di Redazione
CAULONIA – Si sono dati appuntamento sul ponte Allaro di Caulonia Marina i membri del comitato “Nuovo Allaro”, promotori di un sit-in di protesta proprio davanti alla carreggiata della statale 106 crollata in seguito all’alluvione dello scorso autunno. All’appello del comitato hanno risposto molti cittadini ma pochi amministratori, fatta eccezione per il sindaco di Roccella Giuseppe Certomà, 4 vicesindaci e il consigliere provinciale Piero Campisi.
«Non aspetteremo altri 8 anni come per il Precariti – ha affermato il portavoce del comitato Rocco Femia – e nemmeno altri 5 mesi. Chiediamo da subito – ha proseguito – che per i giorni del massimo afflusso di agosto, nelle ore di punta, venga regolato il traffico da parte di personale addetto, in modo da abbattere i tempi morti dei semafori, per evitare attese inutili, ma per prevenire facili incomprensioni tra gli automobilisti». Soltanto pochi giorni fa il sindaco di Caulonia Ninni Riccio ha affermato di aver ricevuto ampie rassicurazioni circa l’inizio dei lavori, previsti per l’inizio di settembre. «E’ falso – ha replicato il consigliere di minoranza Domenico Campisi – all’Anas manca ancora il progetto esecutivo che deve essere appaltato».
Nel finale l’intervento di Kety Belcastro, vicesindaco di Caulonia, accompagnata dal consigliere comunale Franco Cagliuso. «E’ un problema che necessita di una soluzione – ha spiegato – rappresenta il segno tangibile delle devastazioni che ha subito questo territorio. Il problema – ha concluso – non riguarda solo Caulonia».