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Dall’uso delle candele di sir Franklin di acqua sotto i ponti ne è passata certamente parecchia ma, considerando le condizioni socio-economiche che ci si trova a vivere in questo preciso momento storico, si può senz’altro capire come poi quell’idea non sia poi così tanto malvagia. Tale assunto lo si definisce in maniera abbastanza fredda grazie ai numeri che sono maturati lo scorso anno, 2022, in relazione al passivo energetico fatto registrare dall’Italia che ha sfondato il muro “psicologico” con 113 miliardi che sono di gran lunga il doppio rispetto ai 48 che vennero raggiunti nel 2021.
di Antonio Baldari
In Italia torna l’ora solare. Infatti, nella notte di domenica prossima, 29 ottobre, alle ore 3, riporteremo indietro di un’ora le lancette dell’orologio, e quindi alle ore 2, con la conseguenza positiva di dormire sessanta minuti in più; tanto si registra per la cronaca e per un appuntamento divenuto tradizionale, per così dire, dall’ormai remoto 1965 allorquando si introdusse l’ora legale, e quindi “per legge”, attraverso il provvedimento legislativo n. 503 ed a partire dall’anno successivo.
Come si può ben notare, è un provvedimento vecchio di circa sessant’anni che si vorrebbe abolire del tutto, stante anche e soprattutto il dibattito accesosi nel continente europeo proprio concernente il volere mantenere o meno l’ora solare oppure lo scegliere l’ora legale, quest’ultima nata da un’idea di benjamin Franklin il quale, nel 1784, sul Journal de Paris, pubblicò la soluzione di spostare di un’ora in avanti le lancette dell’orologio con l’arrivo della primavera per approfittare delle ore più lunghe e risparmiare così il consumo delle candele.
Anche e soprattutto per questo il suo, famoso, adagio era “Presto a letto e presto alzato, fan l’uomo sano, ricco e fortunato”; certamente, dall’uso delle candele di sir Franklin di acqua sotto i ponti ne è passata certamente parecchia ma, considerando le condizioni socio-economiche che ci si trova a vivere in questo preciso momento storico, si può senz’altro capire come poi quell’idea non sia poi così tanto malvagia, posto che oggi più che mai si ripresenta la necessità, per non dire l’urgenza!, di risparmiare energia elettrica.
E tale assunto lo si definisce in maniera abbastanza fredda grazie ai numeri che sono maturati lo scorso anno, 2022, in relazione al deficit energetico fatto registrare dall’Italia che ha sfondato il muro “psicologico”, mettiamola così, dei 100 miliardi di euro – ed esattamente 113 miliardi! – che sono di gran lunga il doppio rispetto ai 48 miliardi di euro che vennero raggiunti nel 2021: un dato, questo, che è piuttosto eloquente e che senz’alcun dubbio, pone l’Italia di fronte ad una scelta obbligata dell’ora legale piuttosto che quella solare.
Come si diceva pocanzi il dibattito è aperto da circa dieci anni con l’Italia che, al solito, decide di non…decidere e quindi non è ancora chiaro se e quando il BelPaese cambierà adottando definitivamente l’ora legale piuttosto che l’ora solare ma è pur certo che non si può non tenere conto dei dati ufficiali, corroborati da un altro dato molto importante che sta nell’acquisto pari al 77 per cento dell’energia impiegata dall’Italia in un anno, e quindi con un obbligo nell’obbligo che è quello del risparmio. Benjamin Franklin ci aveva visto lungo, chissà che non sia il caso di riprendere quella sua, efficace, proposta anche e soprattutto oggi per non rimanere noi, stavolta, a…lume di candela!