di Adelina B. Scorda
BIANCO – Verrà avviata senza indugi tra trenta giorni esatti il nuovo servizio integrato di raccolta rifiuti nel comune di Bianco. Questa mattina una conferenza stampa di presentazione del progetto di raccolta porta a porta ha espletato le modalità e le tempistiche del nuovo servizio. Al tavolo conferenziale il sindaco di Bianco Antonio Scordino, l’assessore alle politiche ambientali, Francesco Isola, che insieme ai rappresentanti della società Ased srl (questo il nome dell’azienda aggiudicataria che si occuperà di espletare il servizio) hanno presentato davanti a un pubblico interessato le linee guida del servizio che fra trenta giorni interesserà il comune.
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Un sistema meritocratico farà da incentivo per garantire una maggiore partecipazione cittadina, che attraverso un sistema virtuoso, appunto, alleggerirà l’imposta agli utenti che maggiormente differenzieranno i propri rifiuti. Partendo da una ricerca approfondita del tessuto sociale della cittadina ionica è stato evidenziato come il sistema di raccolta degli Rsu nel comune di Bianco, anche attraverso una differenziata stradale, nel triennio 2011-2013 abbia incontrato serie criticità, prima fra tutte la discontinuità nell’affidamento della gestione del servizio e la diminuzione della percentuale di rifiuti differenziati. L’attuazione del servizio e il successo di una raccolta differenziata che possa raggiungere in questo primo anno il 54% di rifiuti differenziati, si basa sulle metodologie di studio e di controllo che l’azienda ha e dovrà compiere. Una strategia, un servizio messo a disposizione del comune di Bianco che prevede lo studio del territorio e del tessuto sociale e una stretta collaborazione fra due soggetti principali e due, se così vogliamo intenderli, subordinati. Il comune e l’azienda, il cittadino informato ed educato alla raccolta differenziata e l’impianto finale, attori protagonisti, dunque, di un meccanismo delicato e complesso. “Una cattiva gestione della raccolta differenziata – ha dichiarato nel suo discorso introduttivo l’assessore Francesco Isola – potrebbe avere un effetto boomerang per l’ambiente, per questo bisogna innanzitutto partire da una informazione capillare soprattutto attraverso incontri didattici nelle scuole”. Informazione che si avvarrà anche di strumenti pratici, quali manifesti e locandine, sito web dedicato e un vademecum sui rifiuti. “La scuola sarà, però, – ha proseguito Scordino – uno dei punti cardine per meglio veicolare una nuova cultura ambientale”. Da qui anche le garanzie di Rosario Azzarà, amministratore unico dell’Ased: “Noi vogliamo essere un’azienda sul territorio per il territorio”. “Quando si parla di rifiuti – ha proseguito Gabriele Familiari esponsabile commerciale dell’Ased – è necessario analizzare tutti quegli elementi che caratterizzano la struttura sociale di un comune al fine di realizzare un progetto che sia efficiente ed efficace”. Tre step caratterizzeranno l’entrata in vigore e a pieno ritmo del servizio di raccolta porta a porta: la prima detta propriamente di “start-up”, una seconda di monitoraggio e la terza di mantenimento. La prima fase, che avrà una durata di 30 giorni, prevederà la distribuzione di un Ecokit, di un vademecum rifiuti e intertesserà il cento di Bianco e la frazione di Pardesca, nella seconda fase, anch’essa della durata di 30 giorni e che ovviamente prevederà come nella prima una informazione capillare, interesserà la restante parte del centro abitato e della frazione Crocefisso, l’ultima fase prevederà l’attivazione a pieno regime del servizio di raccolta Rsu. L’obiettivo postosi dall’azienda e dal comune di Bianco sarà quello di raggiungere entro cinque anni il 65% di rifiuti differenziati, al fine di mandare in discarica sempre meno rsu. E’ questo un altro modo dell’amministrazione di Bianco, come ha voluto sottolineare Scordino, per ribadire che la questione discariche, con particolare riferimento a quella di Casignana, (che pur essendo attualmente chiusa continua a dare problemi, di questi giorni è l’ennesima fuoriuscita di percolato) deve appartenere al passato, atto rimarcato dalla delibera resa esecutiva dal comune di Bianco con l’approvazione del comitato dei sindaci della Locride, affinché la discarica rimanesse chiusa e i soldi stanziati per il suo ampliamento destinati alla raccolta differenziata e per al bonifica del territorio.