DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI ATTILIO TUCCI-GRUPPO CONSILIARE SPAZIO-APERTO-PD:
Il Sindaco di Caulonia si è lanciato in una “crociata” a difesa del mare dall’inquinamento, verosimilmente, causato da liquami provenienti dai territori limitrofi e promette sfracelli se non si evidenzieranno le responsabilità.
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Io non so se le prossime mosse saranno la dichiarazione di guerra ai Comuni di Roccella e Stignano (già immagino il sindaco a cavallo, spada in mano circondato dalla sua giunta con elmetto in testa all’assalto delle case comunali confinanti), quello che so è che per la seconda volta, nel giro di pochi giorni, viene evidenziata seriamente l’incapacità di gestire i problemi ambientali dall’attuale compagine amministrativa.
Viviamo in un paese che a stento depura solo un terzo del territorio comunale (vorrei ricordare che solo le fogne di Caulonia Marina sono collegate al depuratore e per un periodo limitato dell’anno, defluendo infatti liberamente a mare durante l’inverno) e cerchiamo di spostare l’attenzione collettiva verso i cattivi che vivrebbero lontano da qui. Solo due mesi fa ,con l’avvicinarsi dell’estate, la minoranza consigliare aveva posto l’attenzione sul problema fognario e con una faccia tosta senza limiti ci fu risposto che non esisteva nessun problema e che le segnalazioni specifiche su Ursini erano prive di fondamento.
La cronaca recente ci ha dimostrato quanto fossero menzognere le dichiarazioni dell’Amministrazione, visto che i liquami provenienti da tale frazione, fino a qualche giorno fa, sversavano nella fiumara Allaro e nella rete idrica del consorzio di bonifica. Il problema non è solo l’immagine negativa che si da del paese all’inizio della stagione estiva con tutte le ripercussioni economiche, il problema è soprattutto la superficialità con cui si gestisce l’Amministrazione.
E’ evidente a tutti che, come al solito, è in atto un tentativo maldestro di allontanare l’attenzione dai problemi veri tirando in ballo responsabilità mal definite e lontane. Depurare le acque del nostro territorio è prevalente rispetto alla necessità di individuare responsabilità esterne. Ma è soprattutto necessario mettere sul tavolo i problemi e discutendo insieme alla cittadinanza, pensare e proporre soluzioni. La tecnica della polvere sotto il tappeto non ha mai funzionato. Piuttosto che dichiarare guerra al mondo e prima di evocare la Procura della Repubblica, con i sindaci di Stignano e Roccella andrebbero programmati interventi rafforzativi del sistema di depurazione che risulta essere incapace di smaltire la quantità di liquami che si formano soprattutto nel nostro territorio montano del nostro Comune.