di Ruggero Acque
Che l’ingresso in coppia fosse obbligatorio nei locali alla moda è fatto notorio e altresì comprensibile: se si va a ballare, infatti, meglio essere in due e garantire quella che in politica si chiama “parità di genere”, anche e soprattutto per evitare quegli squilibri di presenze tra maschi e femmine nelle discoteche che hanno costituito una triste costante delle serate danzanti che videro come protagoniste alcune generazioni precedenti i millennials.
Quello che ci racconta un nostro affezionato lettore, invece, ha dell’incredibile.
E’ accaduto, infatti, che in un ristorante sulla spiaggia di una località della zona nord della Riviera dei Gelsomini, sia stato impedito a un single di aspetto più che presentabile (e assolutamente rassicurante) che si trovava in trasferta per motivi di lavoro, di consumare una pizza e una birra.
Proprio così: il mancato avventore del frequentatissimo locale in questione, dopo aver sceso i pochi gradini che separano il lungomare dalla sala del ristorante, ha chiesto di potersi sedere per consumare una cena veloce e frugale; il personale gli ha chiesto di attendere e dopo un breve (e imbarazzato) conciliabolo tra i camerieri, il distinto signore in trasferta solitaria si è visto negare il posto a tavola perché si trovava da solo e – questa la deduzione del lettore – con la sua tutt’altro che ingombrante presenza avrebbe comunque sottratto, per il tempo necessario a consumare la pizza, dai due ai tre/quattro posti tavolo.
Capita, nella terra in cui un giorno sì e l’altro pure si blatera di turismo destagionalizzato e i titolari di strutture ricettive fanno a gara a moltiplicare i prezzi di soggiorni e pasti in corrispondenza dei grandi eventi (vedi Jova beach party) o nei periodi di punta come il mese in corso.
E se manca ancora la mentalità diffusa – c’è anche gente che fa il mestiere di ristoratore e albergatore con grande coscienza – tale da impedire al turista/avventore di non sentirsi come un pollo da spennare a piacimento, stupisce come basti la semplice richiesta di un posto da consumatore solitario per mandare in tilt la logistica di un locale che ogni sera fa il pieno di coperti.
E’ proprio vero…l’Italia non è un paese per single!