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McDonald McDonald McDonald
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Siderno, stangata Tares, monta la protesta dei cittadini. In corso raccolta firme davanti al palazzo municipale

24 Ottobre 2013
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McDonald McDonald McDonald

DALL’UNSIC- ALI- CORSECOM- CONSULTA CITTADINA- CONFCONSUMATORI DI SIDERNO- RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:

SIDERNO-  NON CE LA FACCIAMO PIU’ !

Non ci eravamo ancora ripresi dall’ ultimo colpo del pagamento dell’ IMU al 10,8 per mille dell’ aumento dell’ IVA al 22%, che si aggiunge agli aumenti record in 3 anni per acqua (+41,3%) ed energia (+23,5%), che arriva la TARES-stangata, Siderno in ciò è stato il Comune capofila dell’ intero comprensorio.

L’Unsic, ALI, Corsecom, La Consulta Cittadina e tutte le altre associazioni hanno il dovere di comunicare con preoccupazione alla società civile sidernese che ancora una volta si rischia di minare alla base la debole struttura produttiva sidernese.

Così come è stata impostata, la Tares – stangata rischia di far crollare quel poco di economia che è rimasta. Ancora una volta non ci si rende conto che le aziende e le famiglie sidernesi non reggono più a pagare le tasse.

Non lo dicono solo le associazioni in testata o il cittadino qualunque, l’allarme parte dalla Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria del mezzogiorno.

“Il Sud è a rischio desertificazione”. Produzione industriale – 25%, crollano i consumi, investimenti e il fenomeno dell’immigrazione esplode: in 10 anni 2,7 milioni di emigranti, anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ha definito “ un quadro allarmante”.

La diversa distribuzione dei redditi pro capite poi fra Nord e Sud fa emergere non solo che nel Mezzogiorno si concentrano le sacche di povertà più grandi d’Italia, ma che al Sud e in particolare a Siderno nella Locride le tasse sono sproporzionate rispetto alla qualità della vita e ai servizi e tutto ciò fa scivolare sempre più la ridente e produttiva Siderno inesorabilmente verso la povertà.

Ci chiediamo e chiediamo alla Commissione straordinaria incaricata dell’ Amministrazione del Comune, come si fa a non vedere che l’ intera comunità e il settore del commercio e dell’ artigianato in particolare, vivono oggi il loro momento piu’ difficile della storia economica di Siderno, così come dell’ intero comprensorio, avremmo tanta necessità di individuare strumenti per avanzare con forza nella direzione di una politica in favore dei redditi medio bassi, del commercio, del turismo e dei servizi che fino a oggi, nel nostro Paese, non e’ stata realizzata”.

Vogliamo ragionare – ma attenzione – perché anche le formiche, se non ce la fanno più, si incazzano, così come dimostra la nostra presa di posizione, perché alla fin fine difendiamo il nostro lavoro futuro, la nostra esistenza!

Le modalità, gli obiettivi con cui è stata istituita e regolamentata la TARES, sa tanto di operazione proditoria ordita alle spalle e a danno dei cittadini e delle imprese.

Nessuna consultazione preventiva con le Associazioni sindacali e di categoria (consulta, ecc.); nessun accertamento preventivo e in contraddittorio con l’ utenza.

Si è scelta la strada del “dato presunto” che è quanto di più ingiusto ed iniquo possa capitare a un cittadino o ad una piccola impresa, costretti poi per necessità a rivolgersi agli organi preposti per ottenere un minimo di giustizia, con il doppio danno, anticipare spese per giudizio per i cittadini, ritardare l’ incasso per il Comune.

 Sia chiaro, vogliamo pagare le tasse … ma in modo equo !

La semplice lettura del Regolamento-Tares adottato dalla Commissione straordinaria ci porta a considerare che l’ unica esigenza di cui si è tenuto conto è stata quella di far cassa, senza badare a nulla, sono molto lontani dalla cittadinanza e, non sono mai usciti dal comune per verificare le effettive esigenze dei cittadini dei commercianti e delle imprese.

In tutti i casi in cui la Legge ovvero le circolari esplicative davano la possibilità di “stringere” i cordoni sono stati subito condivisi e applicati, a danno dei non abbienti e delle imprese in crisi profonda.

Al contrario dove era possibile prevedere sgravi.

Lo dimostrano il numero delle rate, la mancata preventiva comunicazione ai cittadini e alle imprese, che anzi con l’ avviso pubblico vengono “minacciati”, in caso di ritardato pagamento di vedersi applicate le sanzioni.

Chi si è chiesto, al di là dei costi sostenuti, come (non) ha funzionato, per interi mesi il servizio di raccolta dei rifiuti a Siderno ? Quello è stato il colpo finale alle già ridotte presenze turistiche nel nostro Comune.

CHIEDIAMO:
• Agli amministratori del Comune un incontro urgente, per rappresentare tutti i limiti, le iniquità e le illegittimità riscontrate nel Regolamento Tares e nella successiva applicazione, richiedendone la modifica perché vogliamo pagare le tasse … ma in modo equo.
• Ai cittadini e alle imprese di attendere il risultato dell’ incontro richiesto per sapere se e quanto pagare, precisando che un Avviso pubblicato on-line per il tempo strettamente necessario e l’ invio dell’ accertamento, ancorché dovuto, per posta prioritaria non costituisce titolo valido per il Comune di richiederne il pagamento.

IN MANCANZA, siamo pronti a produrre ricorso al TAR Calabria richiedendo la sospensione e l’ annullamento dell’ atto.

 

U.N.S.I.C. – A.L.I. – CORSECOM – CONSULTA CITTADINA – CONFCONSUMATORI Siderno.

McDonald McDonald McDonald

DALL’UNSIC- ALI- CORSECOM- CONSULTA CITTADINA- CONFCONSUMATORI DI SIDERNO- RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:

SIDERNO-  NON CE LA FACCIAMO PIU’ !

Non ci eravamo ancora ripresi dall’ ultimo colpo del pagamento dell’ IMU al 10,8 per mille dell’ aumento dell’ IVA al 22%, che si aggiunge agli aumenti record in 3 anni per acqua (+41,3%) ed energia (+23,5%), che arriva la TARES-stangata, Siderno in ciò è stato il Comune capofila dell’ intero comprensorio.

L’Unsic, ALI, Corsecom, La Consulta Cittadina e tutte le altre associazioni hanno il dovere di comunicare con preoccupazione alla società civile sidernese che ancora una volta si rischia di minare alla base la debole struttura produttiva sidernese.

Così come è stata impostata, la Tares – stangata rischia di far crollare quel poco di economia che è rimasta. Ancora una volta non ci si rende conto che le aziende e le famiglie sidernesi non reggono più a pagare le tasse.

Non lo dicono solo le associazioni in testata o il cittadino qualunque, l’allarme parte dalla Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria del mezzogiorno.

“Il Sud è a rischio desertificazione”. Produzione industriale – 25%, crollano i consumi, investimenti e il fenomeno dell’immigrazione esplode: in 10 anni 2,7 milioni di emigranti, anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ha definito “ un quadro allarmante”.

La diversa distribuzione dei redditi pro capite poi fra Nord e Sud fa emergere non solo che nel Mezzogiorno si concentrano le sacche di povertà più grandi d’Italia, ma che al Sud e in particolare a Siderno nella Locride le tasse sono sproporzionate rispetto alla qualità della vita e ai servizi e tutto ciò fa scivolare sempre più la ridente e produttiva Siderno inesorabilmente verso la povertà.

Ci chiediamo e chiediamo alla Commissione straordinaria incaricata dell’ Amministrazione del Comune, come si fa a non vedere che l’ intera comunità e il settore del commercio e dell’ artigianato in particolare, vivono oggi il loro momento piu’ difficile della storia economica di Siderno, così come dell’ intero comprensorio, avremmo tanta necessità di individuare strumenti per avanzare con forza nella direzione di una politica in favore dei redditi medio bassi, del commercio, del turismo e dei servizi che fino a oggi, nel nostro Paese, non e’ stata realizzata”.

Vogliamo ragionare – ma attenzione – perché anche le formiche, se non ce la fanno più, si incazzano, così come dimostra la nostra presa di posizione, perché alla fin fine difendiamo il nostro lavoro futuro, la nostra esistenza!

Le modalità, gli obiettivi con cui è stata istituita e regolamentata la TARES, sa tanto di operazione proditoria ordita alle spalle e a danno dei cittadini e delle imprese.

Nessuna consultazione preventiva con le Associazioni sindacali e di categoria (consulta, ecc.); nessun accertamento preventivo e in contraddittorio con l’ utenza.

Si è scelta la strada del “dato presunto” che è quanto di più ingiusto ed iniquo possa capitare a un cittadino o ad una piccola impresa, costretti poi per necessità a rivolgersi agli organi preposti per ottenere un minimo di giustizia, con il doppio danno, anticipare spese per giudizio per i cittadini, ritardare l’ incasso per il Comune.

 Sia chiaro, vogliamo pagare le tasse … ma in modo equo !

La semplice lettura del Regolamento-Tares adottato dalla Commissione straordinaria ci porta a considerare che l’ unica esigenza di cui si è tenuto conto è stata quella di far cassa, senza badare a nulla, sono molto lontani dalla cittadinanza e, non sono mai usciti dal comune per verificare le effettive esigenze dei cittadini dei commercianti e delle imprese.

In tutti i casi in cui la Legge ovvero le circolari esplicative davano la possibilità di “stringere” i cordoni sono stati subito condivisi e applicati, a danno dei non abbienti e delle imprese in crisi profonda.

Al contrario dove era possibile prevedere sgravi.

Lo dimostrano il numero delle rate, la mancata preventiva comunicazione ai cittadini e alle imprese, che anzi con l’ avviso pubblico vengono “minacciati”, in caso di ritardato pagamento di vedersi applicate le sanzioni.

Chi si è chiesto, al di là dei costi sostenuti, come (non) ha funzionato, per interi mesi il servizio di raccolta dei rifiuti a Siderno ? Quello è stato il colpo finale alle già ridotte presenze turistiche nel nostro Comune.

CHIEDIAMO:
• Agli amministratori del Comune un incontro urgente, per rappresentare tutti i limiti, le iniquità e le illegittimità riscontrate nel Regolamento Tares e nella successiva applicazione, richiedendone la modifica perché vogliamo pagare le tasse … ma in modo equo.
• Ai cittadini e alle imprese di attendere il risultato dell’ incontro richiesto per sapere se e quanto pagare, precisando che un Avviso pubblicato on-line per il tempo strettamente necessario e l’ invio dell’ accertamento, ancorché dovuto, per posta prioritaria non costituisce titolo valido per il Comune di richiederne il pagamento.

IN MANCANZA, siamo pronti a produrre ricorso al TAR Calabria richiedendo la sospensione e l’ annullamento dell’ atto.

 

U.N.S.I.C. – A.L.I. – CORSECOM – CONSULTA CITTADINA – CONFCONSUMATORI Siderno.

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DALL’UNSIC- ALI- CORSECOM- CONSULTA CITTADINA- CONFCONSUMATORI DI SIDERNO- RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:

SIDERNO-  NON CE LA FACCIAMO PIU’ !

Non ci eravamo ancora ripresi dall’ ultimo colpo del pagamento dell’ IMU al 10,8 per mille dell’ aumento dell’ IVA al 22%, che si aggiunge agli aumenti record in 3 anni per acqua (+41,3%) ed energia (+23,5%), che arriva la TARES-stangata, Siderno in ciò è stato il Comune capofila dell’ intero comprensorio.

L’Unsic, ALI, Corsecom, La Consulta Cittadina e tutte le altre associazioni hanno il dovere di comunicare con preoccupazione alla società civile sidernese che ancora una volta si rischia di minare alla base la debole struttura produttiva sidernese.

Così come è stata impostata, la Tares – stangata rischia di far crollare quel poco di economia che è rimasta. Ancora una volta non ci si rende conto che le aziende e le famiglie sidernesi non reggono più a pagare le tasse.

Non lo dicono solo le associazioni in testata o il cittadino qualunque, l’allarme parte dalla Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria del mezzogiorno.

“Il Sud è a rischio desertificazione”. Produzione industriale – 25%, crollano i consumi, investimenti e il fenomeno dell’immigrazione esplode: in 10 anni 2,7 milioni di emigranti, anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ha definito “ un quadro allarmante”.

La diversa distribuzione dei redditi pro capite poi fra Nord e Sud fa emergere non solo che nel Mezzogiorno si concentrano le sacche di povertà più grandi d’Italia, ma che al Sud e in particolare a Siderno nella Locride le tasse sono sproporzionate rispetto alla qualità della vita e ai servizi e tutto ciò fa scivolare sempre più la ridente e produttiva Siderno inesorabilmente verso la povertà.

Ci chiediamo e chiediamo alla Commissione straordinaria incaricata dell’ Amministrazione del Comune, come si fa a non vedere che l’ intera comunità e il settore del commercio e dell’ artigianato in particolare, vivono oggi il loro momento piu’ difficile della storia economica di Siderno, così come dell’ intero comprensorio, avremmo tanta necessità di individuare strumenti per avanzare con forza nella direzione di una politica in favore dei redditi medio bassi, del commercio, del turismo e dei servizi che fino a oggi, nel nostro Paese, non e’ stata realizzata”.

Vogliamo ragionare – ma attenzione – perché anche le formiche, se non ce la fanno più, si incazzano, così come dimostra la nostra presa di posizione, perché alla fin fine difendiamo il nostro lavoro futuro, la nostra esistenza!

Le modalità, gli obiettivi con cui è stata istituita e regolamentata la TARES, sa tanto di operazione proditoria ordita alle spalle e a danno dei cittadini e delle imprese.

Nessuna consultazione preventiva con le Associazioni sindacali e di categoria (consulta, ecc.); nessun accertamento preventivo e in contraddittorio con l’ utenza.

Si è scelta la strada del “dato presunto” che è quanto di più ingiusto ed iniquo possa capitare a un cittadino o ad una piccola impresa, costretti poi per necessità a rivolgersi agli organi preposti per ottenere un minimo di giustizia, con il doppio danno, anticipare spese per giudizio per i cittadini, ritardare l’ incasso per il Comune.

 Sia chiaro, vogliamo pagare le tasse … ma in modo equo !

La semplice lettura del Regolamento-Tares adottato dalla Commissione straordinaria ci porta a considerare che l’ unica esigenza di cui si è tenuto conto è stata quella di far cassa, senza badare a nulla, sono molto lontani dalla cittadinanza e, non sono mai usciti dal comune per verificare le effettive esigenze dei cittadini dei commercianti e delle imprese.

In tutti i casi in cui la Legge ovvero le circolari esplicative davano la possibilità di “stringere” i cordoni sono stati subito condivisi e applicati, a danno dei non abbienti e delle imprese in crisi profonda.

Al contrario dove era possibile prevedere sgravi.

Lo dimostrano il numero delle rate, la mancata preventiva comunicazione ai cittadini e alle imprese, che anzi con l’ avviso pubblico vengono “minacciati”, in caso di ritardato pagamento di vedersi applicate le sanzioni.

Chi si è chiesto, al di là dei costi sostenuti, come (non) ha funzionato, per interi mesi il servizio di raccolta dei rifiuti a Siderno ? Quello è stato il colpo finale alle già ridotte presenze turistiche nel nostro Comune.

CHIEDIAMO:
• Agli amministratori del Comune un incontro urgente, per rappresentare tutti i limiti, le iniquità e le illegittimità riscontrate nel Regolamento Tares e nella successiva applicazione, richiedendone la modifica perché vogliamo pagare le tasse … ma in modo equo.
• Ai cittadini e alle imprese di attendere il risultato dell’ incontro richiesto per sapere se e quanto pagare, precisando che un Avviso pubblicato on-line per il tempo strettamente necessario e l’ invio dell’ accertamento, ancorché dovuto, per posta prioritaria non costituisce titolo valido per il Comune di richiederne il pagamento.

IN MANCANZA, siamo pronti a produrre ricorso al TAR Calabria richiedendo la sospensione e l’ annullamento dell’ atto.

 

U.N.S.I.C. – A.L.I. – CORSECOM – CONSULTA CITTADINA – CONFCONSUMATORI Siderno.

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DALL’UNSIC- ALI- CORSECOM- CONSULTA CITTADINA- CONFCONSUMATORI DI SIDERNO- RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:

SIDERNO-  NON CE LA FACCIAMO PIU’ !

Non ci eravamo ancora ripresi dall’ ultimo colpo del pagamento dell’ IMU al 10,8 per mille dell’ aumento dell’ IVA al 22%, che si aggiunge agli aumenti record in 3 anni per acqua (+41,3%) ed energia (+23,5%), che arriva la TARES-stangata, Siderno in ciò è stato il Comune capofila dell’ intero comprensorio.

L’Unsic, ALI, Corsecom, La Consulta Cittadina e tutte le altre associazioni hanno il dovere di comunicare con preoccupazione alla società civile sidernese che ancora una volta si rischia di minare alla base la debole struttura produttiva sidernese.

Così come è stata impostata, la Tares – stangata rischia di far crollare quel poco di economia che è rimasta. Ancora una volta non ci si rende conto che le aziende e le famiglie sidernesi non reggono più a pagare le tasse.

Non lo dicono solo le associazioni in testata o il cittadino qualunque, l’allarme parte dalla Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria del mezzogiorno.

“Il Sud è a rischio desertificazione”. Produzione industriale – 25%, crollano i consumi, investimenti e il fenomeno dell’immigrazione esplode: in 10 anni 2,7 milioni di emigranti, anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ha definito “ un quadro allarmante”.

La diversa distribuzione dei redditi pro capite poi fra Nord e Sud fa emergere non solo che nel Mezzogiorno si concentrano le sacche di povertà più grandi d’Italia, ma che al Sud e in particolare a Siderno nella Locride le tasse sono sproporzionate rispetto alla qualità della vita e ai servizi e tutto ciò fa scivolare sempre più la ridente e produttiva Siderno inesorabilmente verso la povertà.

Ci chiediamo e chiediamo alla Commissione straordinaria incaricata dell’ Amministrazione del Comune, come si fa a non vedere che l’ intera comunità e il settore del commercio e dell’ artigianato in particolare, vivono oggi il loro momento piu’ difficile della storia economica di Siderno, così come dell’ intero comprensorio, avremmo tanta necessità di individuare strumenti per avanzare con forza nella direzione di una politica in favore dei redditi medio bassi, del commercio, del turismo e dei servizi che fino a oggi, nel nostro Paese, non e’ stata realizzata”.

Vogliamo ragionare – ma attenzione – perché anche le formiche, se non ce la fanno più, si incazzano, così come dimostra la nostra presa di posizione, perché alla fin fine difendiamo il nostro lavoro futuro, la nostra esistenza!

Le modalità, gli obiettivi con cui è stata istituita e regolamentata la TARES, sa tanto di operazione proditoria ordita alle spalle e a danno dei cittadini e delle imprese.

Nessuna consultazione preventiva con le Associazioni sindacali e di categoria (consulta, ecc.); nessun accertamento preventivo e in contraddittorio con l’ utenza.

Si è scelta la strada del “dato presunto” che è quanto di più ingiusto ed iniquo possa capitare a un cittadino o ad una piccola impresa, costretti poi per necessità a rivolgersi agli organi preposti per ottenere un minimo di giustizia, con il doppio danno, anticipare spese per giudizio per i cittadini, ritardare l’ incasso per il Comune.

 Sia chiaro, vogliamo pagare le tasse … ma in modo equo !

La semplice lettura del Regolamento-Tares adottato dalla Commissione straordinaria ci porta a considerare che l’ unica esigenza di cui si è tenuto conto è stata quella di far cassa, senza badare a nulla, sono molto lontani dalla cittadinanza e, non sono mai usciti dal comune per verificare le effettive esigenze dei cittadini dei commercianti e delle imprese.

In tutti i casi in cui la Legge ovvero le circolari esplicative davano la possibilità di “stringere” i cordoni sono stati subito condivisi e applicati, a danno dei non abbienti e delle imprese in crisi profonda.

Al contrario dove era possibile prevedere sgravi.

Lo dimostrano il numero delle rate, la mancata preventiva comunicazione ai cittadini e alle imprese, che anzi con l’ avviso pubblico vengono “minacciati”, in caso di ritardato pagamento di vedersi applicate le sanzioni.

Chi si è chiesto, al di là dei costi sostenuti, come (non) ha funzionato, per interi mesi il servizio di raccolta dei rifiuti a Siderno ? Quello è stato il colpo finale alle già ridotte presenze turistiche nel nostro Comune.

CHIEDIAMO:
• Agli amministratori del Comune un incontro urgente, per rappresentare tutti i limiti, le iniquità e le illegittimità riscontrate nel Regolamento Tares e nella successiva applicazione, richiedendone la modifica perché vogliamo pagare le tasse … ma in modo equo.
• Ai cittadini e alle imprese di attendere il risultato dell’ incontro richiesto per sapere se e quanto pagare, precisando che un Avviso pubblicato on-line per il tempo strettamente necessario e l’ invio dell’ accertamento, ancorché dovuto, per posta prioritaria non costituisce titolo valido per il Comune di richiederne il pagamento.

IN MANCANZA, siamo pronti a produrre ricorso al TAR Calabria richiedendo la sospensione e l’ annullamento dell’ atto.

 

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