di Antonio Baldari
STILO – La diocesi di Locri-Gerace avrà presto due nuovi preti. L’annuncio è stato dato nel tardo pomeriggio di ieri da monsignor Francesco Oliva, che ha presieduto la celebrazione eucaristica in quel di Stilo, impartendo il sacramento della Cresima a diciotto ragazzi, soffermandosi in conclusione della santa messa sull’indispensabile unità e condivisione “Che devono caratterizzare ogni comunità cristiana, anche perché, oggi, non è che si può chiedere a gettone di cambiare prete perché quello che c’è non piace – ha affermato il vescovo locrideo – oggi sapete tutti che c’è scarsità di preti, non ci sono vocazioni sacerdotali, soprattutto qui a Stilo, e quindi dobbiamo pregare molto perché il Signore mandi dei sacerdoti nella nostra terra, il 7 ottobre ne ordineremo due, il diacono Antonio che vedete qui insieme a noi, ed il diacono Rocco, e ringraziamo il Signore per questo dono che ci farà”.
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Un evidente stato di soddisfazione si leggeva sul viso del presule, misto a severità nel momento in cui ha invitato la comunità cristiana di Stilo “a rimanere vicini al parroco, a don Salvatore, che sta facendo un bel lavoro, bisogna agire uniti, stando insieme e non divisi perché la divisione è figlia del diavolo – ha ripreso monsignor Oliva – c’è tanto ancora da fare recuperando il senso cristiano autentico che, ad esempio, non è la partecipazione alle processioni, vedo e so di tanti fedeli partecipanti alle processioni e non invece, come dovrebbe essere, alla santa messa”.
Un altro passaggio forte della gioiosa celebrazione, egregiamente animata dal Coro liturgico parrocchiale “San Giorgio”, diretto dal maestro Luigi Stillitano, il vescovo lo ha riservato quando ha fatto indirettamente riferimento alle scottanti polemiche di questi giorni tra la Conferenza episcopale italiana e la Lega Nord in relazione all’accoglienza dei migranti e dei profughi provenienti per lo più dall’Africa: in tal caso monsignor Oliva è stato molto netto e deciso nello sferzare i fedeli ammonendo a “Percorrere la strada della carità e del servizio ai più bisognosi, non c’è vera ed autentica comunità cristiana senza accoglienza verso chi è in difficoltà” – ha così epilogato il pastore delle anime locresi.