di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA- Il Consiglio dell’Unione dei Comuni “Valle del Torbido” ha approvato (a maggioranza) questo pomeriggio, il Documento Unico di Programmazione, il Bilancio di Previsione 2016-2018 e l’assestamento generale di Bilancio. Tre documenti contabili molto scarni, costituiti dalle poche voci iscritte, visto che si trattava della prima votazione del genere, che comunque hanno alimentato un lungo dibattito, che in alcuni frangenti ha anche evidenziato dei modi diversi d’intendere questo soggetto istituzionale (l’Unione stessa) e il delinearsi, nonostante la composizione politicamente variegata dell’assemblea, di uno schieramento di vera e propria opposizione, composto dai leader dell’opposizione consiliare di Martone e San Giovanni di Gerace, ovvero Nicola Limoncino e William Alì, e dal consigliere pentastellato di Marina di Gioiosa Ionica Pasquale Mesiti.
Per la verità, il confronto ha portato anche buoni risultati, grazie, ad esempio, alla sintesi fatta da Sisì Napoli, che ha chiesto e ottenuto dal presidente Salvatore Leoncini il coinvolgimento del Consiglio dell’Unione ai prossimi incontri tecnici che si terranno, come nel passato, con Invitalia, il Politecnico di Torino o i rappresentanti della Presidenza del Consiglio.
E’ già una cosa, stante l’assestamento del Consiglio dell’Unione dopo la fase di partenza, e il “rodaggio” che non è ancora completato, specie se si pensa che c’è anche chi, come Nicola Limoncino, pensa ancora che sia meglio realizzare la fusione dei Comuni piuttosto che proseguire con l’Unione.
Lo stesso Limoncino, in apertura dei lavori, aveva contestato la mancata ricezione della convocazione formale al consiglio odierno, così come aveva ravvisato la necessità di procedere alla surroga formale dei nuovi eletti in consiglio comunale a Mammola.
Dopo che il vicesindaco di Grotteria Vincenzo Loiero aveva rassicurato Limoncino sul fatto che «Non esistono cause ostative alla presenza in consiglio dei nuovi eletti al consiglio di Mammola» e che il sindaco di Martone Giorgio Imperitura aveva garantito che la convocazione era stata inviata a tutti e con congruo anticipo, Limoncino ha altresì sollevato la questione riguardante l’Ufficio del Giudice di Pace, nei cui ex locali sorge proprio la sede del Consiglio dell’Unione.
«Il Ministero della Giustizia – ha detto Limoncino – ha dato comunicazione della riapertura dell’Ufficio di Siderno, mentre Gioiosa l’ha perso definitivamente, forse perché – ha aggiunto – l’Unione ci ha rinunciato troppo presto, non coinvolgendo il Consiglio su un tema così importante per il nostro territorio».
Di diverso avviso il sindaco di San Giovanni di Gerace Pino Vumbaca, che ha detto che «La situazione economica dei sei comuni dell’Unione, più la mancanza di personale addetto per occupare l’ufficio del Giudice di Pace, ci indusse fin da subito a non fare la richiesta nei tempi previsti. Il ministero, poi, ha accolto tutte le richieste presentate dai singoli comuni, ma ha imposto delle norme che prevedono che le spese di gestione degli uffici del Giudice di Pace siano proprio a carico degli enti, e da notizie in mio possesso, so che nemmeno l’ufficio di Siderno riaprirà».
L’approvazione dei verbali della seduta precedente, passa col voto di tutta l’aula, tranne quello dei consiglieri assenti nella riunione precedente.
Dopodiché si è passati all’illustrazione del Documento Unico di Programmazione.
Il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica Domenico Vestito ha spiegato che «Si tratta del primo vero atto di contabilità che approviamo ed è inevitabilmente semplice, visto che tiene conto soltanto degli stanziamenti di ciascun comune che aderisce all’unione e del finanziamento regionale per l’acquisto dello scuolabus, pari a 50.000 euro. Poi, c’è la parte politica che è la più importante, visto che indica i principali obiettivi che intendiamo raggiungere, primo tra tutti la raccolta differenziata dei rifiuti. Il Dup più consistente – ha concluso – sarà quello che approveremo il prossimo anno».
In apertura del dibattito, il consigliere Mesiti ha eccepito «La mancanza di alcuni dati e alcune incongruenze nella sezione strategica, tipo alcuni dati parziali su acquedotti, fognature e raccolta dei rifiuti. Mancano inoltre- ha proseguito Mesiti – gli atti propedeutici al Dup che vengono votati dai singoli consigli comunali, come il piano delle opere pubbliche, delle consulenze e delle alienazioni dei beni».
Vestito ha risposto che «Ci siamo limitati a estrarre i dati dei singoli comuni e l’Unione deve approvare il Dup solo per i servizi conferiti in essa dai singoli comuni, e poi gli enti con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti hanno un Dup semplificato che non implica gli obblighi propri dei comuni più grandi. Ora, si tratta – ha chiarito – di mettere a sistema una serie di dati, e poi è il caso di ricordare che l’Unione non possiede beni propri, né consulenze».
Mesiti, nel preannunciare la propria astensione dal voto, ha detto che «Le consulenze ci sono state, vedi quelle – ha detto- del dipartimento agli Affari Regionali, così come ci sono stati i convegni, come quello relativo al rapporto del Censis».
Anche William Alì si è astenuto, evidenziando «La difficoltà di noi consiglieri di opposizione ad ottenere dei chiarimenti dagli uffici preposti come invece facciamo nei nostri comuni di appartenenza, proprio per la mancanza di uffici preposti».
Il sindaco di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda ha ricordato che «Si possono chiedere chiarimenti alla dottoressa Commisso che è preposta all’ufficio contabilità e che si coordina con i propri omologhi degli altri comuni, o, in alternativa, al segretario comunale», mentre il sindaco di Grotteria e presidente dell’Unione Salvatore Leoncini, ha ammesso che «Siamo consapevoli che gli uffici vanno implementati, ma siamo solo all’inizio», così come il sindaco di San Giovanni di Gerace Vumbaca ha detto che «Non abbiamo precedenti esperienze in zona alle quali fare riferimento. Siamo dei pionieri: ammettiamo qualche ritardo ma quello che conta è la visione complessiva di Unione dei Comuni».
E se Sisì Napoli ha chiesto e ottenuto un maggiore coinvolgimento del Consiglio dell’Unione e Nicola Limoncino ha insistito con la necessità di procedere alla fusione, Vincenzo Loiero ha ammesso che «Un’accelerazione potrebbe essere costituita dalla creazione, ad esempio, di un ufficio unico di Polizia Municipale».
Il Dup, come il bilancio di previsione 2016-2018, e l’assestamento, sono passati col voto favorevole dell’aula, tranne l’astensione dei consiglieri Alì, Limoncino e Mesiti.
Nel dettagliare la composizione del bilancio di previsione, inoltre, Vestito ha spiegato che «Per poter comprare lo scuolabus, ogni comune ha versato 3.000 euro per raggiungere il prezzo di 68.000 euro» e la composizione dei conferimenti di ogni comune: «Il 24% con un versamento di 2.200 euro per ogni comune in parti uguali e il 76% – sempre in entrata e in uscita – di conferimento commisurato al numero degli abitanti. C’è inoltre – ha aggiunto Vestito – un fondo di solidarietà per diecimila euro, che viene assegnato solo per gestire i servizi, da parte dell’Unione, per conto dei singoli comuni, ed è alle viste una convenzione col Monte dei Paschi di Siena per la gestione del servizio di tesoreria dell’Unione».
Fin qui l’approvazione degli atti inseriti all’ordine del giorno della seduta odierna di consiglio.
Ora, il primo vero banco di prova dell’Unione sarà tentare l’elezione del sindaco di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda al Consiglio della Città Metropolitana di Reggio Calabria alle consultazioni del prossimo 7 agosto. L’avversario interno più forte è il presidente del consiglio comunale di Locri Miki Maio, ma c’è chi è pronto a scommettere sulla vittoria di Fuda, mentre c’è anche chi, come Sisì Napoli, pensa a un piano strutturale associato «Che – ha spiegato Napoli- segua due direttrici: quella costiera da Roccella ad Ardore, e quella delle fiumare per armonizzare anche l’entroterra. Indipendentemente dall’elezione dei singoli – ha confidato a Lente Locale – si tratterebbe della prima grande proposta programmatica per la città metropolitana, frutto del lavoro dell’Unione».
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