di Gianluca Albanese
SIDERNO – A poche ore di distanza dalla presentazione ufficiale delle liste che concorreranno, il prossimo 7 agosto a Reggio Calabria, all’elezione del Consiglio della Città Metropolitana di Regio Calabria, il quadro appare molto più chiaro di ieri.
Oltre alle candidature già note da tempo, ovvero quella del consigliere comunale di Locri Alfonso Passafaro con la lista del centrodestra e di Kety Belcastro in quella che fa riferimento al Pd, la notizia più importante riguarda la costituzione di una lista rappresentativa degli amministratori della Locride che, indipendentemente dall’estrazione ideologica dei candidati indicati, si propone di rappresentare il nostro territorio nel costituendo Consiglio Metropolitano, in una logica trasversale e post ideologica, che ha come stella polare proprio la tutela degli interessi del territorio.
La lista, sarebbe, da quanto siamo riusciti ad apprendere, frutto del lavoro svolto nei giorni scorsi dagli amministratori della Valle del Torbido, che dopo il fallimento dell’idea di una lista comune con i sindaci della Piana a loro affini dal punto di vista ideologico, hanno virato completamente sulla lista della Locride, coinvolgendo anche gli amministratori di Locri e di Siderno che inizialmente sembravano non rientrare nei piani dei promotori dell’aggregazione locridea.
La ratio che muove i promotori della lista degli amministratori della Locride, confermataci, tra gli altri, anche dal leader di “Fattore Comune” Mimmo Panetta, e dal presidente del consiglio comunale di Locri Miki Maio, è la consapevolezza del fatto che il costituendo Consiglio Metropolitano non avrà, secondo loro, una connotazione politica, ma sarà un organo collegiale diretto dal sindaco metropolitano di Reggio Calabria, che attraverso il confronto costante con i consiglieri metropolitani, dovrà tenere nella debita considerazione le istanze di tutte le componenti del territorio.
I candidati maggiormente accreditati per ottenere un seggio nel costituendo consiglio metropolitano, dunque, sono il sindaco di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda (sul quale dovrebbero convergere i consensi dei sindaci e consiglieri della Valle del Torbido) e lo stesso presidente del consiglio comunale di Locri Miki Maio che a Lente Locale ha dichiarato che «Sposo appieno questo progetto di una lista territoriale nonostante ci fosse chi mi aveva garantito supporto se mi fossi candidato nella lista di centrodestra. Tuttavia – ha proseguito Maio – ho preferito sposare appieno questo progetto di lista territoriale post ideologica e apartitica, dopo che ho sensibilizzato tutti sulla necessità di tenere nella debita considerazione una realtà importante come quella di Locri e ora – ha proseguito – mi aspetto che molti consiglieri comunali di Locri vadano a votare il 7 agosto e votino per me (tranne ovviamente il consigliere Passafaro che da tempo aveva manifestato al volontà di candidarsi in un’altra lista).
Io offro la mia candidatura al servizio di questo progetto, poi non è importante chi sarà eletto ma ciò che conta è che la Locride sarà rappresentata nel consiglio metropolitano e auspico che chi è stato contattato da amici presenti in altre liste, alla fine ragioni per bene e capisca che è importante non disperdere il proprio voto, ma scegliere il progetto che, da solo, potrà rappresentare le istanze del nostro territorio».
Fin qui Maio (nella foto), che, come abbiamo detto, appare, ad oggi, il candidato più forte della lista, insieme a Salvatore Fuda.
Tra gli altri candidati, ci sarebbero, salvo sorprese dell’ultima ora, il capogruppo del Centro Democratico in consiglio comunale a Siderno Giuseppe Figliomeni (o, in alternativa la consigliera Maria Francesca Diano, sempre del Centro Democratico), e i sindaci di Roccella Ionica (Certomà), Martone (Imperitura), Condelli (Antonimina) e Careri (Giugno).
Fin qui la lista “locridea”.
Ma ai più attenti osservatori, non è sfuggita la polemica innescata, nella scorse ore, dal dirigente regionale di Sel/Sinistra Italiana Antonio Guerrieri che su Facebook ha attaccato frontalmente il leader di Fattore Comune Mimmo Panetta e i consiglieri comunali del movimento che si richiama a Sel, ovvero Rita Commisso, Peppe Oppedisano e Agostino Baggetta, rei, a dire di Guerrieri, di non aver sostenuto il progetto di una lista di sinistra al consiglio metropolitano, per optare su un progetto da lui definito «Territoriale e trasversale».
«Panetta – ha riferito Guerrieri – ha sconquassato tutto, togliendo una risorsa come Salvatore Fuda al nostro progetto e aprendo alla prosecuzione del vituperato cliché Fuda-Scopelliti, finito nel mirino della Dda negli ultimi giorni. C’è una rete di amministratori di sinistra – ha detto Guerrieri – che va sostenuta da parte di chi milita nei partiti della nostra area e che Panetta ha mortificato con questa sua scelta. Per fortuna – ha concluso – la lista di sinistra è in via di definizione, e potrà contare su figure importanti come i sindaci di Polistena (Tripodi), Cinquefrondi (Conia), il vicesindaco di Benestare Mantegna e il consigliere comunale di Siderno Sgambelluri, più altri che sicuramente sapranno rappresentare la sinistra nel migliore di modi. Di sicuro – ha concluso – Panetta pagherà delle conseguenze politiche per questa sua scelta».
Caustico il leader di Fattore Comune Mimmo Panetta che a Lente Locale ha dichiarato che «Forse Guerrieri ha preso troppo sole in questi giorni e non ha capito l’importanza del nostro progetto teso a dare adeguata rappresentanza al nostro territorio. Noi la battaglia politica di sinistra l’abbiamo sempre fatta e la faremo sempre, ma in un costituendo organismo come il Consiglio Metropolitano che non avrà una maggioranza politica era inutile arroccarsi su posizioni ideologiche e rischiare che comuni importanti come Siderno e Locri ne rimanessero fuori. Se abbiamo sposato questo progetto – ha detto Panetta – è perché non possiamo pensare a un Consiglio Metropolitano “reggiocentrico” e soprattutto perché siamo parte di una maggioranza consiliare come quella di Siderno che abbiamo sempre sostenuto lealmente senza sotterfugi o giochi di partito e poi, detto tra noi, con soli tre consiglieri come i nostri, non avremmo potuto influire in maniera determinante in altri progetti che difficilmente otterrano lo “zero virgola qualcosa” di preferenze».
Fin qui Maio, Guerrieri e Panetta.
Entro le ore 12 di domani conosceremo l’esatta composizione delle liste che concorreranno all’elezione del consiglio metropolitano.