di Gianluca Albanese
SIDERNO – «I lampioni sul corso della Repubblica erano accesi perché si stavano compiendo delle prove tecniche per verificare il funzionamento di ogni singola lampada, al fine di individuare quelle da sostituire e certi controlli possono essere fatti solo di mattina».
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Il presidente della Commissione Straordinaria al vertice del Comune di Siderno Francesco Tarricone, risponde così al cronista dopo la pubblicazione del pezzo (corredato da foto) in cui si è fatto riferimento al fatto che ieri, poco dopo le otto del mattino, l’immagine dei lampioni accesi strideva nettamente con l’orientamento teso alla spending review più volte manifestato dalla Commissione Straordinaria, specie dopo la dichiarazione di dissesto.
Il presidente Tarricone – temperamento sanguigno – ha scelto di chiarire al cronista le ragioni dell’anomalia, preferendo un canale informale (messaggio privato su facebook) piuttosto che comunicazioni ufficiali e noi, naturalmente, prendiamo atto del contenuto del messaggio.
Lo stesso, nel lamentare un atteggiamento che lui interpreta come di diffusa ostilità da parte della stampa locale verso la commissione straordinaria, si chiede come mai «I cittadini si lamentano perché alcuni lampioni non funzionano e poi si lamentano ancora quando vengono accesi di giorno per fare delle prove tecniche: si mettano d’accordo!», mostrando altresì di avere imparato un detto della saggezza cittadina che recita che «Siderno comincia col sì e finisce col no».
Noi abbiamo rassicurato il presidente sul fatto che la stampa locale – tutta – non è mai stata pregiudizialmente contro la Commissione Straordinaria, difendendo il ruolo autonomo che l’informazione svolge, e che comprende anche la denuncia di certe anomalie, come i lampioni accesi di giorno. Appunto.