuffunata). Si continua lungo la sterrata superando sulla destra una casetta semidiroccata (casa i stefanudupracu) fino a raggiungere in un alternarsi di acacie, querce e pini la cima della collina da cui si può vedere sulla sinistra la strada di Mammolenti sulla dorsale che da Campoli scende a Serra San Bruno.
Dopo aver percorso circa 3Km si arriva sulla strada asfaltata per Stilo/Mangiatorella la si imbocca in direzione Stilo e dopo circa 300 m si prende una stradina a sinistra che in pochissimi minuti porta ad un casello/ricovero realizzato dagli operai forestali dove è possibile rifornirsi di acqua. Si riprende la strada asfaltata e dopo 500m si raggiunge il rifugio Zija e, continuando a scendere, l’omonimo villaggio, rifornimento acqua.
Dopo una breve visita al villaggio si imbocca un bel sentiero immerso nella vegetazione fino a giungere alla pista “duviolu di villetti” caratterizzata da vegetazione mista con alberi di alto fusto, rovi e qualche esemplare di abete rosso.
In un alternarsi di zone d’ombra e zone assolate si attraversa un bosco di acacie fino ad arrivare alla cosiddetta “tagliata duchianculuni” che in pochi minuti porta nuovamente sulla strada asfaltata:alzando lo sguardo si può godere lo spettacolo offerto dall’imponenza del Mammicomito mentre in basso a destra si il panorama viene dominato dal letto della fiumara Precariti.
Proseguendo sulla strada asfaltata dopo circa 200 metri si prende a destra la pista che porta alla contrada Barone e dopo aver percorso 1,5 Km si arriva alla fontana Lattucarà dove è possibile rifornirsi di acqua.
Continuando lungo la pista in leggera e graduale salita sempre accompagnati dalla vista dei filari di cipressi del monte Mammicomito ai cui piedi sorge Petra, contrada di Placanica, si supera un gruppo di case, alcune ancora abitate, e arrivati in cima alla salita si gira a sinistra e dopo circa 800 metri si arriva al punto di partenza.