di Gianluca Albanese
MONASTERACE – «Al termine di questo convegno posso dire di aver imparato molto su un tema così importante come quello dell’accoglienza degli immigrati, e farò sicuramente tesoro di molte cose apprese oggi». Così, il sindaco di Monasterace Cesare De Leo ha concluso il convegno tenutosi questo pomeriggio nei locali della biblioteca comunale, che prende le mosse dal completamento, previsto per un mesetto, di una nuova struttura destinata all’accoglienza degli immigrati, finanziata con fondi Pon del MInistero dell’Interno e che si aggiunge ad una struttura già esistente in loco.
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Un tema di scottante attualità, non solo dopo i fatti di Focà, ma anche alla luce dell’immane tragedia del mare Mediterraneo accaduta la scorsa notte.
Nel corso del lungo e partecipato convegno, moderato da Pietro Melia, sono intervenuti don Giacomo Panizza, sacerdote attivo nel campo dell’associazionismo e che ha detto a chiare lettere che «L’integrazione è già una realtà, soprattutto nei luoghi di lavoro, perché chi arriva in Italia, riesce, in larga parte a lavorare. Inutile – ha proseguito – soffermarsi su un’immagine distorta che si percepisce a proposito del tema dell’immigrazione: basta guardare in faccia la realtà e l’immaginario già cambia radicalmente», e il rettore dell’università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria Salvatore Berlingò, che nel corso della sua approfondita disamina del tema, ha invitato i calabresi a fare emergere il lato positivo del concetto che hanno di famiglia, fino a trasformare il familismo amorale (precondizione che in certe degenerazioni ha costituito l’humus per fare proliferare la ‘ndrangheta) in modello virtuoso (ed esteso) di familiarità da intendersi come accoglienza. Quindi, il rettore ha invitato la politica a concepire una nuova Questione Meridionale «Da ricondurre – ha detto – nella centralità euromediterranea del nostro Meridione».
Molti gli interventi di rappresentanti delle associazioni e cittadini.
Da quelli programmati in scaletta della presidente dell’associazione “Xenia” di Locri Enza Cattolico, di Patrizia Niceforo del Goel e di Sandra D’Aquino del progetto Sprar di Caulonia, a quelli di numerosi cittadini, ognuno dei quali ha posto l’accento su questioni importanti, e spesso anche pratiche, non ultima la gestione dei fondi destinati ai progetti di accoglienza.
Insomma, il confronto è stato un utile primo passo per trattare la questione in maniera da poterla ulteriormente approfondire, ed è stato concluso con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime della sciagura in mare della scorsa notte.