RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Il Collegio dei Docenti dell’I. I. S. “OLIVETI-PANETTA” di Locri, stanco delle molteplici e denigratorie campagne mediatiche scatenate dal sig. Romeo (papà dell’alunno diversamente abile frequentante il Liceo Artistico di Locri) contro la Scuola e la Dirigente Scolastica, respinge con fermezza le reiterate accuse, che ritiene destituite di ogni fondamento, avendo la scuola, guidata dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Giovanna M. Autelitano, fatto quanto di competenza per garantire le migliori condizioni di integrazione scolastica di N., nonostante la gravissima patologia di cui è affetto.
Più precisamente :
- Per la sicurezza, la classe di appartenenza dell’alunno è stata trasferita dal piano-aule (piano 1°) ad un’ aula appositamente attrezzata al pianoterra, il che ha comportato il trasferimento della biblioteca al piano superiore, rivedendo l’organizzazione logistica della scuola;
- Per l’igiene, gli è stata assegnata la presenza quotidiana dell’”assistente alla persona” e di un “assistente sanitario” che operano in un ambiente a lui adibito, situato sempre al piano terra;
- Per l’azione didattico-educativa, è stato nominato, sin dal primo giorno di scuola, l’insegnante di sostegno per diciotto ore settimanali e successivamente, nominato dalla Provincia, l’”assistente educativo” per trenta ore settimanali.
La Scuola ha, di fatto, garantito all’alunno ben quattro figure professionali che lo assistono contemporaneamente durante l’attività giornaliera.
Si sottolinea che la Dirigente Scolastica, sin dal momento in cui è stata messa a conoscenza dell’iscrizione del su citato alunno, si è prodigata nell’adottare tutti i provvedimenti, affinché, nel rispetto del diritto allo studio, venisse garantito l’inserimento dell’alunno in questione e si creasse un ambiente sereno e collaborativo.
La Scuola oggi accoglie tanti altri discenti con disabilità, perfettamente inseriti e per i quali le famiglie esprimono grande soddisfazione per l’opera svolta.
Nonostante ciò i genitori di N.R., fin dai primi giorni dell’anno scolastico, hanno scatenato un’azione denigratoria nei confronti della nostra Istituzione e, pur essendoci le condizioni essenziali perché l’alunno potesse frequentare le lezioni, non hanno consentito che ciò avvenisse fino a Novembre, adducendo come motivazione che la stessa non era pronta all’accoglienza del disabile richiamando l’attenzione mediatica con scritte diffamatorie e lesive nei confronti della scuola, quali: “N….: fuori classe”, “A scuola di discriminazione”, “Studenti disabili abbandonati senza assistenza igienica”, “Vietato l’accesso ai disabili”.
I genitori hanno preferito, pertanto, trattenere il proprio figlio a casa o farlo sostare fuori dall’edificio scolastico, anziché partecipare all’attività didattica, che da sempre si svolge serenamente per come dichiarato dall’intero gruppo dei compagni e dei docenti della classe e dove è palese, agli occhi di tutti, che N. vive in un clima collaborativo e solidale.
Siamo certi che la Scuola fallirebbe nel suo ruolo laddove escludesse o impedisse l’integrazione degli alunni con diverse abilità.
Consapevoli di quest’assioma, tutte le componenti del nostro Istituto hanno manifestato sempre e comunque la massima sensibilità e professionalità al fine di superare gli ostacoli di natura burocratica e di tutelare la dignità dell’alunno e il suo diritto allo studio.
Per tutto quanto sopra, riconoscendo alla Dirigente scolastica di aver sempre agito con solerzia ed impegno per una gestione funzionale dell’Istituto ed in particolare per l’accoglienza dei disabili, il corpo insegnante ha ritenuto doveroso chiarire quanto è stato riportato fino ad oggi, col fine di porre termine ad una polemica che ha offeso la dignità dei docenti e degli operatori tutti, inficiando l’immagine di una scuola che opera sul territorio con professionalità e competenze.