di Redazione
BENESTARE – Ivana Pascale con una lettera indirizzata al presidente dell’assemblea regionale del Pd Peppino Vallone, al segretario regionale Ernesto Magorno e al segretario provinciale Sebi Romeo, ha comunicato la propria decisione di lasciare il Partito Democratico (dopo essere stata nel direttivo del circolo cittadino e membro della stessa assemblea regionale) e di aderire a “Sinistra Italiana” lo stesso giorno della costituzione del nuovo soggetto politico composto da Sel, Futuro a Sinistra, e dai fuoriusciti dal Pd.
Questo il testo integrale della lettera diffusa dalla Pascale:
“Cari Compagni, con la presente comunico la mia convinta intenzione di rassegnare le dimissioni da delegata all’Assemblea Regionale del Partito Democratico della Calabria e conseguentemente la mia definitiva uscita dal partito, nel quale sono stata tesserata sin dall’inizio della sua costituzione in Calabria.
Le motivazioni della mia decisione, dopo diversi anni di militanza attiva e partecipata, avvenuta nella discrezione e nel silenzio, soprattutto nell’arco di tempo in cui il PD locale viveva i momenti bui del commissariamento, sono da ricondurre prioritariamente alle scelte politiche nazionali, avviate in quest’ultimi anni dal partito e conseguentemente all’impostazione assunta sul nostro territorio che da tali scelte trae la sua connaturazione.
L’attuale forza politica che oggi governa il paese è totalmente estranea ai valori e agli ideali che hanno ontologicamente e storicamente contraddistinto la sinistra, essa è diventata sotto gli influssi del renzismo, una forza di centro-destra che, lungi dall’essere antitetica al berlusconismo, così come si proclamava, ne ha invece costituito il continuum, adottando e facendo proprie le sue linee programmatiche di stampo liberista, tipiche di una politica volta solo alla difesa degli interessi di potentati economici e finanziari.
In questa prospettiva naturalmente è difficile, se non impossibile, dare spazio a politiche di difesa della giustizia sociale, di lotta allo stato di precarietà lavorativa ed economica, di difesa del diritto alla salute. Altrettanto difficile è garantire il diritto ad un’istruzione pubblica che offra pari opportunità formative ai nostri ragazzi, favorendo principalmente chi proviene da realtà disagiate, quando si creano le condizioni (vedi legge sulla Buona Scuola) per smantellare l’assetto democratico e collegiale proprio della realtà scolastica, per togliere risorse alla scuola pubblica, incentivando le scuole private e preparando così il terreno per l’erogazione di un sistema d’istruzione esclusivamente “d’élite”.
L’elenco degli effetti deleteri attribuiti alla svolta plebiscitaria e antidemocratica del PD renziano è ancora molto lungo, pertanto preferisco non protrarmi oltre se non per soffermarmi sull’influenza che essa esplica anche sugli organi periferici, in virtù della quale anche la funzione democratica della nostra Assemblea Regionale viene negata.
Abbiamo sovente assistito ad annunci di convocazioni dell’assemblea, ripetutamente annullati o convocazioni stabilite dall’oggi al domani, assemblee nelle quali le decisioni scaturivano già da precedenti accordi presi a tavolino, contravvenendo al diritto di partecipazione attiva e democratica dei delegati ed eliminando così i momenti fondamentali del confronto e della discussione.
Per tutte queste ragioni concludo la mia militanza in questo partito, dal quale non mi sento più rappresentata ed inizio, insieme ad un gruppo di ex tesserati, un nuovo percorso nel costituendo soggetto politico “Sinistra Italiana”.
Cordiali Saluti
Ivana Pascale”
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