DA ROBERTO IERACI DI NCD RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
PORTIGLIOLA – Secondo insistenti voci che circolano in questi giorni, le Ferrovie Italiane declasserebbero entro dicembre 2014 a semplici fermate 10 stazioni della rete ferroviaria jonica che riguarderebbero gli impianti di Marina di San Lorenzo, Bova Marina, Capo Spartivento, Ferruzzano, Ardore, Marina di Gioiosa Jonica, Caulonia, Riace, Squillace e potrebbero non essere le uniche. Queste stazioni che subiranno il definitivo taglio rimarranno a singolo binario, con enormi ripercussioni sul tratto ferroviario nella jonica.
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Tutto questo è il risultato della piu’ che discutibile politica nazionale di “right sizing” adottata da Rete Ferroviaria Italiana che porterà ad una drastica riduzione dei punti di incrocio/precedenza sulla nostra tratta jonica, con una forte riduzione della capacità di traffico della linea ferroviaria. Diminuendo i punti di incrocio , automaticamente diminuisce la possibilità di incrementare il traffico perché con un solo binario non sarà piu possibile il transito di due o piu treni.
Se prima mancavano i treni ora manca tecnicamente lo “spazio” per permettere la loro percorrenza. Il trasporto ferroviario regionale in Calabria presenta notevoli livelli di degrado. La situazione è al limite e viaggiare in treno è ormai un rischio per diversi motivi dovute alle scarse condizioni igieniche ed alla fatiscenze dei mezzi . I mali che affliggono il nostro sistema ferroviario regionale sono noti da tempo: obsolescenza della linea ferroviaria jonica, dove non si investe da decenni, la fragilità degli assi trasversali jonio-tirreno, un parco macchine fatiscente ed ultra decennale, l’assenza di servizi sia sulla breve che sulla lunga percorrenza di orari, frequenze,informazioni, assistenza al viaggiatore.
La qualità e la quantità di tale servizio di trasporto è ormai tale da dissuadere l’utenza all’affrontare un viaggio in treno, tanto in ambito locale, quanto in ambito interregionale. Bisogna rivendicare il diritto a servizi ferroviari su standard europei, con l’acquisto e l’attivazione di nuovi treni, la riqualificazione dell’intera linea jonica, il recupero anche sociale delle stazioni, nuovi programmi di sviluppo. Si rivendichi una maggiore attenzione dello Stato per il Mezzogiorno d’Italia con una programmazione volta a dare una risposta concreta alle esigenze del Sud.
E’ tempo di dire basta alle polemiche sterili e dispendiose. Il Ministero dei trasporti unitamente alla Regione Calabria rediga un piano di sviluppo e potenziamento della rete ferroviaria maggiormente per un territorio come quello della jonica a forte vocazione turistica. Mi unisco all’ Associazione Ferrovie in Calabria per evitare di assistere all’ennesimo scempio ai danni della Calabria.