di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Le date si susseguono e vengono disattese. Prima il 30 giugno, ora si pensa al 15 luglio, ma da come si presenta la situazione sul lungomare tutto sembra tranne che i lavori di messa in sicurezza stiano per concludersi.
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«Anche i più sprovveduti possono comprendere che i lavori vanno a rilento. Cinque ore di lavoro giornaliero – afferma il presidente della Consulta cittadina, Mario Diano – non possono bastare per portare a compimento la messa in sicurezza della zona». Sul termine di questi lavori si attendono delle notizie ufficiali. Per Diano è necessario interloquire con i Commissari straordinari ed esporre le preoccupazioni, proponendo e facendo delle richieste ben precise, non solo protestando.
«I Commissari per tutti gli impegni che hanno riescono difficilmente a garantire una presenza costante in Comune e questo crea ancora più difficoltà nel dare risposte tempestive». Per lunedì la Consulta cittadina ha previsto una riunione utile per fare il punto sulla situazione lungomare, ma non solo.
«Ritengo che la Provincia di Reggio Calabria nella figura del Presidente, Giuseppe Raffa, e dell’assessore, Gaetano Rao, abbiano messo tutto il proprio impegno affinché i lavori potessero avere inizio. Sono sicuramente deluso del risultato causato dalla lentezza dei Consorzi di Bonifica, carrozzoni che si trascinano senza alcun senso». Affermazioni di Michelangelo Vitale, coordinatore cittadino di Forza Italia che, come Diano, si è, fin dai primi momenti, interessato al futuro del lungomare.
Il coordinatore cittadino di Forza Italia ricorda che, all’inizio, sessanta sarebbero dovuti essere gli operai impiegati per portare a compimento il lavoro. Un numero che nel cantiere non si è mai raggiunto e aggiunge che, il mancato inserimento di Siderno tra le cittadine colpite da calamità naturale, notizia di qualche giorno fa, non fa altro che confermare il poco impegno del Partito Democratico cittadino verso il problema che, al contrario, sarebbe dovuto essere sollecitato dagli stessi al loro Ministro di riferimento, Maria Carmela Lanzetta.
«Il silenzio del Pd in questa situazione è da sottolineare, così come sarebbe stato necessario un impegno maggiore da parte del Comune. Al di là della stagione estiva, diventa fondamentale che i lavori si concludano prima dell’inizio delle prime mareggiate per la messa in sicurezza dei tratti di lungomare più a rischio ed anche per le abitazioni e l’ospizio presenti in quella zona in cui si è deciso di far partire i lavori. Tutto questo nell’ottica di progetti di ristrutturazione più complessi».